Tra 2025 e 2026 l’Umbria offre una lunga serie di mostre d’arte dove potersi immergere in poetiche e visioni che sanno raccontare qualcosa di nuovo ad ogni sguardo. La fotografia in questo senso rappresenta certamente un potente strumento della comunicazione visiva in grado di superare barriere e parlare un linguaggio universale. Per gli amanti del genere proponiamo due mostre fotografiche assolutamente da non perdere in questo periodo: Steve McCurry a Montefalco e Tina Modotti a Perugia.
Il complesso museale di San Francesco a Montefalco ospita il grande omaggio all’Umbria del celebre fotografo americano Steve McCurry. 60 opere, tra scatti iconici dal suo archivio personale e diversi inediti, compongono un percorso iconografico attraverso l’umanità e i paesaggi umbri. Da Montefalco a Gubbio, passando per Bevagna, Assisi, Spoleto, Trevi, Perugia e tanti altri luoghi della regione.
Tramite le proprie immagini McCurry propone uno sguardo appassionato su luoghi, persone, comunità, feste, eventi e storie dal cuore verde d’Italia. Profondamente colpito dall’Umbria, ci è tornato in più occasioni restituendone un racconto colmo d’affetto. "Sentivo che fosse giunto il momento di tornare con una mostra in un luogo che mi aveva dato così tanto – ha affermato ricordando il lavoro di 'Sensational Umbria' esposta già dieci anni fa -. Tornare a Montefalco con immagini note e con una serie di inediti è stato come chiudere un cerchio o, forse, aprirne uno nuovo. C’era ancora molto da dire sullo spirito di questa regione e volevo condividerlo".
La mostra è curata da Biba Giacchetti e promossa dal Comune di Montefalco con il contributo della Regione Umbria, in collaborazione con Orion57. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura e Turismo.
Quando: fino al 3 maggio 2026. Tutti i giorni escluso il martedì dalle 10.30 alle 18.
Tina Modotti (1896 – 1942) fotografa italiana trapiantata in Messico, è considerata una delle più importanti fotografe del Novecento e di sempre. Artista, attivista e militante riuscì ad imporsi in campi che fino ad allora erano stati appannaggio degli uomini: la fotografia e il fotoreportage. La sua espressione artistica si è sempre caratterizzata per la vocazione sociale e civile e i suoi scatti rappresentano un esempio unico di straordinaria sensibilità. Modotti è di diritto fra gli artisti che hanno saputo declinare l’impegno politico attraverso l’arte raggiungendo risultati altissimi. Come spesso accade, la sua produzione venne rivalutata soltanto postuma. Definita come "la più famosa artista sconosciuta del 20esimo secolo", oggi le sue opere sono esposte nei maggiori musei del mondo.
Quella di Palazzo della Penna a Perugia si propone come il più completo ritratto dell’artista mai offerto prima in Italia. 'Tina Modotti. L’opera' è una intensa monografica che comprende oltre 200 immagini in grado di offrire uno spaccato significativo sull’intensa attività di questa grande fotografa, includendo moltissimi documenti rari, video e audio. Tra le curiosità, in esposizione anche la macchina fotografica di Tina Modotti, alcuni suoi oggetti personali, come la sua preziosa borsa ‘istoriata’ da viaggio.
La mostra è curata da Riccardo Costantini ed è promossa dal Comune di Perugia in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino e Cinemazero di Pordenone, che custodisce l’archivio Modotti più ampio al mondo, e con il gestore dei servizi per il pubblico e delle attività di valorizzazione del circuito museale comunale, Le Macchine Celibi soc. Coop.
Quando: fino al 12 aprile 2026. Da dicembre a marzo dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19. Ad aprile tutti i giorni dalle 10 alle 19.