Fumata bianca per la vertenza sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale del settore igiene ambientale. Dopo settimane di trattativa e una mobilitazione crescente che aveva coinvolto migliaia di addetti in tutta Italia, i sindacati annunciano che “nella tarda serata di martedì 9 dicembre è arrivato il tanto atteso rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore igiene ambientale. Dopo la pressione nata dalle tante assemblee nei luoghi di lavoro, è stata raggiunta un’ipotesi di accordo tra le sigle sindacali, Utilitalia e Assoambiente, che adesso passerà al vaglio dei lavoratori coinvolti”.
Contestualmente Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel comunicano che “lo sciopero generale dei lavoratori dell’igiene ambientale - previsto per la giornata di mercoledì 10 dicembre con presidio a Perugia dalle 10 alle 13 - è revocato”.
L'intesa è maturata al termine di una trattativa serrata tra le organizzazioni sindacali e le rappresentanze datoriali del settore, in particolare Utilitalia e Assoambiente.
Le delegazioni hanno lavorato fino a tarda sera per definire i punti cardine dell’ipotesi di rinnovo, che - secondo quanto riferito dalle stesse sigle sindacali - interviene su aspetti retributivi, normativi e su elementi cruciali quali organizzazione dei turni, tutele contrattuali e condizioni di lavoro. La formula concordata dovrà ora seguire i passaggi formali previsti: presentazione dettagliata ai lavoratori, votazione nelle assemblee territoriali e, in caso di approvazione, la firma definitiva del nuovo contratto.
Nella nota diffusa diffusa a margine dell’intesa, le organizzazioni sindacali hanno espresso “piena soddisfazione per il risultato raggiunto”, rivolgendo un ringraziamento diretto ai lavoratori e alle comunità locali per il sostegno dimostrato nel corso della mobilitazione. “Le organizzazioni sindacali ringraziano quanti hanno espresso interesse e vicinanza alla causa”, si legge nel comunicato. La forte partecipazione alle assemblee e la pressione esercitata nei luoghi di lavoro sono state indicate come leve decisive per accelerare il confronto e giungere a un accordo.
L'intesa ha avuto effetti immediati anche a livello locale: in Umbria sono state sospese tutte le mobilitazioni programmate per la giornata successiva e annullato il presidio previsto a Perugia. La revoca dello sciopero scongiura i disagi che erano stati ipotizzati negli ultimi giorni da amministrazioni e gestori del servizio.
Più volte le imprese del settore, fra cui Gesenu, avevano avvertito del rischio di rallentamenti, accumuli di rifiuti e variazioni nei turni di raccolta in caso di agitazione, pur confermando l’erogazione delle prestazioni minime essenziali previste dalla normativa. Con la sospensione delle iniziative sindacali, il calendario operativo delle aziende resta dunque inalterato e i servizi proseguiranno regolarmente.
Le amministrazioni comunali e gli operatori del settore hanno accolto con sollievo la notizia, auspicando che la fase successiva della procedura - illustrativa e consultiva con i lavoratori - si svolga in tempi rapidi e con piena trasparenza.
Seppur la notizia rappresenti un passo avanti significativo, l’intesa raggiunta rimane per ora un’ipotesi che dovrà essere confermata dalla base dei lavoratori. I capitoli ancora aperti su cui sindacati e controparti dovranno pronunciarsi riguardano, in primo luogo, gli aspetti economici del rinnovo - tra cui gli adeguamenti retributivi - e le misure normative finalizzate a rafforzare tutele, salute e sicurezza sul lavoro. Altri nodi sensibili concernono l’organizzazione dei turni, le modalità di conciliazione tra tempi di lavoro e vita privata e le clausole sull’applicazione delle nuove norme all’interno delle singole aziende.
Le assemblee territoriali saranno il luogo decisivo del confronto: sarà lì che i lavoratori potranno esprimere un voto vincolante sull’ipotesi di accordo. Le organizzazioni sindacali hanno per questo invitato alla massima partecipazione, ribadendo che “solo il consenso generale potrà trasformare l’ipotesi in contratto effettivo”.