21 Oct, 2025 - 12:00

Dolci d'Italia 2025 a Spoleto, dall'attorta di 60 metri ai dolci vegan: date, programma e novità di questa edizione

Dolci d'Italia 2025 a Spoleto, dall'attorta di 60 metri ai dolci vegan: date, programma e novità di questa edizione

Tre giorni per capire perché la pasticceria italiana è un passaporto culturale e turistico. Dal 31 ottobre al 2 novembre 2025 il centro storico di Spoleto cambia pelle: non solo stand e vetrine, ma un ecosistema che mette insieme maestri, scuole, consorzi, filiere locali e un pubblico sempre più curioso. La sesta edizione di Dolci d’Italia punta su esperienze, formazione e contaminazioni, portando in città un racconto del Made in Italy che va oltre lo zucchero: identità, lavoro e accoglienza.

Dolci d'Italia 2025, programma e luoghi: Spoleto diventa città‑laboratorio 

Cuore operativo dell’evento è il Chiostro di San Nicolò, dove la Sweet Academy trasforma il sapere dei professionisti in dimostrazioni e lezioni aperte. Tra gli appuntamenti‑richiamo spicca la masterclass di Simone Rugiati (sabato 1° novembre, ore 16.30), pensata come uno show che mescola tecnica e storytelling del gusto. Il circuito prosegue in vari spazi del centro: alla Sala degli Ori “Le Delizie dello Stivale” costruisce una mappa d’Italia fatta di ricette simbolo, in collaborazione con ENIT, a ribadire la forza diplomatica del dolce come ambasciatore del Paese.

Tradizione in formato spettacolo: l’attorta che unisce

La cartolina della manifestazione è la lavorazione collettiva dell’attorta spoletina da 60 metri, domenica 2 novembre alle 16.00 in piazza Garibaldi. A realizzarla saranno gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Spoleto, coordinati dalla dirigente Roberta Galassi: un gesto pubblico che tiene insieme manualità, didattica e trasmissione della memoria gastronomica. Accanto al “dolce da record” trovano spazio laboratori per famiglie, degustazioni guidate e incontri con artigiani e tecnici del settore.

Le voci della filiera: perché serve fare sistema

"Dolci d’Italia è ormai un appuntamento consolidato, capace di attrarre ogni anno migliaia di visitatori da tutto il Centro Italia" – sottolinea Aldo Amoni, presidente di Epta – "valorizza il territorio celebrando le sue tradizioni dolciarie, ma serve ancora più coraggio da parte delle aziende del settore: questo evento rappresenta una vetrina unica, un’occasione di contatto diretto con il pubblico e di crescita collettiva. Il futuro passa dalla capacità di fare sistema, credendoci tutti insieme, istituzioni e imprese comprese”.

Per il Comune di Spoleto l’evento è anche politica culturale e turistica: come ricorda l’assessore Giovanni Maria Angelini Paroli, “Dolci d’Italia è un evento di grande rilievo per la nostra città – rappresenta un punto di incontro tra tradizione e innovazione, tra qualità e promozione del territorio. È ormai parte integrante del calendario autunnale di Spoleto e contribuisce a rafforzare la nostra identità come meta d’eccellenza per il turismo enogastronomico”.

Novità 2025: Natale anticipato e svolta vegan

L’edizione di quest’anno apre una finestra sulle festività con “Aspettando il Natale… brindisi e dolcezze” in piazza Garibaldi: panettoni, pandori e torroni artigianali incontrano Spumante Asti e Brachetto d’Acqui grazie ai consorzi di tutela, in pairing che raccontano territori e filiere. Spazio anche alla pasticceria vegetale: la VEGANOK Academy sale sul palco con la pastry chef Maria Luisa Lucherini e i “Bocconcini ananas e caramello”, proposta che mette al centro leggerezza, equilibrio e attenzione etica agli ingredienti. “La Pasticceria è un’Arte!”, afferma Lucherini: una dichiarazione d’intenti che fotografa un trend ormai maturo e sempre meno di nicchia.

Territorio, pubblico, ricadute: perché conviene a tutti

Dolci d’Italia 2025 è un invito a visitare Spoleto in bassa stagione e a viverla a piedi, tra chiostri, piazze e teatri. Per gli operatori significa incontrare un pubblico motivato e testare prodotti; per le famiglie, un’occasione di educazione al gusto; per la città, una vetrina che genera reputazione e ritorni economici. Il “Palazzo GAL” in piazza Garibaldi aggiunge una dimensione di confronto con showcooking e dibattiti (sabato 1° novembre alle 11 l’appuntamento “INCONTRO POP – Partecipa, Orientati, Progetta” lega sviluppo rurale e comunità). In sintesi: un festival che usa il dolce per raccontare lavoro, paesaggio e relazioni. E che fa di Spoleto – per tre giorni – la capitale italiana della pasticceria, tra profumi d’autunno e nuove idee per il futuro.

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Giorgia Sdei
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