21 Dec, 2025 - 12:05

Eolico a Gubbio, sviluppo e tutela del territorio: come conciliare ambiente, energia e comunità

Eolico a Gubbio, sviluppo e tutela del territorio: come conciliare ambiente, energia e comunità

Il tema dell’eolico torna con forza nel dibattito cittadino, ponendo una domanda fondamentale: come conciliare sviluppo energetico, rispetto del paesaggio e sostenibilità sociale? La città, riconosciuta per la sua straordinaria identità storica, ambientale e culturale, si trova oggi al centro di valutazioni delicate che coinvolgono territorio, economia e scelte strategiche per il futuro.

Un territorio prezioso da proteggere

Il territorio eugubino è parte integrante della dorsale appenninica umbro-marchigiana, un’area di grande pregio paesaggistico e naturalistico. In questo contesto si inseriscono le preoccupazioni espresse nel dibattito attuale: tutela del paesaggio, sicurezza idrogeologica, salvaguardia dell’ambiente e delle aree boschive.

Il tema riguarda in particolare i progetti di eolico industriale di media e grande taglia, che comportano infrastrutture accessorie come strade, cavidotti, sbancamenti e interventi potenzialmente invasivi sulle aree montane. La riflessione non riguarda soltanto l’impatto visivo, ma anche aspetti strutturali legati alla stabilità del territorio e alla conservazione degli ecosistemi.

Molti sottolineano l’importanza di preservare l’identità del paesaggio eugubino, che non è solo patrimonio naturale, ma anche fattore di attrattività culturale, turistica e sociale.

I progetti in campo e il quadro normativo

Nel dibattito vengono citati tre progetti principali:

  • il progetto “Gubbio Sud” da 36 megawatt con sistema di accumulo da 12 megawatt;

  • il progetto “Gubbio Nord” da 64,8 megawatt con accumulo da 63 megawatt;

  • il progetto “La Contessa”, con 8 aerogeneratori per un totale di 48 megawatt e sistema di accumulo da 25 megawatt.

Si tratta di impianti di grande dimensione, con forte impatto sul territorio e potenziali ricadute urbanistiche, ambientali e infrastrutturali.

Nel 2024 è stato inoltre approvato un regolamento comunale che disciplina in modo rigoroso la localizzazione e la compatibilità ambientale degli impianti da fonti rinnovabili, cercando di dare un quadro normativo chiaro e coerente.

Paesaggio, comunità e trasparenza: il nodo della partecipazione

Un altro elemento centrale riguarda il coinvolgimento della popolazione. Le osservazioni espresse nel dibattito pubblico evidenziano la necessità di informazione completa e trasparente, affinché i cittadini possano conoscere nel dettaglio caratteristiche, localizzazioni, impatti e benefici degli eventuali progetti.

L’idea è quella di favorire un percorso partecipativo che chiami in causa associazioni, comitati, realtà economiche e sociali, comunità locali, affinché ogni decisione nasca dal confronto e da una piena consapevolezza collettiva.

In questa prospettiva diventa essenziale la chiarezza: “Garantire trasparenza significa rendere pubblici documenti, studi, aree coinvolte e possibili conseguenze, affinché la cittadinanza possa valutare in modo informato”.

Energie rinnovabili sì, ma con equilibrio

Nel dibattito emerge anche un’altra linea di riflessione: la necessità di puntare comunque sulle energie rinnovabili, ma privilegiando soluzioni considerate meno impattanti e più integrate nel contesto urbano ed economico.

Tra le proposte considerate più sostenibili vengono indicati:

  • fotovoltaico su edifici e aree già urbanizzate;

  • sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili;

  • micro-eolico non invasivo;

  • programmi di efficientamento energetico e riduzione dei consumi.

Si tratta di modelli che cercano di conciliare la transizione energetica con il rispetto delle peculiarità territoriali, guardando a un percorso di sostenibilità che sia compatibile con la storia e la geografia del territorio eugubino.

Una sfida che riguarda il futuro di Gubbio

La questione dell’eolico non è soltanto tecnica o amministrativa: è una riflessione più ampia sul futuro della città, sulle scelte energetiche, sulla tutela del patrimonio ambientale e sulla capacità di programmare uno sviluppo equilibrato.

In questo senso, l’obiettivo condiviso è quello di proteggere Gubbio e il suo paesaggio senza rinunciare alla modernità e all’innovazione. La sfida sarà individuare una linea che garantisca responsabilità ambientale, sicurezza del territorio, sostenibilità economica e coesione sociale.

La discussione è aperta, ma ciò che emerge con chiarezza è la volontà di affrontare il tema con serietà, partecipazione e senso della comunità. Perché l’energia del futuro non è soltanto quella che si produce, ma anche quella che nasce da una città capace di decidere insieme il proprio destino.

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Mario Farneti
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