"Mia madre è sepolta in giardino", così avrebbe detto ai carabinieri la figlia di Enza Delli Gatti. Il cadavere delle donna, 71 anni originaria dell'Irpinia è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì 18 agosto. Era stato sepolto nei pressi di un muro di contenimento di un'abitazione privata in località Caroci, nel piccolo Comune di Arrone. Il corpo, che verrà sottoposto ad autopsia nei prossimi giorni presso l'Istituto di Medicina Legale di Perugia dove è stato trasferito, si presentava in avanzato stato di decomposizione, probabilmente sepolto lì da molte settimane se non addirittura mesi.
Enza Delli Gatti, 71 anni, era originaria di Montella, un Comune in provincia di Avellino, secondo quanto riferito dai colleghi di UmbriaOn. Dalle prime indagini è emerso che la famiglia che abitava ad Arrone, in una località isolata del territorio comunale, ai confini con Labro (Rieti) e non distante dal lago di Piediluco, aveva acquistato quella casa una ventina di anni fa. All'epoca anche il marito di Enza viveva con lei così come gli altri figli. La famiglia che si era dedicata all'allevamento di ovini, si era poi successivamente trasferita nella Tuscia viterbese per fare ritorno ad Arrone un paio di anni fa.
La signora viveva quindi insieme alla figlia Elisabetta e al genero e proprio a seguito di una lite tra i due, Elisabetta si è recata dai militari che hanno poi fatto la macabra scoperta. La figlia di Enza, sempre secondo le informazioni raccolte da UmbriaOn, ad Arrone aveva provato ad avviare una nuova attività agricola e ricettiva mentre il marito svolgeva lavori saltuari nell'edilizia e come taglialegna.
Di Enza Delli Gatti sappiamo che recentemente aveva avuto problemi di salute dal momento che nell'estate dello scorso anno si era anche recata in ospedale, ma non risultando formalmente residente nel Comune umbro non era seguita dai servizi. Oltre alla figlia Elisabetta che viveva con lei ad Arrone, avrebbe anche altri figli che vivono tra la Campania e altre parti d'Italia.
Le indagini coordinate dalla Procura di Terni nella persona del Sostituto Procuratore Raffaele Pesiri e condotte dai carabinieri, dovranno far luce su molti aspetti di questa drammatica vicenda. Chi ha sepolto Enza Delli Gatti e perché, e come mai soltanto dopo tempo, i familiari hanno deciso di contattare le forze dell'ordine. Gli interrogativi si affollano numerosi in questa macabra vicenda che si è consumata nel silenzio delle campagne tra Umbria e Lazio.
Nei mesi scorsi, del resto, non era mai stata sporta alcuna denuncia di scomparsa e la donna non risultava ricercata. L'ipotesi di reato contestata è quella di occultamento di cadavere e andrà chiarito chi sia stato materialmente a seppellere Enza senza denunciarne la morte. Nel fascicolo al momento non sono stati iscritti indagati.
Il medico legale, Massimo Lancia, condurrà gli accertamenti atti a verificare la causa del decesso. Le prime indiscrezioni parlano di morte che sarebbe avvenuta per cause naturali, ma andrà confermata con certezza in sede autoptica.
Enza Delli Gatti era sepolta nel giardino di casa da chissà quanto tempo eppure continuava a percepire la pensione. Un dettaglio, anche questo, che è al vaglio degli inquirenti e che potrebbe aprire a nuovi scenari anche se attualmente l'unico reato contestato, appunto, è l'occultamento di cadavere.
La piccola comunità di Arrone, Comune della Valnerina ternana, è comprensibilmente sotto shock. Il sindaco Fabio Di Gioia ieri, in un breve post su Facebook, ha così commentato: "Abbiamo appreso con forte sgomento la notizia, sappiamo del grande lavoro che stanno svolgendo gli inquirenti".
