15 Nov, 2025 - 15:30

Furti a Zappacenere e San Lazzaro: allarme sicurezza a Gubbio e richiesta di misure concrete

Furti a Zappacenere e San Lazzaro: allarme sicurezza a Gubbio e richiesta di misure concrete

Allarme furti nelle frazioni eugubine

 

La tranquillità delle periferie eugubine torna a essere scossa da nuovi episodi di furti in abitazione. Questa volta i colpi sono stati messi a segno nelle zone di Zappacenere e via San Lazzaro, due aree residenziali dove, nelle ultime settimane, diversi cittadini avevano già segnalato movimenti sospetti e auto non riconosciute aggirarsi al calare della sera.

Non si tratta purtroppo di casi isolati, ma dell’ennesima conferma di un fenomeno ricorrente che sta generando preoccupazione crescente nelle famiglie del territorio.

I furti nel tardo pomeriggio a Zappacenere

Secondo quanto riportato dai residenti, a Zappacenere ignoti avrebbero colpito nel tardo pomeriggio, con una tempistica che denota rapidità, sicurezza e perfetta conoscenza dei movimenti delle famiglie coinvolte.

I ladri hanno agito approfittando dell’assenza dei proprietari, scegliendo un orario sorprendentemente esposto – tra le 17 e le 19 – quando il rientro dal lavoro di molti residenti rende la zona solitamente vivace e visibile.

Un dettaglio che, più di altri, ha allarmato il quartiere:
«Erano in mezzo alle case, non si sono fatti alcun problema», racconta uno dei vicini, ancora scosso dall’accaduto. Ma forse propio il viavai ha creato l'ambiente giusto per agire indisturbati.

San Lazzaro: finestre rotte e 2.000 euro in preziosi rubati

Diversa la dinamica ma identico il risultato a via San Lazzaro, dove i malviventi hanno forzato due finestre, rompendo i vetri per poi introdursi nell’abitazione. Una volta dentro, hanno rovesciato stanze e cassetti, riuscendo a impossessarsi di gioielli d’oro per un valore di circa 2.000 euro.

I proprietari, rientrando a casa dopo un’assenza di breve durata, si sono trovati davanti un colpo già avvenuto e consumato nel giro di pochissimi minuti.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, che hanno effettuato il consueto sopralluogo e avviato le prime verifiche.

Una preoccupazione diffusa tra i cittadini

I residenti delle due zone riportano un clima sempre più teso:
«Non è la prima volta, e ormai viviamo con il timore che possa succedere di nuovo», spiega una signora di San Lazzaro.

Molti raccontano episodi ravvicinati, campanelli che suonano senza motivo, auto sospette parcheggiate per lunghi minuti, rumori notturni che mettono in allarme.

La sensazione comune è che manchi un’azione incisiva di prevenzione sul territorio, soprattutto nelle fasce orarie considerate più a rischio.

Il tema della sicurezza e l’errore degli slogan

In molti, in queste ore, ricordano come proprio la sicurezza fosse stata per anni al centro di slogan ripetuti ai cittadini a livello nazionale da tutte la parti politiche. Ma la realtà, nella pratica quotidiana, mostra un quadro diverso.

«La sicurezza questa sconosciuta…» mormora con amarezza un residente, riferendosi alla distanza tra le promesse ascoltate per anni e la situazione concreta vissuta oggi in città.

Lungi dall’entrare in dinamiche partitiche, ciò che emerge con chiarezza è una richiesta condivisa, trasversale, che supera ogni appartenenza: servono misure concrete, operative, ben organizzate, che permettano ai cittadini di sentirsi protetti nelle proprie case.

L’invito: più controlli, più illuminazione, più prevenzione

Questi episodi, ravvicinati e simili nella dinamica, impongono una riflessione urgente. Il territorio eugubino è vasto, composto da frazioni, case isolate, piccoli nuclei abitativi: un modello che richiede un’attenzione specifica, calibrata, non generica.

È necessario – e i cittadini lo chiedono con forza – mettere in campo:

  • Pattugliamenti più frequenti, soprattutto nelle fasce serali e nel weekend.

  • Controllo coordinato tra forze dell’ordine, con una presenza visibile nelle zone più colpite.

  • Potenziamento dell’illuminazione pubblica nelle aree dove ancora oggi la luce è insufficiente.

  • Sostegno all’installazione di sistemi di video-sorveglianza nei punti strategici, includendo le strade d’accesso alle frazioni.

  • Incontri periodici con i cittadini per aggiornamenti, segnalazioni e formazione sulla prevenzione domestica.

Non si tratta di misure straordinarie, ma di strumenti ordinari che molte città simili a Gubbio hanno già introdotto con risultati concreti.

La sicurezza come bene comune

I furti nelle abitazioni sono tra i reati più traumatici per chi li subisce. Scavano un solco psicologico fatto di smarrimento e perdita della propria intimità. Per questo la sicurezza non può rimanere affidata alla fortuna o alla buona volontà dei singoli.

Serve invece un approccio corale, dove istituzioni e cittadini si muovono insieme, con una strategia chiara e condivisa.

Gubbio è una città con un grande senso di comunità: proprio da questo spirito può ripartire un’azione seria, pragmatica, che metta al centro la protezione delle persone nelle loro case e nei loro quartieri.

Gli episodi di Zappacenere e San Lazzaro devono essere – e possono essere – il punto di svolta che spinge la città verso un sistema preventivo più moderno, efficiente e presente.

Perché la sicurezza non è uno slogan: è una necessità quotidiana, concreta, che va garantita a tutti.

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Mario Farneti
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