19 Oct, 2025 - 15:44

Foligno, tragedia nei campi: muore 44enne schiacciato dal trattore

Foligno, tragedia nei campi: muore 44enne schiacciato dal trattore

Un drammatico incidente agricolo si è verificato oggi, domenica 19 ottobre 2025, in località Liè, nel territorio comunale di Foligno. Intorno alle ore 13:30, un uomo di 44 anni ha perso la vita dopo che il trattore su cui stava lavorando si è ribaltato, schiacciandolo fatalmente.

L'uomo stava effettuando alcune operazioni su un terreno di proprietà della sua famiglia quando, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo del mezzo agricolo.

Trattore si ribalta in campagna: morto agricoltore 81enne

L’uomo, secondo quanto riferito dalle autorità, era intento in normali attività agricole all’interno di un appezzamento familiare. Il terreno, situato in una zona collinare della frazione Liè, presentava condizioni di pendenza che potrebbero aver influito sull’equilibrio del mezzo.

Purtroppo, durante una manovra, il trattore si è improvvisamente ribaltato, finendo per travolgere l’anziano. I soccorsi sono stati immediatamente allertati da alcuni parenti che si trovavano nei paraggi, ma all’arrivo dei sanitari del 118, l’uomo era già privo di vita.

Intervento dei soccorritori: nessun sequestro del mezzo

Sul posto è intervenuta prontamente una squadra dei Vigili del Fuoco di Foligno, insieme agli operatori sanitari e ai Carabinieri. Le operazioni di recupero sono iniziate pochi minuti dopo l’arrivo del magistrato, che ha autorizzato il recupero del corpo.

Il mezzo agricolo è stato rimesso in sicurezza, ma non è stato sottoposto a sequestro, in quanto non sono emersi elementi che lo rendessero necessario. I Vigili del Fuoco hanno confermato che l’uomo stava lavorando su un terreno di sua proprietà, escludendo la configurazione di un incidente sul lavoro in senso stretto.

Le parole dei Vigili del Fuoco: "Non si tratta di infortunio sul lavoro"

Le prime dichiarazioni dei Vigili del Fuoco confermano la dinamica dell’accaduto e sottolineano che non ci sono altri soggetti coinvolti. “La vittima è un uomo nato nel 1981, stava lavorando autonomamente su un terreno di famiglia – hanno spiegato – e non rientra nei parametri dell’infortunio sul lavoro. Il corpo è stato recuperato senza difficoltà e, in assenza di disposizioni contrarie, anche il trattore è stato rimesso in sicurezza e lasciato sul posto.”

I rilievi condotti dai Carabinieri si sono concentrati sull’area interessata dall’incidente per accertare eventuali responsabilità o anomalie, ma allo stato attuale non emergono fattori di natura dolosa.

Incidenti in agricoltura: una piaga ancora troppo diffusa

Il tragico episodio di Foligno riaccende i riflettori sulla sicurezza nel settore agricolo, ancora oggi tra i comparti più esposti al rischio di incidenti mortali. Molti agricoltori, soprattutto anziani o lavoratori autonomi, si trovano spesso a operare con mezzi non sempre adeguati agli standard moderni di sicurezza. Trattori vecchi, privi di roll-bar o di cinture di protezione, continuano a circolare nelle campagne italiane.

Il ribaltamento del trattore è una delle principali cause di morte in agricoltura. Secondo i dati nazionali più recenti, ogni anno si verificano decine di decessi dovuti a questo tipo di dinamica, spesso in contesti familiari e fuori dai circuiti lavorativi ufficiali, rendendo più difficile il monitoraggio e l’intervento preventivo.

Sicurezza nei campi: servono formazione e controlli sui mezzi agricoli

Le associazioni di categoria continuano a lanciare appelli per rafforzare la formazione in ambito agricolo e incentivare la sostituzione dei mezzi obsoleti con veicoli dotati di dispositivi di sicurezza. L’introduzione di controlli obbligatori sulla manutenzione dei trattori e campagne informative mirate restano strumenti fondamentali per evitare che tragedie come quella avvenuta oggi a Foligno si ripetano.

Il dramma odierno è solo l’ennesimo richiamo a una realtà dove la quotidianità del lavoro nei campi si intreccia ancora troppo spesso con il rischio e la solitudine operativa, in contesti dove la prevenzione resta l’unico vero strumento di tutela.

AUTORE
foto autore
Francesca Secci
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE