Una notte di paura e danni per un noto bar di Branca, lungo la vecchia statale 219 Pian d’Assino, dove un gruppo di ladri ha compiuto un furto con scasso portando via due slot machine, il cambiamonete e il registratore di cassa. L’episodio, avvenuto intorno alle 3 del mattino tra venerdì 21 e sabato 22 novembre, riaccende l’allarme sul territorio eugubino, già colpito negli ultimi mesi da vari tentativi di effrazione.
Secondo una prima ricostruzione fornita dai Carabinieri del Radiomobile di Gubbio, i ladri sono entrati in azione alle ore 3:00, approfittando della notte e della strada poco trafficata.
La banda — non è ancora noto se composta da una o più persone — ha forzato la porta d’ingresso utilizzando con ogni probabilità un piede di porco: la serratura è stata trovata completamente divelta e la parte inferiore della porta mostra evidenti segni di scasso.
Una volta dentro, i malviventi hanno agito con decisione e rapidità. In fondo al locale, dove sono installate le slot machine, hanno tranciato la robusta catena d’acciaio che le fissava al pavimento e le hanno caricate su un mezzo presumibilmente parcheggiato nelle vicinanze.
Come confermato dalle immagini delle telecamere interne, un furgone si sarebbe avvicinato al bar pochi minuti prima dell'effrazione.
Il bottino comprende:
due slot machine,
un cambiamonete,
il registratore di cassa contenente l’incasso della sera di venerdì, una somma che non è ancora stata quantificata ma potrebbe essere significativa vista l’affluenza abituale del locale.
Particolare curioso — e inquietante — il ritrovamento da parte della proprietaria di uno scontrino fiscale emesso durante il furto, probabilmente per errore mentre i ladri maneggiavano il registratore di cassa. Un dettaglio che potrebbe fornire elementi utili agli investigatori.
A gestire il bar è una giovane donna di 34 anni, da poco diventata madre. Il furto l’ha colpita profondamente, non solo per il danno economico ma anche per l’invasione violenta del suo luogo di lavoro.
«È la prima volta in sette anni che mi succede una cosa del genere» ha confidato, ancora turbata.
«Hanno portato via tutto quello che potevano. Non mi aspettavo una cosa così, soprattutto ora che ho appena avuto un bambino. Mi sento davvero scossa».
Il bar è un punto di riferimento per la frazione di Branca, frequentato da residenti, lavoratori e viaggiatori che percorrono quotidianamente la vecchia statale 219. Un luogo vissuto, conosciuto, quasi familiare, motivo per cui l’accaduto ha suscitato rabbia e preoccupazione anche tra i cittadini.

Pochi minuti dopo la segnalazione, nella notte sono arrivati sul posto i Carabinieri del Radiomobile di Gubbio, che hanno avviato i rilievi tecnici e raccolto i primi elementi.
Tra questi:
filmati delle telecamere interne ed esterne,
eventuali impronte lasciate dagli autori,
segni di effrazione utili a identificare gli strumenti utilizzati,
le tracce relative al mezzo che ha trasportato le slot machine.
Le indagini sono ora in corso, e non si esclude che il furto possa essere collegato ad altri episodi analoghi verificatisi nell'area negli ultimi mesi.
Il furto riporta al centro dell’attenzione il tema della microcriminalità nella fascia compresa tra Gubbio, Branca e Padule, un’area che negli ultimi anni ha registrato diversi episodi analoghi: furti in bar, tabaccherie, circoli e attività commerciali situate in zone periferiche o isolate.
La modalità — rapida, mirata, quasi “professionale” — fa pensare a un gruppo organizzato, capace di individuare i punti più vulnerabili e colpire nelle ore meno presidiate.
A Branca cresce la richiesta di un rafforzamento dei controlli notturni. I residenti, già provati da precedenti episodi, parlano di un clima di insicurezza crescente, soprattutto nelle aree dove i locali pubblici restano isolati nelle ore tarde.
La speranza, ora, è che le indagini dei Carabinieri possano portare rapidamente all’identificazione dei responsabili e al recupero del materiale rubato.
Il furto al bar storico di Branca non è solo un danno economico ingente: rappresenta una ferita per l’intera frazione, che vede violato uno dei suoi luoghi di incontro più rappresentativi.
La giovane proprietaria, nonostante lo shock, ha espresso determinazione nel voler continuare il suo lavoro e riaprire al più presto: un segnale di resilienza che molti cittadini hanno già manifestato di voler sostenere.
(Foto: Cronaca Eugubina)