La tradizione medievale torna ad accendere la passione dei gualdesi. Domenica 19 ottobre, nel rinnovato campo di tiro di Vaccara, la città di Gualdo Tadino ospiterà la VII Disfida Gualdana di Pietro, un appuntamento ormai irrinunciabile per gli appassionati di tiro con la balestra. A sfidare i padroni di casa della Compagnia Waldum saranno i balestrieri delle Contrade San Paolino di Lucca, in un confronto che unisce agonismo, storia e rievocazione.
La sfida arriva in un momento di grande entusiasmo per i balestrieri gualdesi. Lo scorso luglio, infatti, la Compagnia Waldum ha scritto una pagina storica, aggiudicandosi per la prima volta il titolo di campioni italiani a squadre durante il Campionato nazionale disputato proprio a Gualdo Tadino.
Un trionfo che ha elevato il prestigio locale a livello nazionale e che ora rappresenta uno stimolo in più per affrontare i rivali toscani. Come sottolinea spesso il presidente Stefano Ragugini, “ogni tiro è un atto d’onore, ogni colpo un legame con la nostra storia”.
La competizione è intitolata a Gualdana di Pietro, figura emblematica del passato gualdese. Nel 1396, questo capitano di ventura venne chiamato a Perugia, probabilmente sotto la Signoria di Biordo Michelotti, per ricoprire il ruolo di Contestabile.
Al suo comando vi era una milizia composta in gran parte da balestrieri provenienti da Gualdo Tadino. Una testimonianza di come l’arte del tiro con la balestra fosse già allora un elemento identitario della città.
Da questa memoria è nata la Disfida: un omaggio a un passato glorioso e un modo per tenere viva una tradizione che attraversa i secoli.
La Disfida Gualdana di Pietro prevede due prove distinte:
Gara a squadre, dove la sinergia tra tiratori diventa fondamentale.
Prova individuale sul corniolo (o tasso), il bersaglio simbolo delle competizioni di balestra antica.
In questa seconda parte, si susseguono i tiratori delle due compagini, ognuno con l’obiettivo di colpire il bersaglio nel punto più vicino possibile al centro, in quello che rimane il momento più carico di tensione. Il colpo perfetto può valere l’onore individuale e l’ammirazione del pubblico.
“Sul corniolo non si gareggia solo contro un avversario, ma contro sé stessi e la propria emozione”, amano ripetere i veterani della Compagnia Waldum.
L’edizione di quest’anno assume un significato particolare anche per la location. Il campo di tiro di Vaccara, recentemente rinnovato, rappresenta il cuore pulsante delle attività della Compagnia Waldum ed è pronto ad accogliere non solo i contendenti, ma anche i numerosi appassionati che ogni anno seguono la Disfida.
L’evento sarà impreziosito da costumi storici, momenti rievocativi e un forte coinvolgimento delle realtà associative locali, trasformando la gara in un vero e proprio viaggio nel tempo.
Per Gualdo Tadino, la balestra non è soltanto un’attività sportiva, ma un simbolo di identità collettiva. L’eco della vittoria al campionato nazionale ha alimentato un senso di appartenenza che la Disfida Gualdana di Pietro contribuisce a ribadire anno dopo anno.
“Ogni tiro è un pezzo della nostra storia che torna a rivivere”, affermano spesso i balestrieri gualdesi, consapevoli di portare avanti un’eredità secolare.
I balestrieri lucchesi delle Contrade San Paolino rappresentano da sempre un avversario di alto livello tecnico. Questa rivalità, intensa ma improntata al massimo rispetto, rispecchia perfettamente lo spirito cavalleresco della disciplina.
La Disfida, infatti, è molto più che una gara: è un’occasione di incontro tra città che condividono un patrimonio storico comune, fatto di armi antiche, bandiere che sventolano e cerimonie in cui il passato torna a farsi presente.
La VII Disfida Gualdana di Pietro sarà dunque un evento carico di emozione e simbolismo: una domenica in cui l’Umbria medievale tornerà a vivere attraverso il gesto lento, preciso e solenne del balestriere.
Appassionati, curiosi e famiglie sono attesi lungo le transenne del campo di Vaccara per seguire una sfida che non è solo competizione, ma narrazione storica in movimento.
Oggi, 19 ottobre, a Gualdo Tadino, il passato torna a tendere la corda e a scoccare frecce di orgoglio. La balestra, ancora una volta, parlerà alla città nel nome di Gualdana di Pietro e dei suoi eredi moderni: i balestrieri della Compagnia Waldum, pronti a difendere un onore conquistato con sudore, tecnica e passione.
“Tirare è ricordare. Vincere è onorare la nostra città.”