La macchina organizzativa della Festa dei Ceri è entrata nel vivo, con l'attesissima elezione dei Capodieci che guideranno i tre Ceri di Sant'Ubaldo, San Giorgio e Sant'Antonio il prossimo 15 maggio. Domenica 12 gennaio sarà una giornata decisiva per i ceraioli, che si riuniranno nelle rispettive taverne per scegliere le loro guide, in un clima di entusiasmo, tradizione e sano spirito competitivo.
I Sangiorgiari hanno già svolto una prima selezione per ridurre a tre le candidature, come previsto dal regolamento. La votazione preliminare si è tenuta presso il Cva Ylenia Cernicchi di Semonte, dove 187 ceraioli della manicchia locale (zona) hanno espresso la loro preferenza tra i cinque candidati iniziali.
Sono stati scelti:
Sono stati esclusi:
La votazione è stata gestita dal Consiglio dei Capodieci, presieduto da Pietro Tognoloni, Capodieci nel 2017 e guida per sei anni della manicchia di Semonte. Il presidente della Famiglia dei Sangiorgiari, Patrick Salciarini, ha presenziato all’evento, a conferma della grande importanza attribuita a ogni fase del processo elettorale.
Domenica mattina, i ceraioli sangiorgiari si raduneranno nella taverna di via Cristini per l’elezione finale, che vedrà circa 1.000 aventi diritto al voto scegliere il Capodieci definitivo tra Baldelli, Orsini e Pascolini.
Per i Santantoniari, le candidature erano già note da settimane e vedono confrontarsi:
Il voto si terrà domenica pomeriggio nella taverna di via Fabiani, dove sono attesi circa 830 ceraioli iscritti alle liste elettorali. La competizione sarà serrata, con i candidati impegnati fino all’ultimo minuto in incontri, telefonate e convivialità per conquistare il favore degli indecisi.
Per i Santubaldari, l’edizione 2025 segna l’avvio di una nuova rotazione codificata fino al 2031, che assegna quest’anno la possibilità di candidarsi alla manicchia delle Case Popolari. I due candidati ufficiali sono:
Tuttavia, c'è tempo fino a sabato 11 gennaio per il deposito ufficiale delle candidature. La votazione avverrà domenica mattina nella taverna di via Ubaldini, dove sono attesi 1.113 ceraioli, secondo le liste elettorali.
Tutti i candidati, di ogni Cero, sono ceraioli con una lunga storia di passione e dedizione, riconosciuti e rispettati all’interno delle loro rispettive comunità. La scelta dei Capodieci non è mai un semplice esercizio elettorale, ma un momento di intensa partecipazione che coinvolge l’intera popolazione ceraiola, cementando i legami di appartenenza e identità.
La sfida per ottenere i voti sarà serrata fino all’ultimo momento. Gli aspiranti Capodieci saranno impegnati in una maratona di incontri, pranzi, cene e aperitivi, cercando di convincere i ceraioli ancora indecisi. La loro dedizione alla causa ceraiola, la capacità di leadership e l’impegno dimostrato negli anni saranno i principali fattori di scelta per gli elettori.
I Capodieci eletti domenica 12 gennaio prenderanno il posto di:
Accanto ai nuovi Capodieci, i Capitani già designati dall’Università dei Muratori, Scalpellini e Arti Congeneri per il 2025 sono:
La Festa dei Ceri è il cuore pulsante della tradizione eugubina, un evento unico che coinvolge tutta la comunità con un fervore e una partecipazione difficili da trovare altrove. L’elezione dei Capodieci è un momento fondamentale di questo percorso, segnando l’inizio ufficiale della preparazione per il 15 maggio, giorno in cui Gubbio si trasforma in un teatro di emozioni, storia e fede.
I Capodieci sono più di semplici figure rappresentative: sono leader spirituali e organizzativi, simboli dell’unità e della passione che anima ogni ceraiolo. Essere eletti è un grande onore, ma anche una responsabilità enorme, che richiede dedizione, umiltà e un profondo amore per la propria comunità e le sue tradizioni.
Con l’elezione di domenica 12 gennaio, il percorso verso il 15 maggio entra nel vivo. I nuovi Capodieci inizieranno a lavorare fianco a fianco con le rispettive Famiglie dei Ceri, i Capitani e tutti gli altri protagonisti per garantire il successo di una festa che rappresenta il cuore pulsante di Gubbio.
L’attesa è grande, così come l’entusiasmo che già si respira tra i ceraioli. La Festa dei Ceri non è solo una celebrazione, ma un’espressione viva e vibrante dell’identità eugubina, un patrimonio immateriale che continua a ispirare e a unire generazioni di cittadini.
Domenica 12 gennaio sarà un giorno di grande emozione, il primo passo di un cammino che culminerà nella magia del 15 maggio.