19 Mar, 2025 - 13:14

Donazione multiorgano al Santa Maria di Terni, un uomo salva la vita a quattro persone

Donazione multiorgano al Santa Maria di Terni, un uomo salva la vita a quattro persone

Si è spento all'età di 56 anni al reparto di rianimazione del Santa Maria di Terni, ma la sua generosità ha permesso di salvare la vita a quattro diverse persone. Un uomo che ha scelto di donare la vita oltre la morte in un estremo gesto di altruismo.

Un lavoro di squadra

"Il coordinamento delle operazioni - riferisce l'Azienda ospedaliera - è stato curato dalla dottoressa Viola Marsiliani, coordinatore locale per la donazione e trapianti, insieme all'equipe infermieristica e della rianimazione, che ha lavorato in sinergia con i servizi di radiologia, neuroradiologia, anatomia patologica, cardiologia, medicina legale, neurofisiologia e l'equipe di sala operatoria".

Dopo la valutazione di idoneità, al donatore sono stati quindi prelevati cuore, fegato e reni. Un lavoro "di squadra e multidisciplinare che ha reso possibile questo splendido gesto di solidarietà" riferiscono dal Santa Maria.

Profondamente sentiti i ringraziamenti "alla famiglia del donatore, che con grande sensibilità ha scelto di onorare la volontà del loro caro. Grazie a questa generosità, sono state salvate e migliorate le vite di quattro persone, a testimonianza che, anche nei momenti di dolore, l'altruismo può dare nuova speranza".

In Italia 8mila persone in lista d'attesa

La donazione avvenuta all'ospedale di Terni riporta al centro una tematica delicata ma di cruciale importanza per la vita di tante persone. La donazione degli organi e tessuti è un gesto gratuito, anonimo e generoso che salva chi non ha altra speranza terapeutica. Consiste nel trasferimento di un organo o di un tessuto prelevato da un soggetto “donatore” in un soggetto “ricevente” che può in tal modo acquisire o riacquisire funzionalità determinanti per vivere o per una migliore qualità della vita.

In Italia, secondo le stime della Fondazione Veronesi, sono circa 8mila i pazienti in lista d'attesa, di cui 6mila stanno aspettando un nuovo rene, un migliaio un fegato, circa 700 un cuore, oltre 200 un polmone e altrettanti un pancreas. 

La donazione degli organi può avvenire con il consenso in vita da parte della persona interessata o, in mancanza, dai suoi familiari ai quali viene offerta la possibilità della donazione qualora ricorrano le condizioni cliniche necessarie. 

Donazione di organi, come esprimere il proprio consenso

In Italia esistono diverse modalità per esprimere il proprio consenso alla donazione. Si può diventare donatori sia in vita che dopo la morte e, come riporta il sito del Ministero della Salute, il consenso alla donazione si può esprimere:

  • presso gli uffici anagrafe dei Comuni al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità (in questo video maggiori informazioni)
  • compilando il modulo dell'AIDO - Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule
    • online, se si è in possesso della SPID o della firma digitale
    • presso una delle sedi dell'associazione
  • firmando il modulo presso la propria Azienda Sanitaria Locale (ASL) di riferimento
  • compilando il tesserino del CNT o il tesserino blu del Ministero della Salute, oppure una delle donor card distribuite dalle associazioni di settore; in questo caso è necessario stampare la tessera e conservarla tra i propri documenti personali. Inoltre è opportuno comunicare la propria decisione ai familiari
  • riportando la propria volontà su un foglio bianco, comprensivo di data e firma; anche in questo caso è necessario custodire questa dichiarazione tra i propri documenti personali.

Ogni cittadino ha la facoltà di modificare la propria volontà in qualsiasi momento, presentando una dichiarazione successiva e contraria a quanto precedentemente enunciato. Sarà sempre ritenuta valida l'ultima dichiarazione prestata in ordine temporale.

La Regione Umbria già dal 2006 ha avviato una campagna informativa sulla donazione di organi e tessuti così da rendere ogni cittadino consapevole sulla propria libertà di scelta in merito. 

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Sara Costanzi
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