Capire dove accadono le cose per decidere meglio. È questa la chiave del Gis Day 2025, la giornata mondiale dedicata ai sistemi informativi geografici che il 19 novembre porterà a Perugia tecnici, amministratori, ricercatori e associazioni. L’evento, organizzato da TeamDev Ecosystem Italia con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia e della Scuola umbra di amministrazione pubblica - Villa Umbra, punta a raccontare come i dati geospaziali siano ormai al centro di scelte concrete. Dalla gestione dell’acqua alla pianificazione urbana, dalla valorizzazione del patrimonio culturale al monitoraggio dei conflitti.
La mattinata sarà dedicata agli addetti ai lavori, con un taglio fortemente operativo. Velia Sartoretti e Giorgio Ghezzi di TeamDev guideranno una sessione su come integrare i sistemi Gis nei processi di lavoro, mostrando in che modo le informazioni territoriali possano essere organizzate e condivise per rendere più rapido e coordinato il lavoro di uffici e enti pubblici.
L’obiettivo è evidenziare che le mappe digitali non sono soltanto un supporto tecnico, ma una componente strutturale della gestione del territorio. Nel corso della giornata il tema si sposterà poi sul legame diretto con la vita dei cittadini. I dati geospaziali diventano, infatti, uno strumento per leggere i bisogni delle comunità, programmare interventi mirati e mettere a disposizione di amministratori e abitanti un quadro aggiornato su risorse, progetti e criticità.
Il cuore del Gis Day 2025 perugino sarà rappresentato dalle esperienze sviluppate in Umbria. La Regione, con l’intervento di Luca Bartoletti della direzione Governo del territorio, ambiente e protezione civile, illustrerà come i sistemi Gis siano stati adottati per seguire in modo puntuale l’utilizzo della risorsa idrica. Attraverso banche dati e mappe aggiornate su concessioni e prelievi, è possibile avere una fotografia precisa dei consumi e programmare politiche più eque e sostenibili, anche in relazione ai comuni del Trasimeno.
L’Università degli Studi di Perugia, con i docenti Fabio Bianconi e Marco Filippucci, presenterà poi la Piattaforma territoriale integrata (Piter), che raccoglie in un unico ambiente digitale informazioni provenienti da più amministrazioni. Lo strumento consente di monitorare infrastrutture, servizi e progetti di sviluppo, favorendo una gestione coordinata e condivisa del territorio.
La prospettiva della partecipazione civica sarà al centro dell’intervento del Comune di Perugia. L’assessore alla Smart City e innovazione, Andrea Stafisso, illustrerà il modulo di partecipazione WiseTown integrato nel Digital Twin 3D della città: un “gemello digitale” che riproduce lo spazio urbano e permette ai cittadini di seguire in tempo reale i cantieri, inviare segnalazioni, commentare e contribuire alle scelte di pianificazione. Una testimonianza arriverà anche dal Comune di San Venanzo, dove - grazie al lavoro coordinato da Chiara Ciarlini, responsabile dei Lavori pubblici - il Gis viene utilizzato per mappare edifici e spazi pubblici, individuare barriere architettoniche e programmare interventi mirati, coinvolgendo direttamente la popolazione.
Il programma incrocerà infine esperienze nazionali e internazionali che mostrano il potenziale dei dati geospaziali in ambiti molto diversi. Stefano Lonati, coordinatore del gruppo di data analysis di “Con i Bambini” Impresa sociale, presenterà l’uso dei Gis per valutare e rendere leggibile l’impatto sociale dei progetti sul territorio, mentre la sociologa Elena Battaglini illustrerà un intervento finanziato dal Pnrr in dieci piccoli comuni dell’Alta Sabina, dove le tecnologie civiche e geospaziali sostengono resilienza e coesione comunitaria.
Sul versante culturale, Elisabetta Bruno, responsabile Heritage di CoopCulture, racconterà come mappe digitali e geodatabase stiano contribuendo a rendere più accessibile e comprensibile il Colle Celio a Roma, trasformando dati e studi in percorsi alla portata di cittadini e visitatori. Il tema dell’adattamento climatico sarà affrontato da Gabriele Tardivo, urbanista di Fondazione Avsi, che descriverà l’utilizzo di indicatori geospaziali per analizzare i rischi ambientali e le vulnerabilità delle comunità più esposte.
In chiusura il panel “Il GIS a servizio della pace”. Alessandro Lucibello di Amnesty International Italia mostrerà come le tecnologie geospaziali vengano usate per documentare le violazioni dei diritti umani, mentre il giornalista palestinese Samir Al Qaryouti e il geografo Antonio Natale, direttore tecnico di TeamDev Ecosystem, presenteranno una storymap sui territori palestinesi, anticipando l’evento internazionale GIS4Peace in programma a marzo 2026. La giornata si concluderà con l’AperiNetwork, momento informale pensato per favorire il confronto tra istituzioni, professionisti e cittadini su nuove possibili collaborazioni.