10 Dec, 2025 - 16:10

Fiamma olimpica in Umbria, maxi-dispositivo della Protezione Civile: mobilitati 322 volontari e 16 organizzazioni

Fiamma olimpica in Umbria, maxi-dispositivo della Protezione Civile: mobilitati 322 volontari e 16 organizzazioni

L’Umbria ha accolto il passaggio della Fiamma olimpica con una mobilitazione organizzativa senza precedenti, che ha visto l’impegno di 322 volontari della Protezione Civile e 16 organizzazioni distribuite lungo tutte le tappe del percorso regionale. Il dispositivo, pianificato dal Coordinamento regionale e attivato interamente a carico della Regione, ha assicurato ordine pubblico, sicurezza operativa, monitoraggio costante dei flussi di pubblico, assistenza sanitaria diffusa e presidio logistico capillare, garantendo la piena riuscita di un evento altamente partecipato e dal profondo valore simbolico.

Terni, prova generale della Protezione Civile: test di percorsi, sicurezza e tempi di intervento

La macchina organizzativa si è attivata con largo anticipo. Il 29 ottobre, a Terni, si è svolta una prova operativa che ha coinvolto 51 volontari appartenenti a 9 organizzazioni, tra cui i Gruppi Comunali di Terni e Collescipoli, ARI, Croce Bianca Tifernate, CIVES, ANA, Rosa dell’Umbria Todi, CISOM e il Comitato Regionale ANPAS. 

Le esercitazioni hanno consentito di testare percorsi, procedure di sicurezza, tempi di intervento e coordinamento tra squadre, costituendo la solida base organizzativa su cui è stato poi costruito il dispositivo operativo impiegato durante le giornate ufficiali del passaggio della Fiamma olimpica.

Terni e Orvieto (8 dicembre): 89 volontari a presidio delle prime tappe

L’8 dicembre, in occasione dell’arrivo della Fiamma olimpica a Terni e Orvieto, sono stati mobilitati 89 volontari appartenenti a 13 organizzazioni, impegnati nel presidio dei punti di arrivo, nel controllo dei flussi e nell’assistenza al pubblico.

A Terni, 72 operatori di 11 associazioni - ai gruppi già coinvolti nelle prove operative del 29 ottobre si sono aggiunti i volontari di Avigliano Umbro e Sangemini - hanno presidiato i principali snodi urbani, aree di transito, punti di arrivo e vie interessate dalla sfilata, garantendo assistenza al pubblico e supporto ai partecipanti. 

A Orvieto, 17 volontari del Gruppo Comunale e di ANC Umbria hanno presidiato le aree strategiche della manifestazione, operando in stretto coordinamento con forze dell’ordine e personale sanitario, garantendo ordine, sicurezza e rapidità di intervento lungo l’intero percorso della Fiamma olimpica.

9 dicembre, giornata di massima mobilitazione: 182 volontari impegnati in sei città umbre

La giornata di maggior impegno operativo si è registrata il 9 dicembre, con 182 volontari appartenenti a 16 organizzazioni dislocati lungo sei città umbre: Spoleto, Trevi, Spello, Assisi, Perugia e Todi. A Spoleto, 61 volontari di sette associazioni hanno presidiato snodi urbani strategici, monitorato i percorsi dei tedofori e gestito l’afflusso dei cittadini, garantendo ordine, sicurezza e supporto costante lungo tutto il tracciato della Fiamma.

Parallelamente, nelle tappe di Trevi, Spello, Assisi, Perugia e Todi il volontariato ha assicurato un presidio capillare attraverso attività mirate:

  • monitoraggio continuo dei percorsi;

  • assistenza sanitaria di primo intervento;

  • supporto operativo alle autorità locali;

  • informazione e accoglienza ai cittadini;

  • gestione ordinata della sicurezza urbana durante il transito della Fiamma.

Il dispositivo, per complessità e ampiezza territoriale, è stato uno dei più grandi messi in campo in Umbria negli ultimi anni per un singolo evento pubblico.

10 dicembre, l'ultima tappa: squadre della Protezione Civile in allerta lungo tutto il percorso

La giornata conclusiva del 10 dicembre, che ha visto la Fiamma attraversare Gubbio, Castiglione del Lago e Città di Castello prima dell’ingresso in Toscana, non ha richiesto l’attivazione delle squadre sul territorio.l sistema regionale di Protezione Civile, tuttavia, è rimasto pienamente attivo e in stato di allerta permanente, con squadre pronte a intervenire tempestivamente in caso di imprevisti o emergenze, a garanzia della sicurezza dei partecipanti e del pubblico lungo tutto il percorso.

Compiti e valore operativo del dispositivo umbro: funzioni, ruoli e coordinamento

I volontari della Protezione Civile e le associazioni coinvolte hanno assicurato un insieme coordinato di funzioni operative, indispensabili per la sicurezza e il corretto svolgimento del passaggio della Fiamma. Tra i compiti svolti si segnalano in particolare:

  • il controllo e il monitoraggio dei flussi di pubblico, per garantire percorsi ordinati e prevenire assembramenti;

  • il presidio e la regolazione delle vie interessate dal tracciato della Fiamma;

  • il pronto intervento sanitario di primo livello, a supporto dei servizi sanitari locali;

  • il supporto logistico a organizzatori, forze dell’ordine e team tecnici;

  • l’informazione e l’accoglienza nei punti di arrivo e transito;

  • l’assistenza ai partecipanti e la vigilanza delle aree sensibili.

La sinergia operativa tra Protezione Civile, forze dell’ordine, servizi sanitari e amministrazioni locali ha permesso di mantenere elevati standard di efficienza e tempestività. Il modello organizzativo adottato, caratterizzato da catene di comando chiare e procedure validate nelle prove operative, ha ricevuto apprezzamenti anche a livello nazionale.

Il ringraziamento della presidente della Regione

“Ancora una volta - sottolinea la presidente Stefania Proietti - l’Umbria dimostra la forza della sua rete di volontari della Protezione Civile, che rappresenta un esempio di efficienza, disponibilità e senso civico. Il passaggio della Fiamma olimpica nella nostra regione è stato non solo un momento alto dal punto di vista valoriale, ma anche una prova di organizzazione e coordinamento che ci ha visti all’altezza dei migliori standard nazionali”.

La presidente ha rivolto uno speciale ringraziamento “a tutte le donne e gli uomini della Protezione Civile umbra che, con discrezione e professionalità, hanno garantito sicurezza e accoglienza, confermando il valore civico e umano che li contraddistingue”.

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Francesco Mastrodicasa
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