La Serie A Femminile riaccende i motori con una partita che profuma già di evento: Fiorentina–Ternana Women, un duello che promette scintille, emozioni e intrecci narrativi da grande calcio. Dopo la pausa per gli impegni delle nazionali, il campionato riparte con un match che somiglia più a un crocevia che a una semplice ottava giornata. Da una parte una Fiorentina affamata di riscatto, dall’altra una Ternana Women lanciatissima, solida e determinata a dimostrare tutto il suo valore.
Il teatro sarà Firenze, una piazza che vive di calcio e pretende spettacolo. E se c’è una squadra che in questo momento può garantirlo, è proprio quella allenata da Antonio Cincotta, l’uomo che torna a casa da ex illustre. Sulla panchina viola ha scritto la storia: scudetto, Coppe Italia, Supercoppa. Ora, però, la sua missione è un’altra: guidare le Fere verso una salvezza che ad agosto sembrava un’impresa e oggi appare un obiettivo concreto.
FIORENTINA (4-3-3): Fiskerstrand, Orsin, Van Der Zanden, Faerge, Johansen, Severini, Tryggvadottir, Omarsdottir, Bredgaard, Janogy, Hurtyg. Allenatore: Pablo Pinones Arce.
TERNANA WOMEN (4-3-3): Ciccioli, Vigliucci, Pacioni, Corrado, Erzen, Breitner, Ciccotti, Pastrenge, Pellegrino Cimò, Lazaro, Pirone. A disposizione: Ghioc, Bartalini, Porcarelli, Labate, Regazzoli, Peruzzo, Gomes, Di Giammarino, Ferraresi, Martins, Petrara, Ripamonti. Allenatore: Cincotta.
La formazione rossoverde arriva a Firenze con una consapevolezza nuova e un rendimento in continua ascesa. Le ultime due giornate hanno fornito segnali inequivocabili: questa squadra non solo può giocarsela contro chiunque, ma ha finalmente trovato equilibrio, compattezza e mentalità da Serie A.
La vittoria ottenuta a Sassuolo è stata il primo grande spartiacque del campionato rossoverde. Non un semplice successo, ma un’autentica pagina storica. In un campo difficile, tradizionalmente ostico, è bastato un lampo di Pellegrino Cimò per mettere la firma sull’1-0 che ha consegnato alla Ternana Women la prima vittoria nella storia in Serie A. Un traguardo simbolico e allo stesso tempo tecnico: da quel giorno, le rossoverdi hanno iniziato a giocare con un’altra sicurezza, un’altra maturità.
La conferma è arrivata nel turno successivo con il pareggio casalingo contro il Parma. Uno 0-0 che sta persino stretto alle ragazze di Cincotta, vicinissime al gol in più occasioni e protagoniste di una prestazione autoritaria. Pressing, intensità, linee corte, ripartenze ben orchestrate: la Ternana Women ha mostrato un’identità sempre più chiara. E se manca ancora un pizzico di cinismo sotto porta, la strada imboccata è decisamente quella giusta.
Ma il dato che più di tutti fa riflettere è uno: zero gol subiti nelle ultime due partite. Un segnale forte, perché la salvezza si costruisce prima di tutto da dietro. Capitan Pacioni guida una difesa che cresce di settimana in settimana, ma la vera forza è la partecipazione collettiva. Dalle punte alle centrali, ogni interprete contribuisce a un sistema che si muove all’unisono, chiude gli spazi e limita le soluzioni avversarie. È su questa compattezza che le Fere costruiscono la loro fiducia.
La sfida del Viola Park ha anche il sapore della storia personale. Antonio Cincotta torna nella sua Firenze, la città con cui ha raggiunto i vertici del calcio femminile italiano. Qui ha sollevato trofei, costruito cicli vincenti, lasciato un’eredità tecnica e umana ancora oggi ricordata.
E non sarà l’unico ex a riabbracciare il mondo viola. La Ternana Women porterà con sé cinque calciatrici con un passato fiorentino:
Paloma Lázaro, Stephanie Breitner, Viola Bartalini, Lucia Pestrenge e Kaja Eržen.
Cinque profili diversi, cinque storie che si intrecciano con i colori viola, cinque motivazioni extra per affrontare questa partita con una carica speciale. Conoscere ambiente e filosofia della Fiorentina potrebbe trasformarsi in un aspetto tattico di rilievo.
