Un cittadino belga di 52 anni, condannato in via definitiva nel Regno Unito a 13 anni di carcere per gravi reati sessuali su minori, è stato arrestato nei giorni scorsi dai Carabinieri della Stazione di Ferentillo, in provincia di Terni.
Un cittadino belga di 52 anni, condannato in via definitiva nel Regno Unito a 13 anni di reclusione per gravi reati sessuali su minori, commessi in Inghilterra negli anni tra il 2002 ed il 2006, è stato arrestato nei giorni scorsi dai Carabinieri della Stazione di Ferentillo (TR) in esecuzione di un mandato di cattura emesso dalle autorità britanniche, al termine di un’attività di cooperazione internazionale di polizia.
L’operazione, infatti, è scattata dopo una segnalazione trasmessa da Interpol Manchester (Regno Unito) alla Divisione Interpol di Roma, all’interno del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP). Gli investigatori italiani hanno avviato una complessa attività d’intelligence, fino a restringere il cerchio alla provincia di Terni.
Dopo essere stato latitante per quasi due decenni, il 52enne di origini belghe è stato ritrovato. un piccolo centro della Valnerina. La sua localizzazione non è stata opera semplice: attraverso l'incrocio di dati e indizi provenienti dalle autorità britanniche, lo SCIP è riuscito a restringere l’area di interesse alla provincia di Terni, individuando nel Comune di Ferentillo il probabile luogo di dimora.
Ecco, quindi, che nella serata di venerdì i Carabinieri della Stazione di Ferentillo hanno rintracciato il ricercato presso una struttura ricettiva della zona. Una volta aver verificato la sua reale identità, i militari lo hanno tratto in arresto ed associato presso il carcere di Terni. La sua posizione è ora al vaglio della Corte d’Appello di Perugia, competente a decidere sulla richiesta di estradizione avanzata dal Regno Unito.
L’uomo resta detenuto a Terni in attesa dell’esito del procedimento. La procedura seguirà l’iter previsto dagli accordi internazionali, e la magistratura italiana dovrà valutare i requisiti giuridici per la consegna.
L’arresto di Ferentillo si inserisce in un quadro più ampio di intensificazione dell’attività delle forze dell’ordine contro i latitanti, sia in Italia che all’estero. Meno di un mese fa, la Squadra Mobile perugina, in collaborazione con l’Ufficio SDI della Procura Generale e le autorità spagnole, aveva localizzato e arrestato un uomo di 38 anni a Tenerife. Il soggetto era latitante dal gennaio 2024 e aveva costruito, secondo gli inquirenti, una fitta rete di spaccio di cocaina tra il 2016 e il 2018 in diversi comuni umbri, tra cui Todi, Deruta e Collazzone.
La droga, venduta a 70 euro a dose, veniva smerciata soprattutto nei parcheggi dei supermercati, per ridurre i rischi di essere scoperti. Una modalità operativa ben studiata, gestita insieme a un complice albanese. Dopo la fuga dall’Italia, il 38enne aveva trovato rifugio tra Albania, Spagna e Regno Unito, fino alla definitiva individuazione alle Canarie. Ora si trova in custodia in Spagna in attesa dell’estradizione in Italia, dove sconterà una condanna a sei anni e quattro mesi di carcere.
Negli stessi giorni, un altro latitante, questa volta un 40enne di origine nigeriana, è stato intercettato e arrestato nel centro storico di Foligno. Dopo aver tentato la fuga a piedi, è stato bloccato dagli agenti. Anche in questo caso, la giustizia italiana è riuscita a ricondurre in carcere un soggetto che aveva tentato di sottrarsi alla pena: per lui, quattro anni e otto mesi da scontare. Questi arresti dimostrano che la latitanza, oggi, non è più una garanzia di impunità.