La sicurezza torna al centro dell’attenzione cittadina dopo una serie ravvicinata di episodi di furto e tentato furto verificatisi in diverse zone del territorio eugubino. Un fenomeno che, purtroppo, non rappresenta un fatto isolato, ma conferma la continuità di reati contro il patrimonio che da tempo interessano il comprensorio, alimentando preoccupazione e richiesta di maggiore tutela.
Il primo episodio riguarda la zona Vittorina, dove nella serata di martedì 23 dicembre, intorno alle ore 18:30, è stata segnalata la presenza di persone sospette in strada. Grazie alla tempestività della chiamata dei cittadini e al pronto intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, è stato sventato un tentato furto.
Le pattuglie, giunte rapidamente sul posto, hanno effettuato controlli mirati, contribuendo a prevenire ulteriori azioni criminali. Un esempio concreto di collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. La solerzia delle segnalazioni e la presenza tempestiva delle pattuglie hanno consentito di evitare conseguenze peggiori, è quanto emerge dal clima operativo.
L’attività di prevenzione non si è fermata. Sempre nella serata del 23 dicembre, intorno alle 18:30, i militari hanno intensificato la sorveglianza in una delle aree più sensibili del tessuto urbano, quella compresa tra via Carducci e via della Piaggiola.
Qui due pattuglie hanno effettuato controlli approfonditi, ispezionando strade, abitazioni e verificando eventuali presenze sospette. Un presidio che vuole essere non solo risposta operativa, ma anche segnale forte alla cittadinanza: lo Stato c’è, osserva e interviene.

Purtroppo, non tutti gli episodi hanno avuto un esito positivo. Nel tardo pomeriggio di lunedì 22 dicembre, intorno alle ore 18, si è verificato un furto in un’abitazione privata a Ponte d’Assi.
Approfittando dell’assenza dei proprietari, i ladri sono riusciti ad entrare dopo aver manomesso una finestra con quello che viene definito un vero e proprio “lavoro di precisione”. All’interno della casa è stato rubato un orologio da donna, mentre si stanno valutando altre eventuali sottrazioni o danni.
Anche in questo caso, come previsto, è stata sporta denuncia ai Carabinieri di Gubbio, che hanno avviato accertamenti e raccolto elementi utili alle indagini.
Il recente furto si aggiunge a un episodio di cui abbiamo già riferito nei giorni scorsi sulle nostre pagine: quello avvenuto la sera di sabato 20 dicembre in un’abitazione situata tra Torre Calzolari e Branca, lungo la vecchia statale 219 Pian d’Assino.
Si trattava di una seconda casa utilizzata saltuariamente dai proprietari, che hanno scoperto quanto accaduto solo la mattina successiva. I ladri avevano messo a soqquadro tutte le stanze, provocando danni rilevanti e portando via due materassi e un televisore. Un caso che aveva già destato indignazione e rabbia, diventando emblema di una situazione che non può essere più considerata episodica.
Questi ultimi episodi confermano una tendenza ormai evidente: i reati contro la proprietà continuano a rappresentare una criticità concreta per il territorio eugubino.
Le abitazioni private rimangono spesso obiettivi privilegiati, soprattutto nelle fasce orarie serali e nei momenti in cui la presenza dei proprietari è ridotta. Ciò impone non solo un impegno costante delle forze dell’ordine, ma anche una crescente attenzione da parte dei cittadini, chiamati a segnalare tempestivamente movimenti sospetti e situazioni anomale.
I Carabinieri di Gubbio continuano a rispondere con professionalità e tempestività, rafforzando i pattugliamenti e incrementando la vigilanza nelle aree più esposte. Un lavoro che si muove su due binari: repressione, quando necessario, e soprattutto prevenzione, con presidio costante e monitoraggio del territorio urbano ed extraurbano.
Un’attività che mira a proteggere i cittadini e a restituire serenità alle famiglie, in un periodo dell’anno in cui, paradossalmente, cresce anche il rischio di furti nelle abitazioni.
La città, di fronte a questi episodi, è chiamata a non abbassare la guardia. Perché la sicurezza non è solo responsabilità delle forze dell’ordine, ma riguarda una comunità intera, capace di collaborare, segnalare, proteggersi reciprocamente.