È scontro aperto tra Mare Group ed Eles Semiconductor Equipment S.p.A., la società tecnologica con sede a Todi, in provincia di Perugia, attiva nel settore dell’elettronica industriale e specializzata nello sviluppo, produzione e vendita di prodotti e servizi per il testing di semiconduttori. La battaglia si consuma a colpi di comunicati ufficiali, manovre sul capitale e dichiarazioni contrapposte: Mare Group, società di ingegneria campana, ha superato la soglia del 20% del capitale sociale di Eles e ha lanciato un’Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio (OPAS) parziale, mirando a diventare il primo azionista dell’azienda umbra.
Il Consiglio di Amministrazione di Eles, insieme ai soci storici, ha bollato l’iniziativa come “ostile”. A presidiare la governance dell’azienda ci sono i membri della famiglia Zaffarami -Antonio Zaffarami e Francesca Zaffarami - affiancati dalla società di investimento francese NextStage, che detiene una quota significativa del capitale.
L’ascesa di Mare Group, guidata da Antonio Maria Zinno, è stata fulminea. In meno di tre settimane dall’annuncio iniziale, la società ha acquisito oltre il 20% delle azioni ordinarie di Eles, attestandosi al 20,17%. Da qui, il lancio formale dell’OPAS, con due opzioni di corrispettivo: 2,05985 euro più 0,05 azioni Mare Group per ciascuna azione Eles, oppure, a scelta dell’azionista, 2,25 euro interamente in contanti.
“Il superamento della soglia del 20% in così poco tempo parla da sé” ha dichiarato Zinno. “Il nostro obiettivo è imprimere una nuova traiettoria di crescita a Eles, valorizzando le sinergie industriali, tecnologiche e commerciali con Mare Group”.
Mare Group, con oltre 500 collaboratori e una forte presenza nei settori ferroviario, aerospaziale, automotive e difesa, punta a offrire competenze ingegneristiche e accesso ai mercati europei strategici, sfruttando il proprio sistema proprietario Innoida, già impiegato per l’analisi predittiva e il monitoraggio dei sistemi critici.
A stretto giro, è arrivata la replica del Consiglio di Amministrazione di Eles Semiconductor Equipment S.p.A., che ha definito l’iniziativa “un’operazione ostile”, stigmatizzando la modalità con cui Mare è entrata nel capitale e l’assenza di un dialogo preventivo con gli azionisti di riferimento.
I principali soci, Antonio e Francesca Zaffarami, espressione della continuità familiare dell’impresa, insieme al fondo franceseNextStage, hanno espresso forti riserve sulla legittimità strategica e industriale della manovra. Eles, fondata e cresciuta nel cuore dell’Umbria, rappresenta oggi una delle realtà più solide nel testing dei semiconduttori in Italia, con una forte identità locale e una riconosciuta specializzazione tecnica.
Dal canto suo, Mare Group ha risposto con fermezza: “Non vi è nulla di ostile in questa operazione. L’OPAS è volontaria, parziale e pienamente conforme alla normativa. Nessun intento di controllo, ma solo l’ambizione di contribuire allo sviluppo industriale”. Mare ha inoltre dichiarato di voler evitare in questa fase qualsiasi dialogo privato con il management di Eles “per prevenire asimmetrie informative e tutelare la trasparenza verso il mercato”.
La tensione va oltre l’ambito finanziario: Eles Semiconductor Equipment S.p.A. è uno dei presidi tecnologici più rilevanti dell’Umbria, e l’ingresso di un gruppo esterno nel capitale solleva preoccupazioni anche a livello territoriale. In un momento in cui l’autonomia tecnologica è al centro dell’agenda europea – basti pensare al Chips Act – il futuro della governance di Eles è una questione che riguarda anche istituzioni e filiere produttive locali.
Mare Group insiste sulla natura costruttiva dell’operazione: “Vogliamo promuovere l’integrazione di tecnologie avanzate, rafforzare l’accesso ai grandi programmi europei e accelerare la creazione di un polo ingegneristico nazionale a guida italiana”.
Ma i soci storici restano guardinghi. E se l’OPAS otterrà le adesioni previste, sarà difficile evitare un confronto diretto. Per Eles e per il suo territorio, la sfida appena iniziata va ben oltre i numeri di bilancio: riguarda la tenuta e l’indipendenza di un’eccellenza tecnologica nata e cresciuta nel cuore verde d’Italia.