A Foligno è tutto pronto al debutto di “Francesco - Il Cantico”, lo spettacolo commissionato da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle Diocesi sorelle di Foligno e Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. La Compagnia Stabile del teatro San Carlo è pronta a celebrare gli 800 anni del Cantico e ad avvicinarsi a quello della morte del Poverello che cadrà, invece, nel 2026.
La prima nazionale dello spettacolo teatrale è in programma per venerdì 14 marzo alle 21. Ci saranno anche cinque repliche: il 15 e il 16 marzo e ancora il 21, il 22 e il 23 marzo (sempre alle 21).
Al teatro "San Carlo" di Foligno arriva, quindi, il debutto a livello nazionale di "Francesco - Il Cantico", spettacolo per celebrare l’ottocentenario del Cantico delle Creature e che anticipa il centenario della morte di San Francesco nel 2026. Il lavoro commissionato da mons. Domenico Sorrentino porterà sulla scena un San Francesco fuori dagli schemi, raccontato dalla spogliazione alla morte attraverso flashback narrati da un personaggio insolito. I dettagli dello spettacolo sono stati illustrati nella conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di giovedì 13 marzo in Diocesi.
Il copione dello spettacolo teatrale è stato scritto dal giovane drammaturgo folignate Massimo Bernardo Dolci, con la consulenza di don David Girolami e padre Felice Autieri, e si basa su testi del vescovo Sorrentino e fonti francescane. Le musiche originali sono state composte da Eleonora Beddini mentre i costumi sono stati realizzati da Daniele Gelsi, tra cui due abiti del film Fratello Sole, Sorella Luna di Franco Zeffirelli. La scenografia riproduce, invece, l'antica porta del vescovado di Assisi, creata da Sonia Vathaj, Franco Schiavoni e Massimo Rindi su disegno di Michele Pelliccia.
Sono più di 200 le persone coinvolte, dai 14 agli 80 anni, tra gli attori della Compagnia stabile, i ragazzi di Protemus, ossia il progetto teatrale musicale della Diocesi, quelli del progetto inclusivo "Chicco di grano" e i tecnici. Insieme per un’opera che coniugherà recitazione, canto, danza, giocoleria e musica d’insieme.
"Foligno ha avuto un ruolo centrale sia all’inizio che alla fine della storia di San Francesco - ha spiegato monsignor Domenico Sorrentino, con riferimento alla spogliazione e alla visione di frate Elia sulla morte di Francesco, avvenute entrambe a Foligno - E il Cantico fa da struttura di collegamento e connessione. A mettere in scena questo spettacolo è una Compagnia che ha una storia educativa, di socialità e di inclusione, che appartiene alla nostra anima cristiana. Da Foligno parte non solo un’opera d’arte, che spero verrà apprezzata, ma anche un messaggio che ci aiuterà a capire i centenari francescani. Sono felice ed orgoglioso di questa storia di collaborazione che nasce intorno ad un grande progetto che coinvolge entrambe le diocesi. E mi piacerebbe che quest’opera venisse rappresentata anche ad Assisi, là dove tutto è accaduto".
Michele Pelliccia, presidente dell'associazione Teatro San Carlo, invece, ha evidenziato l'entusiasmo della città: "Il teatro è tutto esaurito, cercheremo nuove date per chi è rimasto senza biglietto. Orgoglioso di poter presentare a Foligno uno spettacolo che parla di Foligno e di Assisi, che parla ai giovani e con i giovani di un giovane come Francesco. È una storia che tocca le corde dell’anima. È stata un’avventura meravigliosa e anche una grande sfida, che ci dice che dobbiamo sempre guardare in alto e mai le scarpe. Il teatro è tutto pieno in tutte le sue date, dovremo trovarne altre per chi è rimasto senza biglietto. È qualcosa che sta contagiando tutta la città. Non ci resta altro che viverla nel profondo".