07 Sep, 2025 - 11:25

Folla ad Assisi per la canonizzazione di Carlo Acutis, un lungo applauso accompagna le parole di proclamazione di Papa Leone

Folla ad Assisi per la canonizzazione di Carlo Acutis, un lungo applauso accompagna le parole di proclamazione di Papa Leone

Centinaia di fedeli hanno gremito le vie di Assisi per rendere omaggio a Carlo Acutis, proclamato santo oggi da Papa Leone XIV in piazza San Pietro. Lunghe file si sono formate davanti al Santuario della Spogliazione, dove è custodita la teca con il corpo del giovane milanese, morto a soli 15 anni nel 2006 e noto come il “santo dei millennial”.

Alla proclamazione, i pellegrini hanno accolto la notizia con un lungo applauso, mentre le campane della città suonavano a festa. L’atmosfera era densa di emozione e commozione, visibile sui volti di giovani, famiglie e pellegrini provenienti anche dall’estero. “È un momento storico per Assisi e per tutta la Chiesa”, ha commentato una fedele presente davanti al santuario.

3 sono stati i maxi-schermi allestiti ad Assisi, da dove è partito un treno speciale in Vaticano. 800 fedeli sono partiti da Assisi e Foligno, arrivando direttamente all'interno della stazione della Città del Vaticano. Tra luglio ed agosto la città serafica ha registrato ben 120mila visitatori alla tomba-mausoleo di Carlo Acutis, che oggi ha raccolto in suo nome decine di migliaia di giovani, un messaggio di concretezza e impegno per la Chiesa e per il mondo.

Lunghe file e pellegrini da tutto il mondo rendono omaggio a San Carlo Acutis

La città umbra si è preparata da giorni all’evento, con celebrazioni e messe in programma, schermi installati per seguire in diretta la canonizzazione e momenti di preghiera in ogni angolo del centro storico. La presenza di turisti e fedeli ha trasformato Assisi in un teatro di devozione collettiva: sin dalle prime ore del mattino, le strade intorno al santuario erano affollate.

Acutis, beatificato ad Assisi nel 2020, ha visto riconosciuti due miracoli attribuiti alla sua intercessione: la guarigione di un bambino in Brasile e di una ragazza in Costa Rica. La scelta di essere sepolto ad Assisi, nella città di San Francesco, rende oggi il luogo meta di pellegrinaggio internazionale. “Vedere così tanti giovani qui oggi dimostra quanto la fede possa parlare anche alle nuove generazioni”, ha osservato un sacerdote locale.

San Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati: due giovani italiani mostrano la santità ai millennial

Oggi, insieme ad Acutis, viene canonizzato anche Pier Giorgio Frassati, giovane torinese morto a 24 anni nel 1925 e noto per il suo impegno sociale e cristiano. Entrambi i ragazzi hanno vissuto vite brevi ma intense, segnate da malattie inattese, e ora sono mostrati dalla Chiesa come esempi per i giovani: Acutis, con il suo diario di fede diffuso su internet, e Frassati, con l’impegno costante a fianco dei più deboli.

La cerimonia in piazza San Pietro ha visto la partecipazione di oltre 36 cardinali, 270 vescovi e più di 1.700 sacerdoti, con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le reliquie dei due giovani santi sono state esposte: un frammento di cuore per Acutis e un pezzo di indumento per Frassati, simboli tangibili delle loro vite e del loro esempio.

La canonizzazione segna anche un momento significativo per la Chiesa che punta a mostrare un volto più vicino ai giovani, attraverso due ragazzi normali, sportivi, belli e sorridenti, che hanno vissuto la loro fede senza rinunciare alla vita quotidiana, alle amicizie e agli interessi della loro età. “La santità non è lontana dalla vita di tutti i giorni - ha detto un sacerdote alla guida di un gruppo arrivato in mattinata ad Assisi -Carlo e Pier Giorgio ci insegnano che si può vivere intensamente e con fede anche nell’epoca moderna.”

A Assisi, intanto, la città continua a respirare un clima di festa religiosa, con famiglie, giovani e pellegrini uniti in un abbraccio spirituale che lega la città al Vaticano, celebrando il primo santo millennial e un modello di santità in grado di parlare a chi, oggi, naviga nel mondo digitale.

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Federico Zacaglioni
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