Tra carte, ricorsi e interpretazioni, il progetto Stadio-Clinica di Terni è tornato al centro del dibattito pubblico. Per fare chiarezza sulle domande che ci vengono sempre più spesso rivolte dai nostri lettori e dai tifosi, abbiamo analizzato i documenti ufficiali: la determina dirigenziale del responsabile unico del procedimento del Comune di Terni del 23 luglio 2025 impugnata dalla Regione Umbria, la convenzione sottoscritta tra Comune di Terni e Ternana Calcio Spa, il Piano economico finanziario del progetto, il verbale conclusivo della Conferenza dei servizi del 2022, la legge n. 241/1990 che regola il funzionamento delle Conferenze dei servizi e la legge Stadi e successive modifiche e integrazioni.
Per sgombrare il campo dagli equivoci, non siamo entrati minimamente e volutamente nel merito dei contenuti del ricorso della Regione Umbria e non abbiamo interpellato e ascoltato i legali di Comune di Terni e Ternana Calcio. Ciò per mantenere la massima oggettività possibile nel rispondere alle domande che ci sono state poste. Abbiamo sottoposto le risposte alla revisione di legali indipendenti ed esperti del settore del project financing.
Ecco la prima parte della nostra ricostruzione relativa agli aspetti di compatibilità con le autorizzazioni sanitarie.
Non risulta che la Ternana Calcio abbia chiesto l’accreditamento sanitario dei posti letto prima della costruzione della clinica.
Ciò che emerge dagli atti ufficiali è, invece, che la società ha previsto nel progetto la possibilità di ottenere in futuro l’accreditamento di 80 posti letto, in coerenza con la nuova programmazione sanitaria regionale approvata a fine 2023. Si tratta di una previsione progettuale coerente (secondo il Comune) con la pianificazione regionale non di una domanda formale di accreditamento, che per legge può essere presentata solo da una struttura già costruita e autorizzata all’esercizio.
L’accreditamento, infatti, è un provvedimento amministrativo con cui la Regione riconosce a una struttura sanitaria già autorizzata il diritto di erogare prestazioni per conto del Servizio Sanitario Nazionale. Pertanto, nel caso del progetto Stadio-Clinica, la Ternana ha solo predisposto un progetto compatibile con 80 futuri posti accreditabili, ma non ha avanzato alcuna richiesta di accreditamento prima della costruzione dell’edificio sanitario.
Questo equivoco è frutto di una confusione frequente ma (per il Comune di Terni) tecnicamente infondata tra ciò che è stato previsto nel progetto e ciò che è effettivamente richiesto o ottenuto. Gli atti amministrativi - in particolare la Determinazione dirigenziale n. 2088 del 23 luglio 2025, firmata da Piero Giorgini - affermano espressamente che non risulta alcuna violazione procedurale di tali principi.
Nel progetto definitivo, la clinica prevede 80 posti accreditabili (ex art. 8-quater D.Lgs. 502/1992) “in fase successiva”, non “accreditati” al momento. Alcuni osservatori hanno interpretato l’aggettivo “accreditabile” come sinonimo di “accreditato”, ipotizzando un tentativo di scavalcare la procedura sanitaria. La stessa determina chiarisce invece che la previsione di futuri posti accreditabili serve unicamente a mantenere coerenza con la programmazione sanitaria regionale (delibera giunta regionale Tesei 2023), non a concedere diritti acquisiti o ad aggirare i passaggi obbligatori.
D'altra parte, la Ternana Calcio non avrebbe potuto richiedere l'accreditamento al Servizio sanitario regionale e l'autorizzazione contrattuale senza aver prima costruito la struttura sanitaria. Ciò anche in virtù della recente sentenza del TAR del 2025 (su un ricorso della stessa Ternana) in cui i giudici amministrativi avevano chiarito che la società rossoverde, non essendo proprietaria di alcuna clinica e non avendo neppure il permesso a costruirne una, non aveva un legittimo interesse a chiedere un alleggerimento dei requisiti per l'accreditamento.
L’eventuale futuro accreditamento degli 80 posti letto previsti per la clinica del progetto Stadio-Clinica di Terni non toglierebbe posti alla rete ospedaliera pubblica. Dalla Deliberazione della Giunta Regionale dell’Umbria n. 1399 del 28 dicembre 2023, emerge chiaramente che questi 80 posti letto sono aggiuntivi ed espressamente destinati a nuova offerta privata accreditata nella provincia di Terni, che fino a quel momento ne era completamente priva.
Con la delibera regionale del 2023, la provincia di Terni viene dotata per la prima volta di offerta convenzionata privata, analoga a quella già attiva nella provincia di Perugia (282 posti accreditati).
In sintesi, quegli 80 posti letto non “sottrarrebbero” nulla al pubblico, ma espanderebbero l’offerta sanitaria complessiva nella provincia di Terni, favorendo una maggiore integrazione pubblico-privato e una riduzione della mobilità passiva extra-regionale.
La Determinazione del RUP Giorgini del luglio 2025 - “presa d’atto del superamento delle prescrizioni” - si fonda proprio su tale delibera, riconoscendo che la Regione ha ormai compreso nel proprio quadro programmatorio gli 80 posti letto accreditabili in provincia di Terni.
La nuova pianificazione, approvata con parere positivo del Ministero della Salute, stabilisce non solo la quantità ma anche le discipline sanitarie di riferimento (Chirurgia Generale, Ortopedia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Ginecologia, Riabilitazione e Medicina generale), in modo analogo a quanto previsto nel progetto definitivo della clinica.
In sintesi, secondo il Comune di Terni, la DGR 1399/2023 ha valore e funzione di atto di programmazione sanitaria regionale utile a sanare le criticità istruttorie emerse nel 2022, rendendo coerente e legittimamente compatibile la previsione della clinica privata nel progetto di project financing Stadio-Clinica di Terni.