07 Oct, 2025 - 11:30

Fantoccio di Bandecchi a Palazzo Spada, sentite dagli inquirenti le due giovani autrici del gesto

Fantoccio di Bandecchi a Palazzo Spada, sentite dagli inquirenti le due giovani autrici del gesto

Hanno parlato di un gesto goliardico le due giovani ragazze che nella serata di sabato 4 ottobre hanno appeso un manichino con il volto del sindaco Stefano Bandecchi a testa in giù davanti a Palazzo Spada a Terni. Identificate nel giro di un giorno e mezzo, le giovani sono state ascoltate dagli ivestigatori della Digos, coordinati dal pm Raffaele Pesiri, che stanno provando a far luce sulle reali motivazioni che le hanno spinte a commettere un gesto grave che avrà conseguenze legali.

Giovanissime e molto amiche

Come riporta l'edizione odierna de Il Messaggero, le due hanno 15 e 20 e sono amiche da tempo. Condividono passioni, in primis quella per i fumetti e si frequentano da anni, spesso a casa delle rispettive famiglie.

Non avrebbero preso parte alle manifestazioni dei giorni scorsi perché hanno riferito di non essere interessate alla politica e non risultano collegamenti con gruppi organizzati, partiti, associazioni o esponenti politici. Entrambe di buona famiglia, il padre della ragazza maggiorenne, appresa la notizia, già ieri ha inviato una lettera di scuse al sindaco. 

La ricostruzione

Il fantoccio sarebbe stato posizionato poco dopo le 22 quando davanti alla sede comunale c'era già un bel via vai di auto e persone che lo usano come punto di incontro. Una camicia bianca monouso riempita con della paglia, una foto con il volto del sindaco e quel cartello con la citazione di 'Rigurgito antifascista' dei 99 Posse. Una canzone del 1993, quando nessuna delle due autrici era ancora nata.

Le numerose telecamere di videosorveglianza presenti in zona che hanno ripreso tutta la scena. Dalle immagini acquisite dalla Digos si vedono, oltre alle ragazze, anche altre persone che passano e una coppia che non esita a scattarsi un selfie davanti al fantoccio. Le giovani si allontanono ma nel giro di una mezz'ora ci ripensano e tornano indietro. Ormai però c'è troppa gente e farsi vedere armeggiare intorno a quel manichino, ora fa paura. Per cui se ne vanno e il fantoccio resta lì, appeso. 

A lanciare l'allarme sono stati due assessori del Comune che hanno avvertito le forze dell'ordine. Il manichino è stato tirato giù e posto sotto sequestro. Immediatamente sono partite le indagini della Digos.

La reazione del Sindaco Bandecchi: "Le ha convinte la politica della sinistra ternana"

Appresa la notizia sull'identificazione delle autrici, il sindaco Bandecchi ha risposto pubblicando un post dal proprio canale Instagram. Il primo cittadino non ha avuto dubbi: "Queste due povere ragazze sono state solo le manovali di questa azione, convinte dalla politica di sinistra ternana, di tutta la provincia ternana, con tanto di sindaci che hanno sfilato sotto il cartello 'Bandecchi legge meglio a testa in giù'".

Quel cartello che era apparso durante la manifestazione di sabato mattina organizzata dalle forze politiche di sinistra che hanno portato un migliaio di persone in piazza per chiedere le dimissioni del sindaco. "Ora avete rovinato queste ragazze, bravi co****ni di sinistra che fate politica a livelli alti" ha concluso Bandecchi "questa è la schifezza massima della sinistra".

Fratelli d'Italia: "Mai aderito alla manifestazione"

Il sindaco ha puntato il dito anche contro Fratelli d'Italia accusandoli di aver appoggiato la manifestazione di sabato. "Bandecchi non ha perso l'occasione per buttare la palla fuori campo" scrivono in una nota i meloniani ternani. La replica precisa che il loro partito non "ha mai aderito alla manifestazione promossa dalla sinistra ternana" definita un'iniziativa politica che non è riuscita a coinvolgere trasversalmente la città senza andare oltre l'appartenenza politica. Da Fratelli d'Italia spiegano che pur condividendone i presupposti, auspicavano "una manifestazione aperta a tutti i cittadini e non solo ad alcune sigle di partito".

AUTORE
foto autore
Sara Costanzi
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE