29 Oct, 2025 - 12:00

Giano dell'Umbria, lite per il cane diventa pestaggio: 56enne in ospedale

Giano dell'Umbria, lite per il cane diventa pestaggio: 56enne in ospedale

Una lite per "colpa di un cane aggressivo" si è trasformata in un pestaggio a Giano dell’Umbria. Un 56enne è finito all’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno con un grave trauma cranico-facciale e una prognosi di 60 giorni.

Violenta lite a causa di un cane aggressivo: un 56enne colpito con calci e pugni

Un 49enne rumeno, ritenuto responsabile del reato di lesioni personali gravi ed aggravate, è stato denunciato dalla polizia di Foligno. Il cane di quest'ultimo, con un comportamento aggressivo, avrebbe spaventato gli animali domestici di un 56enne.

Dalle lamentele per il comportamento aggressivo dell'animale, la situazione è degenerata: il 49enne avrebbe prima scagliato un oggetto di plastica contro il 56enne e, successivamente, lo avrebbe colpito ripetutamente con calci e pugni al volto, provocandogli gravi ferite.

La vittima della lite è finita in ospedale

Il 49enne si sarebbe allontanato dopo la lite. Le attività investigative sono scattate due giorni fa ed è stato possibile identificare e denunciare l’uomo alla Procura della Repubblica di Spoleto con l’accusa di lesioni personali gravi e aggravate dai futili motivi.

La vittima, invece, è stata soccorsa da un vicino e portata all'ospedale San Giovanni Battista. Il 56enne avrebbe riportato un grave trauma cranico-facciale, con prognosi di 60 giorni. 

Bambino aggredito dal cane ad agosto: fuori pericolo grazie all'équipe di Terni e trasferito Gemelli

Il bambino di 15 mesi aggredito a inizio agosto dal cane di famiglia, nel territorio spoletino, è stato uno dei casi più recenti in Umbria, legata agli atteggiamenti degli animali a quattro zampe.

Il piccolo fu trasferito dalla terapia intensiva pediatrica del nosocomio Santa Maria di Terni. al reparto di chirurgia maxillo-facciale del Policlinico Gemelli di Roma, dove è stato instradato per il percorso di guarigione specialistico. 

Il trasferimento nel reparto specialistico romano fu fondamentale nel recupero del piccolo, che aveva riportato gravi traumi facciali dopo essere stato azzannato dal cane di razza Corso appartenente della famiglia.

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Emanuele Landi
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