Sfiorata la tragedia nel pomeriggio di domenica 28 dicembre, a Ferentillo, in provincia di Terni. Un climber è rimasto vittima di un infortunio durante un'arrampicata. Il trasporto al "Santa Maria" di Terni è avvenuto attraverso l'elisoccorso.
Stavolta si è evitata la tragedia ma la paura è stata tanta nel pomeriggio di ieri alla falesia di Ferentillo, in provincia di Terni, dove un climber è rimasto seriamente infortunato dopo una caduta di circa tre metri mentre stava scalando nel settore del Gabbio. Vista la zona impervia, in cui è precipitato l'uomo, è stato necessario l'intervento dell'elisoccorso.
Le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria (SASU), un’autoambulanza del 118 e l’elisoccorso Nibbio 01, hanno raggiunto il luogo dell’incidente, prestando soccorso all'uomo che ha riscontrato un possibile trauma cranico.
Il climber è stato recuperato mediante verricello e trasportato in elisoccorso all’ospedale di Terni per le cure del caso. Le sue condizioni sono al momento al vaglio dei sanitari.
L'elisoccorso, da qualche mese anche notturno, anche in questo caso è statto fondamentale. La base operativa di "Nibbio 01" si trova presso l’aeroporto di Foligno, da dove il mezzo decolla in pochi minuti per raggiungere anche i luoghi più remoti del territorio.
“Nibbio 01” è in grado di volare anche in condizioni complesse, operando interventi sanitari, tecnici e di recupero in ambienti ostili o difficilmente raggiungibili da terra.
Il servizio è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con un’equipe composta da pilota, copilota, medico e infermiere specializzati nel soccorso in ambienti impervi. Questo assetto operativo garantisce prontezza, rapidità e competenza.
Il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria (SASU) è l’ente che coordina e realizza le operazioni di ricerca e soccorso in ambiente montano, ipogeo e in tutte le zone impervie della regione.
Composto da volontari altamente specializzati, il SASU fa parte del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e rappresenta un punto di riferimento insostituibile per la sicurezza del territorio umbro.
I tecnici del SASU non sono semplici volontari: ciascuno di loro segue un percorso formativo lungo e rigoroso, che prevede addestramenti su arrampicata, utilizzo di corde, tecniche di recupero, primo soccorso e gestione di scenari complessi.
La preparazione è aggiornata di continuo, poiché gli scenari operativi cambiano e richiedono competenze sempre più specifiche.