Le Giornate FAI d’Autunno 2025 hanno confermato ancora una volta il grande fascino di Gubbio e del suo patrimonio storico, artistico e naturalistico. Nel secondo weekend di ottobre, complice il bel tempo, sono stati 487 i visitatori, tra eugubini e turisti provenienti da fuori città, che hanno preso parte alle visite guidate nei luoghi simbolo scelti dal Fondo per l’Ambiente Italiano per questa edizione.
Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, fondazione nata nel 1975 sul modello del National Trust inglese, ha come missione la salvaguardia, valorizzazione e fruizione dei beni culturali e paesaggistici italiani. Con oltre 140.000 iscritti, centinaia di delegazioni locali e migliaia di volontari, il FAI promuove ogni anno eventi diffusi su tutto il territorio nazionale per sensibilizzare i cittadini alla tutela del patrimonio.
Tra le iniziative più note spiccano le Giornate FAI di Primavera e d’Autunno, appuntamenti che permettono l’accesso a luoghi solitamente poco conosciuti o difficilmente visitabili, accompagnati da guide specializzate e giovani studenti formati.
Quest’anno, il Gruppo FAI di Gubbio, sempre attivo nella promozione locale, ha guidato i visitatori in due percorsi particolarmente suggestivi:
Il tracciato dell’Acquedotto medievale del Bottaccione, un itinerario immerso nella gola fossilifera nota per il celebre strato geologico contenente iridio, legato alla teoria sull’estinzione dei dinosauri. Il percorso è stato arricchito dagli interventi dei geologi Stefano Tosti e Ubaldo Scavizi, che hanno illustrato con rigore scientifico le peculiarità geomorfologiche dell’area.

La Chiesa di Santa Maria della Piaggiola, recentemente restaurata e riaperta al pubblico per l’occasione. Un gioiello d’arte sacra barocca, caratterizzato da eleganti decorazioni, affreschi e un forte valore devozionale per la comunità eugubina.

L’organizzazione è stata impeccabile anche grazie al supporto logistico del Comune di Gubbio, che ha messo a disposizione un servizio navetta gratuito, facilitando l’accesso ai siti.
Un ruolo fondamentale è stato svolto dagli Apprendisti Ciceroni, studenti dell’Istituto Cassata-Gattapone e del Polo Liceale Mazzatinti, preparati dalle docenti prof.sse Fabietti e Alunno. I giovani hanno accompagnato i visitatori lungo i percorsi, fornendo informazioni storiche, artistiche e culturali con notevole professionalità.
“È stato emozionante vedere ragazzi e ragazze raccontare con passione la storia del loro territorio, con lo sguardo curioso di chi apprende insegnando”, ha commentato un visitatore al termine del percorso.
Soddisfazione è stata espressa anche dall’amministrazione comunale. L’assessore Paola Salciarini ha dichiarato:
“Le Giornate FAI rappresentano un’importante occasione di valorizzazione del nostro patrimonio culturale e naturale e di coinvolgimento delle nuove generazioni. Il Comune di Gubbio è orgoglioso di sostenere iniziative come questa, che uniscono educazione, cultura e turismo, contribuendo alla crescita del territorio e al benessere economico della comunità”.
Un'affermazione che sottolinea come la cultura, se ben organizzata, possa diventare uno strumento di formazione civica e di sviluppo locale.
Il Gruppo FAI di Gubbio ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, evidenziando l’importanza della collaborazione tra istituzioni, scuole e cittadini.
Oltre a promuovere eventi di visita guidata, il FAI lavora durante tutto l’anno attraverso campagne di sensibilizzazione, tra cui “I Luoghi del Cuore”, che permette di votare siti da recuperare e valorizzare. In questa fase, il FAI di Gubbio è impegnato nella raccolta firme a favore del Parco Ranghiasci, luogo simbolico caro agli eugubini.
“Le Giornate FAI non sono solo visite turistiche, ma momenti di incontro tra storia, natura e comunità”, sottolineano i volontari del gruppo locale.

Le Giornate FAI d’Autunno dimostrano ancora una volta che Gubbio è una città capace di attrarre un turismo attento e qualificato, interessato ai valori dell’arte, della natura e della memoria collettiva.
L’esperienza ha rafforzato il ruolo educativo delle scuole, la partecipazione dei cittadini e la visibilità del territorio, in un percorso condiviso di promozione sostenibile e partecipata del patrimonio locale.
Con 487 visitatori, partecipazione attiva delle scuole, supporto delle istituzioni e la guida appassionata del FAI, Gubbio ha vissuto un weekend di grande energia culturale, confermandosi un’eccellenza dell’Umbria nella valorizzazione del patrimonio.
Come affermano i volontari: “Ogni visita è un gesto d’amore per la bellezza. Ogni passo compiuto tra storia e natura è un atto di tutela verso il nostro futuro”.