12 Sep, 2025 - 22:10

“Ilaria vive nel nostro ricordo”: Terni apre la Festa dell’Alternativa con la fiaccolata per la giovane vittima di femminicidio

“Ilaria vive nel nostro ricordo”: Terni apre la Festa dell’Alternativa con la fiaccolata per la giovane vittima di femminicidio

La Passeggiata di Terni ha accolto migliaia di persone per l’apertura della Festa dell’Alternativa, che si è avviata con la fiaccolata in memoria di Ilaria Sula, la giovane ternana vittima di femminicidio cinque mesi fa. Un corteo silenzioso, partito insieme ad Amatori Podistica Terni e all’Associazione Myricae, ha attraversato le vie cittadine per approdare davanti al palco allestito da Alternativa Popolare, il partito del sindaco Stefano Bandecchi.

Il momento più intenso è stato quello della famiglia: madre e padre di Ilaria, accolti dall’abbraccio della folla, hanno ricevuto il calore di una comunità che non ha voluto dimenticare. Attorno a loro, istituzioni, sportivi, associazioni, tutti uniti in un unico coro: trasformare il dolore in memoria viva.

Targhe, gigantografie e la maglia rossoverde: i simboli del ricordo per una comunità che non dimentica

Il vicesindaco Riccardo Corridore ha consegnato ai genitori una targa con l’effigie di Ilaria a nome del Comune. Accanto a lui, Barbara Testa, deus ex machina dell’organizzazione della festa, ha donato una gigantografia della giovane, sottolineando: “È il nostro modo di dire che ci siamo, che vi siamo vicini, e che con voi lottiamo per una società che difende le donne”.

Sul palco anche lo sport, a ricordare che Terni non si riconosce solo nella tragedia, ma anche nella forza dei suoi simboli collettivi. L’Archery Team ha portato un omaggio speciale alla famiglia, mentre i giocatori della Ternana Calcio - il capitano Marco Capuano, insieme a Kerrigan e Loiacono - hanno consegnato la maglia del centenario con il nome di Ilaria stampato sul dorso. Un gesto che ha commosso l’intero pubblico, accompagnato da un lungo applauso.

Le parole di Viviana Altamura: “Sessanta femminicidi dall’inizio dell’anno, ma noi non ci rassegniamo”

Tra i momenti più toccanti, l’intervento dell’assessore al welfare Viviana Altamura, che ha dato voce alla rabbia e alla speranza della città: “Sono cinque mesi che Ilaria non c’è più e noi non ci rassegniamo. Non vi rassegnate voi, non deve rassegnarsi nessuno. Da inizio anno al 30 luglio ci sono stati sessanta femminicidi in Italia. Sessanta. Non possiamo considerarla una statistica, non possiamo far finta che sia normale”.

Con un tono che oscillava tra commozione e fermezza, Altamura ha aggiunto: “Il nome di Ilaria oggi si unisce a quello di troppe altre donne, ma da Terni vogliamo dire basta. Basta silenzi, basta complicità, basta giustificazioni. Questo dolore deve trasformarsi in impegno: per educare i nostri figli, per rispettare le nostre figlie, per costruire una società che non tolleri più violenza”.

Il pubblico si è stretto attorno a quelle parole con un lungo applauso, unendo la solennità del silenzio al fragore della partecipazione collettiva.

L’appello di Antonella Piemonti: “Dietro ogni numero c’è una vita, e quella vita stasera ha il volto di Ilaria”

La testimonianza più intensa è arrivata dalla voce di Antonella Piemonti, della Rete delle Donne di Terni. Parlava con il microfono in mano ma sembrava guardare soltanto i genitori di Ilaria: “Voi siete qui, coraggiosi, e ci ricordate che dietro ogni numero, dietro ogni titolo di giornale, c’è una vita spezzata. Oggi quella vita ha il volto di Ilaria. Non possiamo ridurre la vostra figlia a una statistica: era un sogno, era un futuro, era una voce che non potrà più raccontarsi”.

Poi, rivolgendosi alla città: “La violenza contro le donne non è destino. È il prodotto di una cultura che confonde amore e possesso, che educa al controllo e non alla libertà. Tocca a noi cambiare. Tocca a noi non tacere, perché il silenzio uccide quanto la violenza. Denunciare, ascoltare, intervenire: sono queste le armi che possono salvare una vita”.

Infine, la promessa: “So che nessuna parola potrà riempire il vuoto nel cuore di questi genitori. Ma vi promettiamo che Ilaria continuerà a vivere nelle nostre lotte, nelle nostre voci, in ogni donna che riusciremo a salvare. Perché il vero amore non uccide, il vero amore custodisce, il vero amore non muore mai”.

La folla, in piedi, ha accompagnato le sue parole con un applauso che sembrava non voler finire.

Una festa che unisce memoria, spettacolo e politica

La cerimonia è stata accompagnata anche da momenti spontanei: tamburini che hanno scandito il ritmo, il presentatore Gianluca Nasi che ha guidato le fasi della serata, la presenza di rappresentanti dello sport come il vicepresidente del Coni Fabio Moscatelli e il presidente regionale del Cip Marco Peciarolo.

Dopo i momenti di raccoglimento, la festa è proseguita con animazione, spettacoli e la premiazione del torneo inaugurale. Migliaia di persone hanno affollato la Passeggiata, dimostrando che la Festa dell’Alternativa è sì un evento politico, ma anche un contenitore di comunità, cultura e memoria.

Domani il via agli appuntamenti politici e ai dibattiti voluti da Alternativa Popolare. Ma la prima serata ha già segnato in profondità l’identità della festa: non un semplice programma di eventi, ma un atto di memoria collettiva.

Il nome di Ilaria Sula resterà inciso nella coscienza della città. La sua memoria, custodita dai genitori e dalla comunità ternana, è già diventata impegno civile e promessa di cambiamento.

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Federico Zacaglioni
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