11 Apr, 2025 - 19:30

Fiom-Cgil di Terni: "Bene gli investimenti su Tubificio e Sdf; ora confronto su Ast"

Fiom-Cgil di Terni: "Bene gli investimenti su Tubificio e Sdf; ora confronto su Ast"

La Fiom-Cgil di Terni ha espresso parere positivo dopo le comunicazioni ricevute da Acciai Speciali Terni (Ast) sul nuovo piano di investimenti e assunzioni per il Tubificio di Terni e la Società delle Fucine (Sdf). Secondo Alessandro Rampiconi Segretario Generale Fiom-Cgil di Terni serve adesso un confronto sul futuro di Ast.

Passi in avanti

L’organizzazione sindacale ha, quindi, accolto con favore gli annunci che Acciai Speciali Terni ha fatto alle Rappresentanze Sindacali Unitarie, in merito al piano di investimenti e di assunzioni nell’ambito del Tubificio di Terni e la Società delle Fucine.

Si tratta, quindi, di segnali concreti che interrompono un lungo periodo di ridimensionamento, con il Tubificio che, dopo due pesanti ristrutturazioni, per la prima volta mostra una controtendenza dal momento dello scorporo, avvenuto il 1° gennaio 2023. Lo stesso si può dire per (SDF), da sempre definita una delle costole fondamentali dello stabilimento a ciclo integrato.

Rampiconi: "Ora serve un confronto sul futuro di Ast"

Il consolidamento di questi reparti, secondo il sindacato, è un passo importante ma non basta solo questo. Dal sindacato, infatti, come dichiarato in un comunicato da Alessandro Rampiconi, Segretario Generale Fiom-Cgil di Terni emerge la richiesta di aprire un confronto ampio e strutturato sul futuro dell’intera Ast: "Ora non è più rinviabile una discussione complessiva sul futuro di AST, a prescindere da un accordo di programma, che non si capisce per quanto tempo il sistema è pronto ancora ad aspettare. Un confronto sul piano industriale nel suo complesso consentirebbe una valutazione più oggettiva e dettagliata degli investimenti sia quelli già messi a terra, sia di quelli annunciati in queste ore".

La necessità di un confronto nel dettaglio, infatti, deriva anche dal percorso che ha subito nel tempo il piano industriale originariamente previsto: un progetto da un miliardo di euro che includeva un nuovo laminatoio, un impianto BA e una linea completa di decapaggio, laminazione e ricottura ma di tali interventi, però, al momento l’unico confermato risulta essere quello sul walking beam.

A proposito di posti di lavoro

"I livelli occupazionali - ribadisce il segretario generale FIOM-CGIl di Terni - non sono una variabile indipendente dagli impianti installati, dai mercati, dalle strategie commerciali, dai prodotti e dai processi. Se il piano originario puntava al mantenimento degli attuali livelli occupazionale dei diretti, cosa prevede la rivisitazione e la nuova impostazione? Come sempre ribadito dalla FIOM-CGIL di Terni, il mantenimento dei livelli occupazionali, qualora non si riuscisse ad incrementarli -in assenza di discussione - si deve riferire sia ai lavoratori diretti, sia a quelli dell’indotto".

"Per questi motivi - ricorda Alessandro Rampiconi - esprimiamo solidarietà ai lavoratori della vigilanza privata rappresentati dalla Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per l’ennesimo taglio di personale. Sempre in riferimento ai livelli occupazionali va ricordato che la nuova proprietà appena arrivata ha stabilizzato 130 lavoratori somministrati, rioccupandone, ad oggi, circa 70 di cui poco meno della metà compiranno, nei prossimi giorni, tre anni di agenzia interinale pur stando negli organici tecnologici di AST". 

Il sindacato, perciò, pur apprezzando i segnali di inversione di tendenza, resta in attesa di un confronto che coinvolga l’intero stabilimento ternano. Secondo la Fiom, solo con un quadro industriale complessivo sarà possibile garantire occupazione stabile, impianti moderni e compatibilità ambientale, fondamentali per il futuro della Ast Terni.

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Emanuele Landi
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