Cortei, giochi, sfide e sapori antichi: è tutto pronto ad Acquasparta per la nuova edizione, la 26esima, della Festa del Rinascimento, uno degli eventi più suggestivi dell'Umbria in cui si respirano le atmosfere del primo '600. Da sabato 7 a domenica 22 giugno il borgo in provincia di Terni si animerà con un ricco calendario di eventi tra storia, tradizioni e cultura nel segno di Federico Cesi.
La manifestazione, organizzata dell'Ente Il Rinascimento ad Acquasparta, come ogni anno sceglie un tema intorno al quale si svilupperanno eventi e approfondimenti. In questa edizione il fil rouge porta il titolo: 'Eretiche visioni. La terra intorno al sole o l’universo intorno a Dio. Il rapporto – complicato – fra scienza e fede'
Il tema, con conferenze ed eventi culturali dedicati, ruota intorno alla nuova concezione rinascimentale dell’uomo: figura centrale tra conoscenza e spiritualità, capace di interrogare la natura per comprendere il divino. Fondamentale in questo senso, il riferimento alla rivoluzione astronomica, con il passaggio dal sistema geocentrico a quello eliocentrico.
L’evento storico a cui si ispira la festa è l’arrivo ad Acquasparta, al principio del Seicento, del Principe Federico Cesi II, detto il Linceo, e della sua famiglia, dopo il matrimonio con la nobile Artemisia Colonna. Una testimonianza storica documentata nelle lettere ad opera degli accademici Stelluti, Faber, De Filis e pubblicata nel 'Il Carteggio Linceo' di Giuseppe Gabrielli e nelle buste dei Consigli del 1608- 1618.
Federico Cesi rappresenta una delle figure più significative della cultura scientifica del primo Seicento. Nel 1603 fondò infatti l'Accademia dei Lincei, da cui "il Linceo", la prima accademia di carattere prettamente scientifico d’Europa. Fu strettamente legato e grande sostenitore di Galileo Galilei, che entrò a far parte dell'Accademia nel 1611.
Studioso e ricercatore, si distinse nell'ambito della ricerca botanica, dove introdusse, in anticipo sui tempi, la metodologia scientifica comparativa della moderna morfologia vegetale. Dal 1618 si ritirò ad Acquasparta, fino alla sua morte, avvenuta improvvisamente il 1 agosto 1630. Il borgo umbro a Cesi ha dedicato la piazza principale che sarà anche l'epicentro della festa.
Ad inaugurare i festeggiamenti, come da tradizione, sarà il Grande Corteo delle Contrade - Ghetto, Porta Vecchia e San Cristoforo - che durante i quindici giorni della festa si sfideranno in una serie di gare per conquistare le chiavi della città.
Ogni Contrada dovrà cimentarsi in alcune prove a tema. Si parte con la gara gastronomica 'Il Rinascimento in cucina' in programma per giovedì 12 giugno. Venerdì 13 i sarà l'immancabile Gioco dell'Oca in versione gigante e in costume. E ancora la giostra dei tamburi, sabato 14 giugno, una sfida tra i gruppi di tamburini delle tre contrade che per l'occasione verrà accompagnata dagli sbandieratori di Narni. Attesissimi i giochi delle Dame di domenica 15 che prevedono una serie di giochi ispirati alle attività quotidiane che al tempo erano di competenza femminile e, infine, le gare di teatro dove ogni contrada metterà in scena una libera interpretazione di testo teatrale composto prima del 1630.
Durante il periodo di svolgimento della manifestazione, ci sarà una vasta costellazione di eventi che condurrà il pubblico in un affascinante viaggio attraverso i secoli. Concerti di musica rigorosamente rinascimentale, ricette del tempo con un riguardo particolare al cioccolato, incontri tematici, mostre d'arte, spettacoli e, segnaliamo, per martedì 10 giugno, la lectio magistralis del teologo Vito Mancuso 'I quattro mestieri. Socrate, Buddha, Confucio, Gesù'.
La proclamazione della Contrada vincitrice a cui saranno consegnate le chiavi, è prevista a chiusura della festa, domenica 22 giugno alle 23 in piazza Federico Cesi.