Si è concluso alle ore 15 di oggi, lunedì 26 maggio 2025, il secondo e ultimo giorno delle elezioni amministrative nei Comuni umbri di Assisi, Amelia e Monte Santa Maria Tiberina. Due giorni di voto, dalle 7 alle 23 di domenica 25 e dalle 7 alle 15 di oggi, che hanno visto cittadini e cittadine partecipare alla scelta del nuovo sindaco e dei consigli comunali. Tre sfide che, per ragioni diverse, assumono un rilievo che va oltre il dato locale.
Ad Assisi, città simbolo non solo per l’Umbria ma per l’intero Paese, si è consumato un duello che ha il sapore della resa dei conti. Dopo quasi dieci anni di amministrazione progressista sotto la guida di Stefania Proietti – oggi presidente della Regione, il centrosinistra cerca continuità con Valter Stoppini, attuale vicesindaco e reggente dopo l’elezione di Proietti. La sua candidatura è sostenuta da una coalizione larga: Partito Democratico, Progressisti per Assisi, Assisi Civica, Assisi Domani e una lista personale, con un programma basato su sostenibilità, cultura e coesione territoriale.
Il centrodestra tenta il ritorno al potere con Eolo Cicogna. A sostenerlo ci sono Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, la civica Assisi al Centro e una lista personale. Il programma di Cicogna punta sul rilancio turistico, la valorizzazione delle frazioni, un rafforzamento dei servizi pubblici e una nuova visione economica legata all’impresa e all’attrattività internazionale della città.
In una città che da sempre è osservata speciale per la sua valenza culturale e spirituale, il risultato sarà un termometro politico della tenuta delle coalizioni dopo l’avvicendamento al vertice della Regione.
A rendere ancora più delicato il voto di Amelia è stato l’anticipo della tornata elettorale: si è votato, infatti, prima della naturale scadenza del mandato, a causa delle dimissioni della sindaca Laura Pernazza, eletta consigliera regionale nelle fila del centrodestra. A contendersi il ruolo di primo cittadino sono Avio Proietti Scorsoni, vicesindaco facente funzione sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e Umbria Civica, e Pompeo Petraraca, consigliere comunale e candidato per la coalizione progressista “Amelia-Un Patto Avanti”.
Piccolo solo nei numeri (poco più di mille abitanti), Monte Santa Maria Tiberina si è trasformato negli ultimi anni in un interessante laboratorio politico. Dopo l’elezione in Regione della sindaca Letizia Michelini, anche qui si è tornati alle urne in anticipo, e la sfida è diventata a tre.
Il centrosinistra, con la lista “Impegno Comune”, candida Rinaldo Mancini, figura di spicco dell’associazionismo locale, deciso a portare avanti le opere dell’amministrazione uscente. Il centrodestra rilancia Francesco Algeri Rignanese con la lista “Uniti per Cambiare”, puntando sul rafforzamento dei servizi, sulla fiscalità di vantaggio e sul dialogo istituzionale.
Ma a rompere la dinamica bipolare ci ha pensato la giovane Giorgia Gorini, candidata della lista “Umbria Autonoma”. Gorini ha portato nel dibattito temi nuovi: maggiore autonomia per i piccoli Comuni, transizione ecologica e servizi digitali per le aree marginali. In un contesto di scarsa densità abitativa ma forte identità territoriale, il risultato sarà indicativo anche per le prospettive delle civiche regionali in vista delle prossime elezioni politiche.
Le urne si sono chiuse alle ore 15 di lunedì 26 maggio. Secondo i dati rilasciati, ad Assisi si è registrata un'affluenza definitiva del 65,67%%. A Monte Santa Maria Tiberina, dove il corpo elettorale è ridotto, ha votato il 69,64% degli aventi diritto. Per quanto riguarda Amelia, l’affluenza si è attestata al 66,91%. Un dato complessivo che conferma l’interesse dei cittadini, pur con le fisiologiche flessioni legate al voto fuori stagione e al contesto politico in evoluzione.