Filippi Timi approda al Teatro Mancinelli di Orvieto con la nuova edizione del suo 'Amleto²', uno spettacolo ormai diventato di culto. L'attore, regista e drammaturgo perugino salirà sul palco con la sua rilettura del testo shakesperiano domenica 30 novembre alle 18 nell'ambito della stagione di prosa 'In luce'.
Com'è l'Amleto di Filippo Timi? Sicuramente provocatorio e molto lontano dalla rappresentazione tradizionale - e non poteva essere altrimenti. Talmente lontano che quella tragedia, nella sua riscrittura è diventata una commedia, dove certamente il dramma non manca, così come una buona dose di surrealtà. Nell'indagine sul testo, Timi ha recuperato la radice comica di Shakespeare, esasperandola e restituendo uno spettacolo teatrale all'altezza del suo multiforme e travolgente talento.
"L’artista stravolge il testo shakesperiano - si legge nella nota di presentazione -, rovescia passioni e personaggi nella stessa gabbia da circo all’interno della quale si consuma un elogio della follia.Un Amleto spiazzante, comico, furibondo, colorato, dove la tragedia si trasforma in commedia, tra potere e oblio, tra frivolezza e pazzia. Quello di Timi è un Amleto annoiato, che non ha più voglia di interpretare la monotona storia familiare, non ha più voglia di amare Ofelia, non ha più voglia di niente. Voci fuori campo lo richiamano, invano, al suo destino. Intorno a lui si muovono i personaggi scaturiti dalla sua instabile mente interpretati da Mascino, Rocco e Lietti, sue storiche sodali artistiche".
Sul palco insieme a Timi ci saranno infatti Elena Lietti, Lucia Mascino, (entrambe vecchie conoscenze dalla fortunata serie 'I delitti del BarLume', Mascino presenza fissa e Lietti in un episodio) Marina Rocco e Gabriele Brunelli.
In un'intervista con Angela Consagra, Timi è entrato più nel dettaglio del suo spettacolo e di quel legame essenziale tra commedia e tragedia. "L’ironia è una scelta di vita - ha affermato -. Tutti inciampiamo, ma la tragedia, per essere divina, deve essere anche un po’ commedia. Shakespeare stesso definì Amleto una commedia tragica. Quando hai coscienza di te stesso, riesci anche a raggiungere una certa distanza dalle problematiche che ti riguardano e ciò ti permette di riderne. Già Aristotele parlava dell’essere umano come di un animale che ride ed è una descrizione geniale, che implica una presa di coscienza da parte dell’uomo. Amleto è un uomo che ha aperto gli occhi e si accorge che tutto è rappresentazione".
Prodotto dal Teatro Franco Parenti e dala Fondazione Teatro della Toscana, lo spettacolo è inserito in abbonamento nella stagione "In luce" e gli ultimi biglietti in vendita sono disponibili on line sul sito TicketItalia e presso la biglietteria del Teatro dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 18.30. Il prossimo appuntamento in abbonamento al Mancinelli sarà domenica 7 dicembre alle 18 con Gianfelice Imparato ne 'Il medico dei pazzi'.
La nuova tournée di Amleto partirà proprio dal Mancinelli. Dopo Orvieto lo spettacolo farà varie tappe in giro per l'Italia. Il 2 dicembre sarà al Teatro Bellini di Napoli, il 9 al Teatro Ponchielli di Cremona, il 12 al Teatro Concordia a Venaria Reale (TO), il 15 e il 16 a Casale Monferrato al Teatro Municipale, il 20 e il 21 a Carpi al Teatro Comunale per poi fare ritorno in Umbria, al Morlacchi di Perugia il 31 dicembre e il primo gennaio. Ancora a gennaio il 3 e 4 tappa al Teatro Traino a Civitavecchia, il 6 e il 7 ad Arezzo al Teatro Petrarca, il 9 e l'11 al Teatro del Giglio di Lucca, il 13 e il 18 all'Ambra Jovinelli a Roma, il 20 e 21 a Reggio Emilia al Teatro Ariosto, il 22 e il 23 al Comunale di Vicenza e il 24 e 25 ad Udine al Teatro Palamostre.
