22 Oct, 2025 - 11:45

Ferranti (Forza Italia): “C'è un disegno contro Terni di una certa politica, Stadio-Clinica era un progetto condiviso”

Ferranti (Forza Italia): “C'è un disegno contro Terni di una certa politica, Stadio-Clinica era un progetto condiviso”

Anni di attesa, una delibera impugnata all’ultimo giorno e un progetto considerato strategico per la città che torna di nuovo al punto di partenza. A intervenire è Francesco Ferrantivicepresidente della Provincia di Terni e capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, che non nasconde la delusione per una scelta giudicata “incomprensibile e penalizzante” per l’Umbria del sud.

Già, perché sul nuovo Stadio-Clinica di Terni, la Regione Umbria ha deciso di impugnare l’atto approvato dal Comune, riaccendendo una tensione politica che travalica le sigle di partito e investe direttamente i rapporti tra Palazzo Donini e la città dell’acciaio.

“Sono rammaricato di questa decisione della Regione”, esordisce Ferranti. “L’impugnazione della determina con la quale il Comune di Terni autorizzava la partenza del progetto Stadio-Clinica è un atto che danneggia la città e i suoi cittadini. Non si può dire di no a un’iniziativa che crea sviluppo, posti di lavoro e servizi sanitari più efficienti.”

Ferranti: “Una sanità privata che collabora con quella pubblica è un’opportunità, non un rischio”

"La situazione è surreale - continua il forzista ternano -: un ente pubblico come la Regione che impugna al TAR un atto di un altro ente pubblico, come di norma fanno i privati a tutela di interessi privati. Mi pare chiaro il risultato dell'equazione, purtroppo: il centrosinistra umbro non vuole che il capoluogo Terni sia dotato di una clinica privata, utile a tutta la sanità regionale, e di un nuovo e moderno stadio".

Il vicepresidente della Provincia non parla solo da amministratore, ma da uomo del territorio. “Da sempre sostengo che a Terni avere un nuovo stadio e una clinica privata accreditata sia un’opportunità utile al territorio. Se la struttura rispetta le norme e risponde ai requisiti richiesti dal sistema sanitario pubblico, non c’è nulla di cui diffidare”, aggiunge.

Secondo Ferranti, la collaborazione tra sanità pubblica e privata rappresenta una leva di efficienza: Abbattere le liste d’attesa significa curare le persone in tempi più rapidi, e in molti casi salvare vite. La concorrenza virtuosa tra pubblico e privato migliora il servizio per i cittadini”.

La parte infrastrutturale, poi, sarebbe la naturale prosecuzione della riqualificazione dell’ex Foro Boario, un’area già trasformata negli ultimi anni con la costruzione delle piscine comunali, del Palaeventi e di diverse attività commerciali. “Manca solo lo stadio per completare un biglietto da visita di alto livello per la città”, osserva Ferranti, poche città delle dimensioni di Terni possono vantare un ingresso così moderno e riqualificato.”

“Un progetto votato da tutto il Consiglio, e ora la Regione lo blocca”

Ferranti ricorda come l’idea dello Stadio-Clinica sia nata da un’ampia convergenza politica.

“Nel 2021, da presidente del Consiglio comunale, portai in quindici giorni la delibera di interesse pubblico in aula. Fu votata con larghissima maggioranza: 29 voti favorevoli su 32, con solo tre astensioni. Anche il Partito Democratico votò a favore. Quella convergenza rappresentava un segnale politico importante: l’intero arco istituzionale riconosceva il valore del progetto”, spiega.

Ed è proprio su questo punto che si concentra la critica più dura del vicepresidente: “Oggi la Regione impugna un atto legittimo e condiviso da tutte le forze politiche, persino da chi in passato era all’opposizione. È un segnale che qualcosa non funziona. Si lavora per un anno e poi, all’ultimo giorno utile, si blocca tutto. È una modalità che ricorda l’Agenzia delle Entrate quando notifica un pignoramento a scadenza: tecnicamente legittimo, ma politicamente devastante".

Ferranti va oltre la polemica amministrativa e allarga il discorso al tema dello sviluppo territoriale. “Mi pare evidente che esista una linea politica che, anche in modo palese, contrasta gli interessi di Terni e dell’Umbria del sud. Sul nuovo ospedale di Terni si è perso un anno senza scegliere un’area e senza portare avanti il project financing. Sulla teleconduzione, la Regione non utilizza gli strumenti che ha, come i canoni idrici, per difendere il territorio contro la chiusura decisa da Enel. È una tendenza che va invertita.”

“Serve coerenza tra Comune e Regione: non si può bloccare ciò che si è condiviso”

Alla domanda su come dovrebbe reagire la coalizione di centrodestra, Ferranti risponde senza esitazioni.

Il centrodestra deve avere il coraggio di rivendicare la coerenza delle proprie scelteStadio-Clinica è stato dichiarato di interesse pubblico da un’amministrazione comunale di centrodestra, votato con ampio consenso e sostenuto dal territorio. È dovere delle forze politiche difendere un progetto utile alla città, anche di fronte a contraddizioni evidenti provenienti dalla stessa area politica.”

In conclusione, Ferranti lancia un appello diretto a Palazzo Donini: “La Regione dovrebbe sostenere i progetti che nascono nei territori, non ostacolarli. Terni ha bisogno di infrastrutture, lavoro e prospettive. Bloccare un’iniziativa di questa portata significa fermare la crescita di un’intera area dell’Umbria". 

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Federico Zacaglioni
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