Cosa fare una domenica di fine autunno? Una buona idea può essere visitare un museo tanto più se si può farlo gratis. È con questo spirito che domenica 7 dicembre torna l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura che, ogni prima domenica del mese, offre l’ingresso gratuito nei musei, nei parchi archeologici, nei castelli, nei complessi monumentali, nelle ville e nei giardini statali. Le visite si svolgeranno secondo gli orari di apertura e, dove previsto, sarà necessario prenotare l’accesso. Per tutte le informazioni e le modalità di prenotazione, è consigliabile consultare direttamente i singoli siti.
La precedente edizione del 2 novembre ha registrato in tutto il Paese quasi 300mila ingressi (299.679), un segnale incoraggiante che dimostra quanto il patrimonio culturale sia sempre un fortissimo attrattore. Le aperture gratuite ci saranno anche in Umbria in 14 diversi siti, di cui 11 in provincia di Perugia e tre in quella di Terni.
In provincia di Perugia si potrà spaziare dall'antichità più remota del museo paleontologico di Piegaro al contemporaneo della GNU, la Galleria Nazionale dell'Umbria con sede nel centro di Perugia. Di seguto la lista completa:
In provincia di Terni il cuore dei siti aperti gratuitamente sarà l'antichità, in particolare quella etrusca con i due luoghi della cultura ad Orvieto e quella romana con l'antico insediamento di Carsulae nei pressi di Terni. Ad ingresso gratuito saranno:
Per l'Umbria questa edizione della domenica gratuita al museo vedrà anche un tassello in più. Lo scorso 8 novembre ha infatti inaugurato la mostra antologica dedicata al grande artista Mimmo Paladino con una formula diffusa in tre siti regionali: la Galleria Nazionale, il Palazzo Ducale di Gubbio e la Rocca Albornoz di Spoleto. Tre musei che ospitano ciascuno un focus diverso sulla sua produzione attraverso i decenni.
La GNU espone una selezione con oltre 40 opere provenienti da musei pubblici italiani e stranieri e da importanti collezioni private che restituiscono uno spaccato significativo dell'attività dell'artista campano coprendo un vasto arco temporale dagli anni Settanta a oggi e concentrandosi maggiormente sugli aspetti figurativi della sua espressione.
Al Palazzo Ducale di Gubbio si trova invece un approfondimento dedicato alle opere più recenti del maestro, testimonianze vive di una ricerca che è sempre in atto. Infine, presso la Rocca Albornoz di Spoleto, l'approfondimento è sulla scultura di Paladino utilizzando il frammento quale tema guida. In particolare, nel Salone d'Onore sono esposte le figure del film Quijote, disseminate su una lunga parete mentre nel Salone Antonini ci sono i 'Dormienti', a terra, un omaggio agli sfollati che durante il secondo conflitto mondiale si riparavano nei rifugi sotterranei. Per chi desiderasse immergersi nell'opera di Paladino e nelle bellezze che i tre musei offrono, è facile pensare a un piccolo circuito che li comprenda tutti.