03 Sep, 2025 - 21:00

Festival dell’Acqua 2025 a Gualdo Tadino: cultura, storia e scienza per celebrare un bene prezioso

Festival dell’Acqua 2025 a Gualdo Tadino: cultura, storia e scienza per celebrare un bene prezioso

Il Festival dell’Acqua di Gualdo Tadino è giunto alla sua quarta edizione e, anno dopo anno, si è consolidato come un appuntamento capace di intrecciare cultura, storia e scienza attorno a un tema universale: l’acqua come risorsa vitale e patrimonio da tutelare.

L’idea originaria nacque dal G.A.A.U.M. – Gruppo Archeologico Umbro-Marchigiano, sede di Gualdo Tadino, con l’intento di creare una manifestazione che fosse non solo divulgativa, ma anche aggregante. Oggi, a distanza di quattro anni, il Festival è divenuto una realtà riconosciuta, in grado di fare rete con numerose associazioni del territorio e di attirare relatori di spessore nazionale.

Come sottolineano gli organizzatori: “L’acqua non è soltanto una risorsa essenziale per la vita, è anche memoria storica, identità culturale e bene comune da difendere con responsabilità collettiva.

Una formula multidisciplinare

Negli anni, il Festival ha ampliato il proprio raggio d’azione proponendo attività sempre diverse:

  • Convegni scientifici e storici di approfondimento.

  • Estemporanee di pittura dedicate al paesaggio e ai simboli legati all’acqua.

  • Mostre fotografiche che hanno raccontato sorgenti, fiumi e comunità.

  • Concerti e presentazioni di libri per coinvolgere un pubblico trasversale.

  • Passeggiate e trekking culturali, per unire scoperta e natura.

Grazie a questa pluralità di linguaggi, il Festival è diventato anche occasione per promuovere la città di Gualdo Tadino come centro di riflessione e conoscenza.

L’edizione 2025: data e programma

L’edizione 2025 si terrà domenica 14 settembre e manterrà la filosofia che ha guidato l’iniziativa fin dall’inizio: offrire spazi di dialogo e di conoscenza, alternando la dimensione scientifica a quella storica, senza trascurare l’esperienza diretta sul territorio.

Il programma è denso di appuntamenti: dalla mattina dedicata al trekking archeologico fino al convegno pomeridiano ospitato nella suggestiva cornice della Rocca Flea, simbolo della città.

L’archeo-trekking alla sorgente Scirca

Uno degli eventi più attesi sarà l’archeo-trekking alla sorgente Scirca di Costacciaro, organizzato in collaborazione con Umbra Acque e guidato da Fabio Ippoliti.

L’escursione partirà da Gualdo Tadino, con ritrovo alle 8.20 al parcheggio Coop, e prevede una visita dalle 9 alle 11.30 alla storica sorgente, su prenotazione.

La sorgente Scirca ha un ruolo fondamentale nella storia dell’approvvigionamento idrico umbro. L’acquedotto di Villa Scirca fu progettato nel 1927 per portare acqua potabile fino all’acropoli di Perugia, che all’epoca viveva una grave emergenza idrica. Grazie al dislivello naturale (591 m a Villa Scirca contro i 490 m di Porta Sole), l’acqua poté raggiungere la città senza pompe, sfruttando unicamente la forza di gravità.

Un’opera ingegneristica che unisce scienza, tecnica e storia, e che sarà raccontata ai partecipanti come esempio di ingegno e resilienza.

Il convegno “Storie di Terra e Acqua”

Il cuore del Festival 2025 sarà il convegno “Storie di Terra e Acqua”, che si svolgerà nel pomeriggio dalle 16 alla Rocca Flea.

Dopo i saluti istituzionali e l’intervento del vice direttore nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia, Vincenzo Moroni, prenderanno la parola diversi esperti coordinati da Sebastien Mattioli del GAAUM Gualdo Tadino.

Gli interventi spazieranno dalla storia medievale all’archeologia, fino alle tematiche geopolitiche contemporanee.

Le relazioni degli esperti

La dottoressa Barbara Venanti, della Direzione Gruppi Archeologici d’Italia, presenterà uno studio approfondito sull’acquedotto medievale di Perugia, capolavoro di ingegneria idraulica che ha garantito per secoli acqua alla città.

La professoressa Maria Angela Testa proporrà invece un excursus geo-archeologico sull’Appennino gualdese, soffermandosi sull’importanza dell’acqua nei secoli. La sua relazione sarà arricchita dal richiamo alle parole di San Francesco: “Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.”

Un momento che unirà rigore accademico e spiritualità, riportando l’attenzione al valore simbolico e poetico dell’acqua.

Le guerre per l’acqua: prospettiva storica e attuale

Un’altra riflessione di grande attualità sarà proposta da Giovanni Riccardo Baldelli, docente del Master in Storia Militare Contemporanea e Terrorismo Internazionale dell’Università Unicusano di Roma.

Il suo intervento, dal titolo “L’acqua: fonte di contrasto e di lotte. Le guerre dell’acqua attuali e nella storia”, metterà in luce come l’accesso a questa risorsa sia stato, e continui a essere, motivo di tensioni e conflitti.

Dall’antichità fino alle sfide contemporanee, l’acqua si rivela bene strategico e geopolitico, la cui gestione determina equilibri tra popoli e nazioni.

Un festival gratuito e aperto a tutti

Il Festival dell’Acqua è un evento annuale e gratuito, aperto a tutta la cittadinanza e ai visitatori interessati.

È promosso dal GAAUM Gualdo Tadino con il patrocinio del Polo Museale di Gualdo Tadino, del Comune di Gualdo Tadino, dei Gruppi Archeologici d’Italia – Comitato Regionale Umbro Marchigiano, e in collaborazione con Edizioni Nisroch e Umbra Acque.

“Il nostro obiettivo – spiegano gli organizzatori – è costruire un momento di condivisione che parli a tutti: agli studiosi come ai cittadini, ai giovani come alle famiglie, mostrando come l’acqua unisca mondi diversi.

Un’occasione per scoprire Gualdo Tadino

Oltre a promuovere la cultura e la riflessione, il Festival rappresenta anche un’opportunità per valorizzare la città di Gualdo Tadino.

I visitatori avranno modo di conoscere non solo le sorgenti e le opere idrauliche, ma anche i monumenti, le vie e le tradizioni di una comunità che vive da secoli in stretto rapporto con l’acqua e con la natura circostante.

Un bene comune da tutelare

Il Festival dell’Acqua 2025 si annuncia come un’edizione ricca e significativa, capace di unire rigore scientifico, memoria storica e sensibilità civile.

La scelta di alternare esperienze sul campo, come l’archeo-trekking alla sorgente Scirca, a momenti di riflessione accademica, dimostra la volontà di costruire un percorso che parli sia al cuore sia alla mente.

In un mondo in cui l’acqua è spesso al centro di emergenze climatiche, crisi geopolitiche e conflitti sociali, la manifestazione di Gualdo Tadino lancia un messaggio forte: Difendere l’acqua significa difendere la vita, la memoria e il futuro di tutti.”

Un messaggio che la città e il suo Festival offrono con generosità e passione, nella convinzione che l’acqua, come ricordava San Francesco, sia davvero “utile, preziosa e casta”.

AUTORE
foto autore
Mario Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE