03 Jul, 2025 - 16:51

Addio a Enzo Barbato, l’ingegnere che ha progettato la Terni di oggi

Addio a Enzo Barbato, l’ingegnere che ha progettato la Terni di oggi

Si è spento la sera del 2 luglio 2025 a 82 anni Enzo Barbato, noto a tutti come “lingegnere capo” del Comune di Terni. Figura storica per la città, ha guidato l’Ufficio Tecnico per decenni, firmando opere che ne hanno disegnato il volto moderno. Padre di famiglia e nonno affettuoso, lascia un’eredità professionale e umana profonda. 

Barbato si è laureato in Ingegneria presso l’Università degli Studi dell’Aquila nei primi anni ’60, secondo il suo profilo LinkedInIntorno al 1970 ha iniziato a lavorare presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Terni, dove ha fatto carriera fino a diventare Ingegnere Capo, supervisionando urbanistica, infrastrutture e importanti progetti cittadini.

È deceduto l’ingegnere capo: ecco chi era Enzo Barbato

Laureato in ingegneria, Barbato ha dedicato l’intera carriera al Comune di Terni, iniziando come progettista e salendo fino a diventare Ingegnere Capo, ruolo dal quale supervisionava urbanistica, infrastrutture e cantieri strategici. Sempre presente, anche negli ultimi mesi, ha continuato a seguire personalmente i principali progetti cittadini.

I cantieri firmati Barbato: dal centro città al palasport

Barbato ha diretto numerose opere pubbliche di rilievo:

  • Corso del Popolo: intervento di riqualificazione urbana, dove ha svolto il ruolo di direttore dei lavori.

  • PalaTerni: l’impianto sportivo aperto nel 2023 e in grado di ospitare oltre 4.000 spettatori, è considerato fra le sue realizzazioni più emblematiche.

Grazie alla sua guida, il palasport è entrato nel circuito degli eventi nazionali, contribuendo a rinvigorire la capacità attrattiva della città.

Ingegneria al servizio del territorio: una carriera lunga e d’impatto

Nel corso degli anni Barbato si è distinto non solo per competenza tecnica, ma per la capacità di risolvere problemi complessi con visione prospettica, come ricorda Umbria7. Alle collaborazioni istituzionali ha affiancato un approccio metodico e innovativo, ottenendo riconoscimenti dall’Ordine degli Ingegneri locale e da associazioni professionali regionali. La sua esperienza ha spaziato dalla gestione delle opere civili all’organizzazione logistica nei cantieri, trasmettendo ai colleghi un imprinting di rigore e passione.

Reazioni a Terni: il cordoglio unanime per l’ingegnere capo

La notizia della sua scomparsa ha suscitato profondo cordoglio tra colleghi e amministratori locali. Umbria7 rivolge “le condoglianze alla famiglia” e ricorda l’impegno instancabile di Barbato. Anche su social network e chat di ceti tecnici si diffondono messaggi di stima: “ha dedicato la vita a Terni”, si legge in uno scambio tra professionisti. Anche diverse sezioni del Comune hanno voluto rendere omaggio alle qualità di “uomo dalle doti organizzative e morali”.

Funerali dell’ingegnere capo: info per partecipare

L’ultimo saluto a Enzo Barbato è fissato per venerdì 4 luglio alle ore 10, nella chiesa di Santa Maria del Monumento, conosciuta come “chiesa del Cimitero di Terni”. Il rito funebre sarà aperto alla cittadinanza, che potrà esprimere presenza e partecipazione, in segno di riconoscenza verso un professionista che, per oltre quarant’anni, ha lavorato per la collettività.

L’eredità lasciata da Barbato: cosa resta alla città

L’impronta lasciata da Barbato a Terni si coglie nelle infrastrutture realizzate e nel metodo di approccio alle sfide urbane. Il palasport, simbolo del suo impegno, rimane un punto di riferimento per eventi, sport agonistico e aggregazione sociale. Analogamente, la riqualificazione del centro urbano testimonia l’attenzione alle esigenze della comunità. Professionisti che hanno lavorato con lui ricordano un uomo capace di coniugare competenza tecnica, equilibrio umano e dedizione al bene pubblico.

Il palasport e la riqualificazione urbana restano simboli tangibili della sua opera. Ma il vero lascito è il metodo di lavoro: una combinazione di competenza tecnica, visione prospettica e costante servizio al bene pubblico. Barbato ha dimostrato che un ingegnere può essere al tempo stesso un visionario, un gestore e un punto di riferimento civile per la città che ha servito.

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Francesca Secci
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