Nel cuore dell’Umbria, dove la storia si intreccia con la spiritualità e ogni angolo racconta secoli di cultura, Assisi si prepara a rinnovare il proprio assetto amministrativo. Il prossimo 25 e 26 maggio, i cittadini saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale, in un passaggio decisivo che orienterà il destino politico della città per il prossimo quinquennio. Una sfida elettorale a due, all’ombra della Basilica, tra progetti di continuità e proposte di cambiamento. Ma soprattutto, tra visioni differenti sul futuro urbano, culturale e sociale di una delle realtà più emblematiche e simboliche del panorama italiano.
Con i suoi oltre 25.000 abitanti, Assisi rientra nei comuni in cui si applica il sistema elettorale con doppio turno: se nessun candidato raggiungerà la maggioranza assoluta al primo turno, il ballottaggio si terrà l’8 e 9 giugno. I seggi saranno aperti domenica 25 maggio dalle 7:00 alle 23:00 e lunedì 26 maggio dalle 7:00 alle 15:00. Per votare è necessario presentarsi con un documento d’identità valido e la tessera elettorale. In caso di smarrimento o deterioramento di quest'ultima, è possibile ottenere un duplicato presso l’ufficio elettorale anche nei giorni di voto.
Vicesindaco uscente ed erede designato della sindaca Stefania Proietti, Valter Stoppini si presenta come il volto della prosecuzione e del consolidamento di un progetto amministrativo avviato nel 2016. Sostenuto da una vasta coalizione di centrosinistra – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Assisi Civica, Assisi Domani, Socialisti, Verdi, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Azione e @Sinistra – Stoppini punta su un programma articolato che abbraccia sostenibilità ambientale, valorizzazione turistica e inclusione sociale.
Nel suo piano d’azione, un ruolo chiave lo riveste la rigenerazione urbana, con interventi mirati sulla vivibilità dei quartieri, la riqualificazione degli spazi pubblici e l’efficientamento energetico degli edifici. Ampio spazio è riservato anche alla cultura, considerata motore di coesione e attrattività.
A contendergli la guida del Comune è Eolo Cicogna, manager di lungo corso nel settore bancario e volto nuovo della coalizione di centrodestra. A sostenerlo ci sono Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e due liste civiche: “Eolo Cicogna Sindaco” e “Assisi al Centro”. Cicogna propone una visione alternativa fondata su rigore amministrativo, rilancio economico e sicurezza urbana. Il suo programma pone l’accento su snellimento burocratico, sostegno alle piccole e medie imprese locali, interventi sulla mobilità e manutenzione del patrimonio viario. Centrale è anche la tutela del centro storico, con l’obiettivo di restituirgli decoro e vitalità.
Due candidati, due percorsi, due idee di città. Da una parte, la linea del centrosinistra che guarda alla prosecuzione di un’azione amministrativa già rodata; dall’altra, una proposta di rinnovamento che promette di rompere gli schemi del recente passato. In questa sfida non c’è solo in gioco la guida del Comune, ma la direzione culturale e politica che Assisi intende assumere: una città che si nutre della propria storia, ma che guarda anche all’innovazione, al turismo sostenibile, alla partecipazione civica e alla capacità di stare al passo con i tempi.
Assisi è più di un simbolo: è un laboratorio politico e sociale, dove le decisioni amministrative incidono profondamente sulla qualità della vita, sull’accoglienza dei visitatori, sull’identità stessa del territorio. Per questo motivo, il voto di maggio si carica di significati che vanno oltre le urne. E se è vero che la città serafica si regge sul dialogo, mai come oggi quel dialogo passa anche dal confronto tra visioni politiche chiare, trasparenti, responsabili.
Il futuro di Assisi comincia adesso. E si scrive, come sempre, con una matita in mano.