25 Jul, 2025 - 14:15

In Umbria l'elisoccorso garantisce anche i voli notturni. 650 gli interventi effettuati da marzo 2024

In Umbria l'elisoccorso garantisce anche i voli notturni. 650 gli interventi effettuati da marzo 2024

In più occasioni, da queste stesse pagine, abbiamo dato notizia dei numerosi interventi dell'elisoccorso che si è rivelato essenziale per salvare vite, riuscendo ad arrivare tempestivamente per prestare assistenza sanitaria nei casi più delicati e complessi.

La buona notizia è che ora l'elisoccorso Nibbio raddoppia. Il servizio, attivato a marzo 2024, è diventato ufficialmente operativo anche di notte coprendo così h24 eventuali urgenze. "Un importante passo avanti nella copertura sanitaria regionale e un elemento strategico fondamentale per la tutela della salute pubblica" commentanto dalla Direzione dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

L'Umbria, un territorio che ha necessità dell'elisoccorso

Da quando il servizio è diventato operativo gli interventi sono stati circa 650. Un numero che dimostra quanto effettivamente sia necessario e con il volo notturno, gli interventi aumenteranno. L'Umbria si caratterizza per la presenza di numerose aree montane - spesso battute da chi fa trekking o dai cacciatori - che risultano difficilmente raggiungibili con i mezzi tradizionali. In questi casi l'elisoccorso si rivela cruciale, soprattutto nelle ore notturne.

Per riuscire a raggiungere anche le zone più impervie, il Nibbio è dotato di "di un potente faro sul pattino anteriore per garantire operazioni sicure nelle ore notturne, mentre piloti e tecnici aeronautici saranno dotati di visori notturni NVG".

A Terni operativa la piazzola di Maratta

Dal nosocomio perugino, nei mesi scorsi, hanno completato i vari passaggi per poter garantire gli interventi h24. "La piazzola di atterraggio dell’ospedale di Perugia è stata approvata da ENAC per l’utilizzo notturno, assieme all’elisuperficie della base HEMS dell’aeroporto di Foligno" specificano.

Per quanto riguarda l'ospedale di Terni, anche qui sono stati ultimati i lavori per la piazzola di atterraggio e si è in attesa del via libera ufficiale. Nel frattempo verrà utilizzata la piazzola presente presso l'Aviosuperficie di Maratta, che ha già ricevuto l'autorizzazione al volo notturno.

L'elisoccorso è in grado di atterrare in ogni luogo

Oltre agli interventi h24, il Nibbio ha tagliato anche un altro traguardo. Si tratta infatti di uno dei pochi servizi presenti nel centro Italia che è in grado di atterrare di notte praticamente su qualsiasi superficie. Questo perché, sua "caratteristica distintiva" è quella di non avere necessità di supporto delle squadre da terra.

A ciò si affianca la formazione che l'équipe sanitaria, piloti e tecnici hanno completato proprio in merito alle operazioni notturne. Uno specifico percorso è stato seguito anche dai sanitari del 118 "per gestire efficacemente tutto il processo di trasporto in emergenza, dall'attivazione iniziale fino alla presa in carico presso i Pronto Soccorsi ospedalieri regionali".

Un traguardo importante per la sanità dell'Umbria

Il volo notturno dell'elisoccorso "rappresenta un traguardo fondamentale per la sanità umbra e un servizio essenziale per garantire un'assistenza in emergenza H24 alle persone - ha dichiarato Emanuele Ciotti, commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia rimarcando il grande lavoro di squadra che ha reso possibile l'attivazione -. La forza di questo team è il valore aggiunto che ci permette di offrire un servizio di elisoccorso all'avanguardia, garantendo ai cittadini umbri la massima sicurezza e professionalità in ogni intervento, sia diurno che notturno".

Una "tessera molto importante per l'intero sistema regionale" ha commentato il direttore del 118 - emergenza sanitaria dell'Umbria Francesco Borgognoni. "Procederemo per fasi - ha detto ancora Borgognoni - e alla fine saremo in grado di atterrare in qualunque zona, anche non illuminata grazie ai visori notturni in dotazione ai piloti e al potentissimo faro del quale dispone l'elicottero".

Il direttore del 118 si è infine soffermato sulla necessità di proseguire nella "formazione di altissimo livello fatta per gli operatori che deve continuare per quelli della sala operativa e per il personale a terra perché il meccanismo funzioni in tutte le sue componenti".

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Sara Costanzi
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