29 Dec, 2025 - 19:00

Foligno, controllo antidroga: arrestato minorenne con 47 grammi di hashish

Foligno, controllo antidroga: arrestato minorenne con 47 grammi di hashish

La battaglia contro lo spaccio di sostanze stupefacenti in Umbria continua senza tregua e accende nuovamente i riflettori su un fenomeno che coinvolge sempre più spesso giovanissimi. L’ultimo episodio arriva da Foligno, dove un ragazzo minorenne è stato arrestato dalla Polizia di Stato con un quantitativo significativo di hashish. Un intervento che conferma come alcune aree urbane siano ormai diventate punti sensibili nella mappa della criminalità legata alla droga, richiedendo un presidio costante delle forze dell’ordine.

Foligno, controlli antidroga nel parco Hoffmann

L’operazione si è svolta all’interno del parco Hoffmann, una zona verde della città finita da tempo sotto l’attenzione degli investigatori. Secondo quanto emerso, l’area è diventata un luogo di ritrovo abituale per la compravendita di sostanze stupefacenti, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali. Proprio per questo motivo, la Polizia di Foligno aveva intensificato i controlli, inserendo il parco tra i punti strategici delle attività di prevenzione e contrasto allo spaccio.

Durante uno di questi servizi, gli agenti hanno notato un giovane che, alla vista della volante, ha manifestato un evidente stato di agitazione. Un comportamento che non è passato inosservato e che ha immediatamente insospettito gli operatori.

La fuga e il fermo: il minorenne bloccato dopo un inseguimento

Alla vista della pattuglia, il ragazzo si è dato improvvisamente alla fuga nel tentativo di far perdere le proprie tracce all’interno del parco. Ne è nato un breve inseguimento a piedi, conclusosi in pochi minuti grazie al pronto intervento degli agenti, che sono riusciti a bloccarlo e metterlo in sicurezza.

Una volta fermato, il giovane è stato sottoposto a perquisizione personale. L’esito del controllo ha confermato i sospetti iniziali: il minorenne era in possesso di 43 involucri di hashish, già confezionati e pronti per la cessione, per un peso complessivo di 47 grammi.

Droga, contanti e telefono: gli elementi dello spaccio

Oltre alla sostanza stupefacente, la Polizia ha rinvenuto 355 euro in contanti, suddivisi in banconote di piccolo taglio, e un telefono cellulare, ritenuto utile alle indagini per ricostruire la rete di contatti e le modalità di spaccio. Elementi che, secondo gli investigatori, rafforzano l’ipotesi della detenzione ai fini di spaccio, escludendo l’uso esclusivamente personale. Tutto il materiale è stato immediatamente sequestrato, mentre il giovane è stato accompagnato negli uffici di polizia per gli accertamenti di rito, alla presenza dei genitori come previsto dalla normativa vigente in materia di minori.

Arresto e provvedimenti dell’autorità giudiziaria

Al termine delle procedure, il ragazzo è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura per i Minorenni di Spoleto, il giovane è stato collocato presso l’abitazione dei genitori, dove rimarrà in attesa dell’udienza di convalida.

Cosa dice la legge nei casi di spaccio di droga con minori 

La normativa italiana in materia di stupefacenti è contenuta principalmente nel D.P.R. 309/1990, noto come Testo Unico sugli stupefacenti. La legge distingue in modo netto tra uso personale e detenzione ai fini di spaccio, valutando diversi elementi: quantità della sostanza, modalità di confezionamento, presenza di denaro contante, strumenti per il taglio o la vendita e comportamenti osservati dalle forze dell’ordine.

Nel caso dei minorenni, la legge mantiene un approccio rigoroso sul piano penale, ma introduce specifiche tutele e percorsi differenziati. Quando un minore viene trovato in possesso di droga destinata allo spaccio, il reato è pienamente configurabile e punibile, ma la competenza passa al Tribunale per i Minorenni, che valuta non solo il fatto in sé, ma anche il contesto familiare, sociale ed educativo del giovane.

Le pene previste per lo spaccio di hashish possono arrivare fino a sei anni di reclusione, ma nel caso dei minori vengono privilegiate misure alternative alla detenzione, come la messa alla prova, il collocamento in comunità educative o l’affidamento ai servizi sociali. L’obiettivo è coniugare la funzione repressiva della legge con quella rieducativa, prevista dall’articolo 27 della Costituzione.

Fondamentale è anche il ruolo del Pubblico Ministero minorile, che può disporre misure cautelari meno afflittive, come il rientro in famiglia, purché sussistano condizioni adeguate di controllo e supporto. Nei casi di recidiva o di coinvolgimento in reti organizzate di spaccio, anche per i minorenni possono essere adottati provvedimenti più severi.

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Lorenzo Farneti
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