26 Feb, 2025 - 22:41

Foligno a caccia di evasori: scovati 300 mila euro di imposte fantasma

Foligno a caccia di evasori: scovati 300 mila euro di imposte fantasma

Il Comune di Foligno ha scovato un buco fiscale di oltre 300 mila euro, una somma che sarebbe dovuta finire nelle casse pubbliche ma che invece è rimasta nei portafogli di contribuenti smemorati o poco inclini ai doveri. L'amministrazione non ci sta e ha intensificato i controlli anche nel 2025, con l'obiettivo di setacciare ogni angolo del territorio alla ricerca di imposte dimenticate.

L'operazione messa in piedi dagli uffici tributari si muove su più fronti, incrociando dati e incalzando i soggetti inadempienti. Non si tratta solo di fare cassa, ma di riequilibrare i conti e assicurarsi che tutti contribuiscano in modo equo alla vita della comunità.

Il servizio fiscalità sugli immobili e il settore tributi e riscossioni stanno scandagliando ogni posizione, verificando ogni anomalia e inviando avvisi di accertamento. Il periodo sotto la lente d’ingrandimento è quello che va dal 2019 al 2023, anni in cui l’evasione si è insinuata silenziosa ma costante. L’operazione, però, promette di far emergere ogni euro nascosto.

L'impegno per l'equilibrio fiscale

"Queste operazioni sono il grimaldello con cui l’amministrazione sta scardinando il sistema di furbate fiscali che si sono stratificate negli anni" - ha dichiarato l'area servizi finanziari del Comune. La strategia è chiara: passare al setaccio ogni posizione fiscale con la lente d’ingrandimento, stanando chi ha cercato di farla franca.

Per ripulire il sistema dai fantasmi del fisco, il Comune ha lanciato un piano serrato di controlli incrociati, mettendo in campo strumenti digitali e verifiche meticolose. Non si tratta solo di una stretta burocratica, ma di una vera e propria operazione di pulizia che non farà sconti a nessuno.

Alla data del 31 gennaio 2025, i numeri parlano da soli: 120.105,42 euro di IMU evaporati nel nulla e 1.555,69 euro di TASI sfuggiti alle casse comunali. E questo è solo l’inizio. Sommando gli importi già rintracciati nelle prime settimane dell’anno, il totale lievita a 308.533,62 euro di tasse mai versate.

Il Comune non si ferma qui. È stata appena pubblicata una determinazione dirigenziale che fotografa nero su bianco le irregolarità scovate e le somme recuperate. La macchina della riscossione è ormai lanciata e nei prossimi mesi continuerà a scandagliare il territorio, senza lasciare spazio a scappatoie."

Misure per il contrasto all'evasione

Negli ultimi anni il Comune ha dato una sferzata ai controlli, mettendo in campo iniziative sempre più stringenti per stanare chi credeva di passarla liscia. "I numeri parlano da soli - ha affermato il vicesindaco con delega al bilancio, Riccardo Meloni - le misure adottate stanno facendo emergere basi imponibili nascoste, permettendo di rafforzare il contrasto all'evasione fiscale. L'amministrazione non molla la presa e andrà avanti con determinazione".

Le tecniche utilizzate non lasciano spazio a scappatoie: i dati catastali vengono incrociati con le dichiarazioni fiscali, le posizioni debitorie scandagliate con precisione e gli avvisi bonari recapitati senza esitazioni. Una macchina ben oliata che sta restringendo il divario tra le tasse che dovrebbero essere incassate e quelle che effettivamente entrano nelle casse comunali.

Il servizio fiscalità sugli immobili e il settore tributi e riscossioni continueranno a lavorare senza tregua, puntando a raddrizzare le storture del sistema e a far sì che ogni euro dovuto torni dove deve stare: nelle casse pubbliche.

Per quanto riguarda l'utilizzo dei fondi recuperati, l'amministrazione comunale ha dichiarato l'intenzione di reinvestirli in progetti locali, migliorando infrastrutture e servizi essenziali per i cittadini. Questo approccio mira a rafforzare il patto di fiducia tra istituzioni e comunità, dimostrando che il contrasto all'evasione fiscale produce benefici tangibili per tutti.

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Francesca Secci
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