28 Nov, 2025 - 16:45

Documento Unico di Programmazione, il Consiglio dice sì: la visione di Gubbio tra ambiente, digitale e coesione sociale

Documento Unico di Programmazione, il Consiglio dice sì: la visione di Gubbio tra ambiente, digitale e coesione sociale

Una bussola per l’azione amministrativa

 

Il Consiglio comunale di oggi ha approvato a maggioranza il Documento Unico di Programmazione (DUP), lo strumento che rappresenta la vera e propria bussola dell’azione amministrativa per i prossimi anni. A illustrare i contenuti è stato il sindaco Vittorio Fiorucci, che ha delineato un quadro complessivo incentrato su visione, organizzazione, sostenibilità, ascolto dei cittadini e riorganizzazione della macchina amministrativa.

Il DUP non è soltanto un documento tecnico-contabile, ma una cornice strategica nella quale vengono definiti gli indirizzi politici, sociali ed economici dell’ente, mettendo in relazione programmazione, realizzazione e verifica concreta delle politiche pubbliche.

Una nuova fase amministrativa fondata su responsabilità e ascolto

Nel suo intervento, il sindaco ha sottolineato come il Documento rappresenti l’avvio di una nuova fase dell’amministrazione comunale, improntata su alcuni assi portanti: responsabilità, partecipazione e ascolto.

«Il DUP – ha spiegato Fiorucci – nasce da un lavoro di confronto con categorie, associazioni e cittadini, perché la programmazione non può essere autoreferenziale, ma deve partire dai bisogni reali della comunità».

L’obiettivo è costruire una programmazione che non resti sulla carta, ma che sia capace di tradursi in azioni concrete e misurabili, accompagnate da una costante verifica degli effetti prodotti sul territorio.

Riorganizzazione e digitalizzazione: l’amministrazione che cambia

Un capitolo centrale del Documento è quello della riorganizzazione interna dell’amministrazione. Il Comune punta a rendere la propria struttura più efficiente, trasparente e accessibile, anche attraverso un deciso investimento nei processi di digitalizzazione.

L’innovazione tecnologica è vista non come un fine, ma come uno strumento per:

  • migliorare la qualità dei servizi,

  • semplificare i rapporti tra cittadini e uffici,

  • garantire maggiore trasparenza amministrativa,

  • velocizzare procedimenti e pratiche.

«La digitalizzazione – è stato sottolineato in aula – non deve creare distanze, ma ridurle, facilitando l’accesso ai servizi soprattutto per le fasce più fragili della popolazione».

Si guarda quindi a una pubblica amministrazione più “smart”, più attiva e più vicina ai cittadini, senza l’illusione che la sola tecnologia possa risolvere tutti i problemi, ma con la consapevolezza che è ormai un passaggio obbligato.

Ambiente, salute e qualità della vita

Tra gli obiettivi strategici del DUP emerge con forza il tema dell’ambiente come fattore centrale della qualità della vita. La sostenibilità viene declinata in più direzioni: tutela del territorio, gestione delle risorse, attenzione alla salute pubblica e alla vivibilità degli spazi urbani.

L’idea di fondo è quella di una città più sana, più verde e più attenta al rapporto tra uomo e ambiente, anche attraverso una migliore pianificazione degli interventi sul territorio e una qualificazione degli spazi pubblici.

«La salute – è stato ricordato – non è solo una questione sanitaria, ma riguarda l’ambiente in cui viviamo, la mobilità, la qualità dell’aria, i servizi di prossimità».

In questo quadro si inserisce anche la valorizzazione delle frazioni e delle aree periferiche, considerate non come realtà marginali, ma come parti integranti del sistema urbano.

Cultura, turismo e identità: un motore strategico

Altro pilastro del Documento è il settore cultura e turismo, considerato uno dei principali fattori di sviluppo e identità del territorio.

Il DUP valorizza esperienze già consolidate come:

  • il Festival del Medioevo,

  • le grandi manifestazioni culturali e religiose,

  • le iniziative legate alla storia e alle tradizioni.

L’obiettivo è costruire una programmazione stabile, capace di generare ricadute non solo economiche ma anche sociali, rafforzando l’immagine della città e il senso di appartenenza della comunità.

«Cultura e turismo non sono eventi isolatiè stato ribadito – ma parti di una strategia che tiene insieme identità, economia e coesione sociale».

Politiche sociali e attenzione ai più fragili

Un’ampia parte del Documento riguarda le politiche sociali, con particolare attenzione a:

  • famiglie,

  • minori,

  • giovani,

  • anziani,

  • persone in situazione di fragilità.

Tra le linee di intervento figura il potenziamento dei servizi di assistenza, delle azioni di prevenzione del disagio e delle collaborazioni con il terzo settore, che viene riconosciuto come partner fondamentale dell’ente pubblico.

È stato richiamato anche il tema del supporto psicologico ai giovani, attraverso percorsi di ascolto e accompagnamento che coinvolgono scuole, servizi sociali ed enti del territorio.

Partecipazione e luoghi di socialità

Nel DUP trova spazio anche il tema dei luoghi di partecipazione, pensati come spazi in cui storia, socialità e cittadinanza attiva possano incontrarsi. In quest’ottica, le politiche urbane non si limitano all’edilizia, ma guardano alla funzione sociale degli spazi pubblici come strumenti di inclusione e aggregazione.

Un documento di indirizzo, non un elenco di opere

Il sindaco ha più volte chiarito che il Documento Unico di Programmazione non è un catalogo di opere singole, ma uno strumento di indirizzo che fissa obiettivi, priorità e metodi.

«La vera sfida – ha sottolineato – è tenere insieme visione e concretezza, idee e bilanci, ambizione e sostenibilità».

Con l’approvazione a maggioranza in Consiglio, il DUP entra ora nella fase operativa: da esso discenderanno i successivi documenti di programmazione economico-finanziaria e i singoli atti amministrativi.

Uno sguardo al futuro tra prudenza e progettualità

Il voto di oggi segna dunque un passaggio significativo nel percorso dell’amministrazione comunale. Il DUP traccia un orizzonte di sviluppo che intreccia ambiente, digitale, cultura e politiche sociali, con l’obiettivo di costruire una città più organizzata, inclusiva e capace di affrontare le trasformazioni in atto.

Un documento che guarda al futuro con prudenza ma anche con progettualità, affidando alla responsabilità politica e amministrativa il compito di trasformare questa visione in risultati concreti per la comunità.

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Mario Farneti
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