04 Dec, 2025 - 16:10

"Festival delle Rose Rosse", a Monteleone di Spoleto torna la rassegna dedicata al valore della donna: ospite speciale Maria Grazia Cucinotta

"Festival delle Rose Rosse", a Monteleone di Spoleto torna la rassegna dedicata al valore della donna: ospite speciale Maria Grazia Cucinotta

Si rinnova, nel cuore dell’Appennino umbro, l’appuntamento con il “Festival delle Rose Rosse”, la rassegna nata per valorizzare la figura femminile e promuovere una cultura fondata sul rispetto, sull’ascolto e sulla prevenzione della violenza di genere.

Sabato 6 dicembre il borgo di Monteleone di Spoleto accoglierà la terza edizione del Festival, che torna con una giornata interamente dedicata al tema “Il valore della donna diventa protagonista”. Un’iniziativa che si conferma ormai come un punto di riferimento per il territorio e per la comunità locale, grazie a un programma che intreccia incontri, testimonianze e momenti di approfondimento culturale.

Tra gli ospiti più attesi spicca Maria Grazia Cucinotta, protagonista del film Poveri noi, che sarà presentato e proiettato al termine dei lavori. L’attrice interverrà insieme al regista Fabrizio Maria Cortese e alla direttrice del Festival Paola Tassone.

Apertura ufficiale dell’evento

L'evento prenderà ufficialmente il via alle 15.30 presso il Centro di comunità di via dei Fossi, spazio consolidato di aggregazione e confronto culturale per il territorio. Dopo i saluti istituzionali della sindaca Marisa Angelini, interverranno:

  • Franco Lattanzi, presidente del Festival;

  • Ilaria Battistelli, presidente UCL - Università Cerca Lavoro, tra i soggetti promotori;

  • Paola Tassone, direttrice artistica del Festival;

  • Fabrizio Maria Cortese, regista del film in programma;

  • Maria Grazia Cucinotta, ospite d’onore della giornata.

A moderare l’incontro sarà Diego Righini, produttore della manifestazione.

Identità e missione del Festival

Il “Festival delle Rose Rosse” nasce come contenitore culturale dedicato a mettere in luce il ruolo della donna, in un’epoca in cui la questione femminile richiede strumenti di dialogo sempre più solidi. Fin dalla prima edizione, l’obiettivo è stato quello di intrecciare linguaggi diversi - narrazione, cinema, formazione, testimonianze - per raccontare la complessità della condizione femminile nel mondo contemporaneo. 

A sintetizzare lo spirito dell’iniziativa è il produttore Diego Righini: "Il Festival delle rose rosse nasce per raccontare la vita reale, le sofferenze e le gesta eroiche delle donne di ogni giorno", ricordando come la figura femminile rappresenti "il centro della famiglia e l'anima di ogni luogo di lavoro". Parole che ribadiscono la vocazione del Festival: non solo raccontare, ma costruire occasioni di ascolto, formazione e impegno civico, capaci di produrre consapevolezza e cambiamento nel tessuto sociale.

La presenza di Maria Grazia Cucinotta conferisce ulteriore prestigio all’evento. L’attrice, da sempre impegnata anche nella sensibilizzazione sociale, accompagnerà la proiezione di Poveri noi, film diretto da Fabrizio Maria Cortese, che sarà proposta in chiusura dei lavori.

La visione del film funge da punto di partenza per un confronto sul linguaggio cinematografico dedicato alle esperienze femminili nella contemporaneità: a seguire è previsto un momento di dialogo tra la protagonista, gli autori e il pubblico, utile ad approfondire i temi narrati e le scelte creative che li hanno animati.

La proiezione, oltre a valorizzare il cinema come strumento di riflessione sociale, offre dunque l’occasione per un confronto diretto e partecipato con chi porta sullo schermo storie e volti della condizione femminile.

Un evento aperto a tutti, tra cultura e comunità

Il Festival conferma la sua vocazione inclusiva: l’ingresso è libero, scelta che sottolinea la volontà di considerare la cultura come bene pubblico e diritto condiviso. L’edizione 2025 si caratterizza per un radicamento più profondo nel tessuto sociale del territorio, grazie al contributo attivo di associazioni locali, professionisti e reti di volontariato, che ne amplificano le potenzialità e ne consolidano l’identità culturale.

Un borgo che diventa laboratorio di riflessione

Per Monteleone di Spoleto - borgo appenninico noto per la sua forte identità culturale e il ricco patrimonio storico - il Festival delle Rose Rosse si conferma più che un evento: un autentico laboratorio di riflessione e azione civica. La manifestazione riporta al centro della comunità temi di rilevanza sociale, trasformando spazi pubblici e solchi di memoria in luoghi di confronto dove narrativa, testimonianza e impegno trovano forma condivisa.

Con un approccio che privilegia la dimensione partecipativa, l’iniziativa ambisce a costruire percorsi di conoscenza capaci di favorire cambiamenti concreti: non solo parlare di problemi, ma attivare pratiche di ascolto, formazione e responsabilità collettiva. In questo senso Monteleone diventa esempio di come un piccolo centro possa contribuire a rimodellare la conversazione pubblica su temi centrali per la vita civile.

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Francesco Mastrodicasa
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