È una storia che raccontiamo, purtroppo, sempre più spesso. Una storia figlia dei tempi, di social e sfoghi in diretta, di aule scolastiche che si trasformano in bersagli facili quando la delusione bussa alla porta. Succede a Foligno, dove un voto di maturità ha scatenato un polverone che, a distanza di giorni, ancora divide e fa discutere.
Il teatro di questo nuovo scontro è il Liceo Frezzi-Beata Angela. Qui una studentessa, impegnata nell’esame di Stato, non ha raggiunto il fatidico 100. Un risultato che per tanti studenti rappresenta un sogno, un traguardo. Ma per la madre della ragazza è stato lo spunto per scatenare un vero e proprio attacco social, a colpi di video e accuse dirette ai docenti. Filmati pubblicati su Facebook, poi rimossi, ma rimasti a lungo in circolazione, alimentando una discussione che è presto uscita dai corridoi dell’istituto per invadere strade, gruppi di genitori e bacheche virtuali.
Secondo quanto riportato da "Il Messaggero", la madre dell’alunna ha contestato aspramente il lavoro della commissione d’esame, puntando il dito soprattutto contro l’insegnante di Italiano, “colpevole” - secondo la donna - di non aver mai assegnato il massimo del punteggio, fermando così la corsa verso l’eccellenza.
Ma l’attacco non si è fermato qui. Nei video - di cui restano tracce e testimonianze - la donna avrebbe messo in dubbio la serietà di alcuni colleghi della figlia, insinuando che diversi studenti avessero ricevuto bonus senza meritarli, tradotto male versioni di Latino, balbettato all’orale o addirittura “passato” la seconda prova. Accuse pesanti, che toccano non solo i professori ma anche gli stessi studenti, e che hanno costretto la scuola a prendere carta e penna.
Non si è fatta attendere, infatti, la risposta ufficiale del Liceo Frezzi-Beata Angela. Una nota, lunga e dettagliata, pubblicata direttamente sulla pagina Facebook dell’istituto e firmata dalla dirigente scolastica, Dott.ssa Maria Marinangeli. Un documento che non solo difende l’operato della commissione, ma smonta, punto per punto, le accuse lanciate dalla madre.
Ecco la nota integrale diffusa dall’istituto:
"La nostra scuola Liceo Frezzi-Beata Angela e, nello specifico l’indirizzo Classico, è stata fatta oggetto, nei giorni scorsi, di attacchi via social, da parte della mamma di un’alunna neo-diplomata. La dirigente Scolastica e il Collegio dei Docenti desiderano puntualizzare alcuni concetti, ferma restando la convinzione che la Commissione esaminatrice abbia operato secondo conformità e correttezza.
Nel video si fa irruzione in modo arrogante e senza alcun titolo nella metodologia, nella didattica nonché nella discrezionalità docente di alcuni insegnanti, mettendone in dubbio il profilo professionale. Il riferimento è, in maniera esplicita, al mancato 10 nella disciplina di Italiano, imputato all’insegnante che considererebbe 9 quale massimo voto attribuibile impedendo, si evince da quanto sostenuto, il riconoscimento dell’eccellenza. Cosa ancora più grave ci sembra lo sconfinamento inaccettabile nel piano di lavoro del docente, come appare evidente nell’accenno alla «poesia semplicemente nominata» dall’insegnante ed invece presentata nel programma, che lascia aperto il varco a speculazioni e considerazioni personali, opinabili ed anche denigratorie della professionalità docente.
A tale proposito è doveroso sottolineare quanto segue: nel video si sostiene che l’alunna avesse, nel precedente anno scolastico, il massimo del punteggio previsto dalla scala numerica docimologica e cioè il voto 10. Ciò non corrisponde al vero, poiché dalla consultazione degli atti risulta che, anche nel precedente anno scolastico, l’alunna aveva conseguito il voto 9 nella disciplina di Italiano.
Inverosimile l’accenno a quegli alunni che hanno ricevuto dalla commissione i punti di bonus e che, invece, «non sanno tradurre il latino», «si sono fatti passare tutto durante la seconda prova» ed «hanno balbettato» alla prova orale. Ricusiamo in modo netto, determinato ed inequivocabile questo giudizio superficiale e, in ultima analisi, irrispettoso dell’operato della Commissione e della dignità personale degli studenti. Quanto espresso nel video conforta, in modo scorretto, congetture e conclusioni che non sono suffragate da alcun riscontro.
Si precisa che, rispetto a quanto si sostiene nel video, e cioè che alla prova orale la studentessa abbia conseguito il massimo della valutazione, e cioè 20, anche ciò non corrisponde alla verità.
Riguardo all’ottima affermazione dell’alunna al Premio Leopardi per le Scuole Superiori, a parere del genitore disconosciuta dal nostro Istituto, che non ne avrebbe fatto menzione nei suoi canali social, si precisa che la ragazza non è risultata tra i tre vincitori, ma che ha ricevuto un attestato di partecipazione da parte del comitato di valutazione del Centro Nazionale di Studi Leopardiani. Quanto al fatto che la nostra Scuola non abbia riconosciuto l’eccellenza dell’alunna, prima in Umbria a livello di critica leopardiana, facciamo presente che gli alunni umbri partecipanti all’iniziativa erano soltanto in due e nessuno dei due è andato oltre il punteggio di 8/10.
Inaccettabile poi l’allusione alla politicizzazione di alcuni insegnanti «che credono di sapere tutto» e che prenderebbero parte agli Esami «per ostentare la loro cultura». Riteniamo, viceversa, che nella nostra scuola sia rispettata non solo la pluralità dei punti di vista, ma la deontologia in base alla quale l’esposizione, la comunicazione ed il dialogo precedono ed alimentano il confronto, anche fatte salve quelle convinzioni personali che mai oltrepassano il limite al di là del quale si adempie e si realizza il nostro servizio allo Stato e all’educazione. La tradizione della nostra Scuola è consuetudine di accoglienza, formazione di pensiero, presidio di equità, nell’impegno continuo finalizzato unicamente alla crescita umana e culturale degli alunni che ci scelgono e continueranno a sceglierci.
Nel video si sostiene che noi giudichiamo e non educhiamo e che questa negazione del valore educativo deve essere condizione sufficiente ad orientare gli alunni, in uscita dalla Scuola Media, verso altri Istituti. Un richiamo, discutibile ed arbitrario, che, per quanto dettato da insoddisfazione e delusione, respingiamo con fermezza: noi siamo stati, siamo e continueremo ad essere una solida realtà formativa e culturale, non certo infallibile ma di sicuro consapevole e cosciente del proprio impegno con i ragazzi e per i ragazzi e molto fiera ed orgogliosa di interpretare la nostra più profonda tradizione di civiltà. Riteniamo ristretto ed improprio ricorrere ad una sorta di contro-orientamento che diffama ed oltraggia tutte quelle componenti che, nella nostra scuola, si adoperano con impegno ed entusiasmo affinché il Liceo Frezzi sia scuola del presente e del futuro.
Foligno, 04 luglio 2025
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Maria Marinangeli"