04 Dec, 2025 - 12:30

Fano–Gubbio, i sindaci fanno fronte comune: avviato il percorso per rilanciare la viabilità strategica tra Umbria e Marche

Fano–Gubbio, i sindaci fanno fronte comune: avviato il percorso per rilanciare la viabilità strategica tra Umbria e Marche

Gubbio torna al centro del dibattito sulle grandi infrastrutture grazie all’incontro dedicato al collegamento viario FanoGubbio, fortemente voluto dal sindaco Vittorio Fiorucci e ospitato nella mattinata di ieri 3 dicembre in Sala Consiliare. Un appuntamento che ha visto una partecipazione ampia e trasversale di amministratori umbri e marchigiani, uniti dalla consapevolezza che la questione della viabilità rappresenti oggi uno dei nodi fondamentali per il futuro delle aree interne dell’Appennino.

Un tavolo interregionale per una questione storica

Al tavolo erano presenti sindaci, amministratori locali e rappresentanti delle Province, in un confronto che ha superato i confini amministrativi per assumere una dimensione autenticamente interregionale. Accanto al sindaco di Gubbio Fiorucci, hanno partecipato i primi cittadini di Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico, Cantiano, Cagli, Fano, Fossombrone, Fratte Rosa, Colli al Metauro e Scheggia e Pascelupo, oltre al presidente della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti e al consigliere comunale di Acqualagna Luciano Manganelli.

Una presenza definita “qualificata e rappresentativa” da più voci, che ha dato il segno tangibile di quanto il tema del collegamento Fano–Gubbio venga ormai percepito come una priorità condivisa per lo sviluppo economico, sociale e turistico di un’area vasta.

Fiorucci: “Serve una visione comune per uscire dall’isolamento”

Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Gubbio Vittorio Fiorucci, che ha posto l’accento sulla condizione di fragilità infrastrutturale delle aree interne attraversate dalla direttrice.

“Siamo territori che soffrono di marginalità, spopolamento e carenza di servizi – ha sottolineato –. Solo lavorando insieme, superando i confini amministrativi e parlando con una voce unica alle istituzioni sovraordinate, possiamo invertire questa tendenza”.

Fiorucci ha ribadito come il collegamento Fano–Roma rappresenti un asse strategico non solo per la mobilità, ma anche per la sicurezza stradale, il turismo e l’accesso ai servizi essenziali. Da qui la necessità di coinvolgere Regioni, Province, ANAS e Governo nazionale per costruire una progettualità solida e sostenibile.

Flaminia e Contessa come dorsale del futuro

Nel dibattito è emersa con forza l’idea di valorizzare in modo integrato la via Flaminia e la strada della Contessa, considerate come un unico sistema infrastrutturale capace di sostenere gli sviluppi futuri. L’obiettivo è trasformarle in un asse moderno, sicuro e funzionale, adeguato alle esigenze di un territorio che non può più permettersi collegamenti deboli e frammentati.

Si è parlato anche della possibilità di innestare su questo sistema ulteriori progetti di carattere regionale e di intercettare risorse legate alla programmazione europea e agli investimenti promossi da enti come la Fondazione Perugia.

Presciutti: viabilità e Zona Economica Speciale

Il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di collegare la questione della viabilità alle prospettive della Zona Economica Speciale (ZES).

“Senza infrastrutture adeguate – ha evidenziato – ogni strategia di sviluppo rischia di restare sulla carta. La viabilità è la condizione essenziale per rendere attrattivi i territori per le imprese e per il lavoro”.

Un passaggio che ha trovato ampia condivisione tra i sindaci presenti, consapevoli che infrastrutture e sviluppo economico viaggiano di pari passo.

Le proposte: dalla fattibilità al cantiere

Dal confronto sono arrivate anche proposte operative. Il sindaco di Fano Luca Serfilippi ha suggerito di procedere con l’assegnazione di un incarico di progettazione per verificare la fattibilità tecnica di un nuovo progetto complessivo sulla direttrice.

Il sindaco di Fossato di Vico Lorenzo Polidori ha invece portato sul tavolo le criticità specifiche della sua area, sottolineando come l’attuale assetto della viabilità accentui le carenze nei collegamenti pubblici e nei servizi essenziali.

Da Sigillo, il sindaco Giampiero Fugnanesi ha rilanciato il tema della mobilità sostenibile, mentre i rappresentanti dei Comuni marchigiani hanno espresso la piena disponibilità a partecipare a un tavolo permanente di lavoro, mettendo a disposizione conoscenze tecniche ed esigenze dei territori.

Verso una cabina di regia condivisa

Uno degli elementi più rilevanti emersi dall’incontro è la volontà di istituire una vera e propria cabina di regia interistituzionale, capace di coordinare le diverse istanze territoriali e tradurle in un progetto unitario.

Il sindaco Fiorucci, in chiusura, ha sottolineato l’importanza di partire dai progetti già esistenti, individuare priorità chiare e non trascurare la rete della viabilità secondaria, fondamentale per garantire collegamenti capillari tra i centri maggiori e le frazioni.

“Dobbiamo attivare un confronto strutturato con ANAS, con i Prefetti e con le istituzioni regionali – ha spiegato – per accompagnare questo percorso dal punto di vista tecnico e amministrativo. L’incontro di oggi non deve restare isolato, ma diventare l’inizio di un processo continuativo”.

Mobilità, sicurezza e accesso ai servizi

Tra i temi più sentiti è emersa anche la questione dell’accesso alle strutture sanitarie, spesso difficoltoso per i cittadini delle zone montane e interne. Una viabilità moderna e sicura è stata indicata come condizione imprescindibile per garantire il diritto alla salute, oltre che per favorire turismo e imprese.

Il collegamento Fano–Gubbio viene così sempre più percepito come una infrastruttura di sistema, capace di incidere sulla qualità della vita delle comunità locali e sulle prospettive future di sviluppo.

Un percorso che guarda a finanziamenti e cantieri

L’obiettivo dichiarato è arrivare, nei prossimi mesi, alla definizione di proposte concrete di finanziamento e a un piano di interventi realistico e condiviso. Un percorso che, dopo anni di discussioni frammentarie, sembra ora avviarsi verso una fase più operativa.

“Vogliamo trasformare il confronto in azione ha ribadito Fiorucci – perché solo così potremo restituire centralità a territori che da troppo tempo attendono risposte”.

L’incontro di Gubbio ha dunque segnato un passo importante verso una strategia unitaria per una delle direttrici più cruciali dell’Appennino centrale, aprendo una fase nuova nel dialogo tra Umbria e Marche nel segno della mobilità e dello sviluppo.

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Mario Farneti
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