L’Umbria ha accolto il passaggio della Fiamma olimpica con una mobilitazione organizzativa senza precedenti, che ha visto l’impegno di 322 volontari della Protezione Civile e 16 organizzazioni distribuite lungo tutte le tappe del percorso regionale. Il dispositivo, pianificato dal Coordinamento regionale e attivato interamente a carico della Regione, ha assicurato ordine pubblico, sicurezza operativa, monitoraggio costante dei flussi di pubblico, assistenza sanitaria diffusa e presidio logistico capillare, garantendo la piena riuscita di un evento altamente partecipato e dal profondo valore simbolico.
La macchina organizzativa si è attivata con largo anticipo. Il 29 ottobre, a Terni, si è svolta una prova operativa che ha coinvolto 51 volontari appartenenti a 9 organizzazioni, tra cui i Gruppi Comunali di Terni e Collescipoli, ARI, Croce Bianca Tifernate, CIVES, ANA, Rosa dell’Umbria Todi, CISOM e il Comitato Regionale ANPAS.
Le esercitazioni hanno consentito di testare percorsi, procedure di sicurezza, tempi di intervento e coordinamento tra squadre, costituendo la solida base organizzativa su cui è stato poi costruito il dispositivo operativo impiegato durante le giornate ufficiali del passaggio della Fiamma olimpica.
L’8 dicembre, in occasione dell’arrivo della Fiamma olimpica a Terni e Orvieto, sono stati mobilitati 89 volontari appartenenti a 13 organizzazioni, impegnati nel presidio dei punti di arrivo, nel controllo dei flussi e nell’assistenza al pubblico.
A Terni, 72 operatori di 11 associazioni - ai gruppi già coinvolti nelle prove operative del 29 ottobre si sono aggiunti i volontari di Avigliano Umbro e Sangemini - hanno presidiato i principali snodi urbani, aree di transito, punti di arrivo e vie interessate dalla sfilata, garantendo assistenza al pubblico e supporto ai partecipanti.
A Orvieto, 17 volontari del Gruppo Comunale e di ANC Umbria hanno presidiato le aree strategiche della manifestazione, operando in stretto coordinamento con forze dell’ordine e personale sanitario, garantendo ordine, sicurezza e rapidità di intervento lungo l’intero percorso della Fiamma olimpica.
La giornata di maggior impegno operativo si è registrata il 9 dicembre, con 182 volontari appartenenti a 16 organizzazioni dislocati lungo sei città umbre: Spoleto, Trevi, Spello, Assisi, Perugia e Todi. A Spoleto, 61 volontari di sette associazioni hanno presidiato snodi urbani strategici, monitorato i percorsi dei tedofori e gestito l’afflusso dei cittadini, garantendo ordine, sicurezza e supporto costante lungo tutto il tracciato della Fiamma.
Parallelamente, nelle tappe di Trevi, Spello, Assisi, Perugia e Todi il volontariato ha assicurato un presidio capillare attraverso attività mirate:
monitoraggio continuo dei percorsi;
assistenza sanitaria di primo intervento;
supporto operativo alle autorità locali;
informazione e accoglienza ai cittadini;
gestione ordinata della sicurezza urbana durante il transito della Fiamma.
Il dispositivo, per complessità e ampiezza territoriale, è stato uno dei più grandi messi in campo in Umbria negli ultimi anni per un singolo evento pubblico.
La giornata conclusiva del 10 dicembre, che ha visto la Fiamma attraversare Gubbio, Castiglione del Lago e Città di Castello prima dell’ingresso in Toscana, non ha richiesto l’attivazione delle squadre sul territorio.l sistema regionale di Protezione Civile, tuttavia, è rimasto pienamente attivo e in stato di allerta permanente, con squadre pronte a intervenire tempestivamente in caso di imprevisti o emergenze, a garanzia della sicurezza dei partecipanti e del pubblico lungo tutto il percorso.
I volontari della Protezione Civile e le associazioni coinvolte hanno assicurato un insieme coordinato di funzioni operative, indispensabili per la sicurezza e il corretto svolgimento del passaggio della Fiamma. Tra i compiti svolti si segnalano in particolare:
il controllo e il monitoraggio dei flussi di pubblico, per garantire percorsi ordinati e prevenire assembramenti;
il presidio e la regolazione delle vie interessate dal tracciato della Fiamma;
il pronto intervento sanitario di primo livello, a supporto dei servizi sanitari locali;
il supporto logistico a organizzatori, forze dell’ordine e team tecnici;
l’informazione e l’accoglienza nei punti di arrivo e transito;
l’assistenza ai partecipanti e la vigilanza delle aree sensibili.
La sinergia operativa tra Protezione Civile, forze dell’ordine, servizi sanitari e amministrazioni locali ha permesso di mantenere elevati standard di efficienza e tempestività. Il modello organizzativo adottato, caratterizzato da catene di comando chiare e procedure validate nelle prove operative, ha ricevuto apprezzamenti anche a livello nazionale.
“Ancora una volta - sottolinea la presidente Stefania Proietti - l’Umbria dimostra la forza della sua rete di volontari della Protezione Civile, che rappresenta un esempio di efficienza, disponibilità e senso civico. Il passaggio della Fiamma olimpica nella nostra regione è stato non solo un momento alto dal punto di vista valoriale, ma anche una prova di organizzazione e coordinamento che ci ha visti all’altezza dei migliori standard nazionali”.
La presidente ha rivolto uno speciale ringraziamento “a tutte le donne e gli uomini della Protezione Civile umbra che, con discrezione e professionalità, hanno garantito sicurezza e accoglienza, confermando il valore civico e umano che li contraddistingue”.