25 Oct, 2025 - 19:30

Disabilità e progetto di vita indipendente, dalla Regione stanziati altri due milioni di euro

Disabilità e progetto di vita indipendente, dalla Regione stanziati altri due milioni di euro

Il Progetto di vita per le persone con disabilità rappresenta quel "piano individuale e personalizzato" che, superando l'approccio puramente assistenzialistico, mette a sistema strumenti e risorse necessarie per facilitare l'inclusione sociale delle persone con disabilità e favorirne la partecipazione attiva in tutti i contesti.

L'Umbria su questo fronte è tra le prime Regioni italiane a sperimentare una innovativa riforma che affonda le proprie radici nei principi della Carta di Solfagnano, siglata lo scorso anno nella località umbra, in occasione del primo G7 dedicato all'inclusione e alla disabilità. Recentemente, nell'ambito di questa riforma, la Regione ha deliberato di raddoppiare le risorse per le politiche destinate alla disabilità, proponendosi come modello di inclusione.

Le buone notizie non finiscono qui perché da poco è stato approvato un ulteriore incremento di due milioni di euro - a valere sul PR Fse + 2021-2027 - per il sostegno dei progetti di vita indipendente. Risorse che si aggiungono ai 2 milioni e 430mila euro già approvati a febbraio scorso e che consentiranno la continuità di tutti i progetti di vita indipendente in Umbria, coprendo anche tutti quei progetti che finora erano ammessi ma non finanziati per insufficienza delle risorse.  

Proietti: "La vita indipendente non è un privilegio, ma un diritto fondamentale"

"Questo nuovo stanziamento rappresenta un ulteriore passo avanti nel nostro impegno per assicurare alle persone con disabilità pari dignità ed eguaglianza – ha affermato la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti che, tra le altre, ha mantenuto la delega alla promozione e attuazione dei diritti delle persone con disabilità –. I progetti di vita indipendente - ha aggiunto - sono essenziali perché consentono l’autodeterminazione e la promozione della massima autonomia possibile. La vita indipendente non è un privilegio, ma un diritto fondamentale: significa poter decidere del proprio tempo, delle proprie relazioni, del proprio futuro".

L'obiettivo in questo senso va verso le piene integrazione e protagonismo delle persone con disabilità. "Vogliamo che ogni cittadino - ha spiegato ancora Proietti -, a prescindere dalle proprie condizioni, possa sentirsi parte piena della comunità e protagonista della propria vita. Per questo motivo continueremo a investire in politiche che mettano al centro la persona, sostenendo percorsi che garantiscano la libertà di tracciare il proprio percorso di vita" ha concluso.

Percorsi flessibili e con soluzioni personalizzate

L'introduzione dei progetti di vita indipendente in Umbria risale a diversi anni fa. Si inseriscono infatti nel piano d’azione regionale ai sensi del Dlgs 62 come "percorsi personalizzati pensati per permettere alle persone con disabilità di vivere in modo autonomo e autodeterminato, scegliendo dove e con chi vivere e come organizzare la propria quotidianità. Sono flessibili e prevedono soluzioni personalizzate sulla base delle caratteristiche della persona stessa" specifica la nota regionale.

Prossimamente la presidente Proietti presenterà il piano d’azione per la promozione e l’attuazione dei diritti delle persone con disabilità che al suo interno conterrà tutte le misure, le risorse e la governance della sperimentazione della riforma che sarà attuata, in entrambe le provincie, Perugia e Terni.

Riattivato anche l'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità

Tra i passi avanti di cui va dato merito al governo regionale, c'è quello di aver ripristinato l'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità', un organo che si occupa del monitoraggio e della promozione di politiche inclusive sul territorio regionale. 

L'ultima riunione ha visto, anche in questo, un importante incremento dei fondi nell'ambito della programmazione 2021-2027 che andranno ad incidere sull'assistenza domiciliare, sull'integrazione scolastica dei minori e sui progetti di vita indipendente destinati agli adulti. Risorse, anch'esse provenienti dal Fondo sociale europeo e in parte con cofinanziamento della Regione stessa. Sul piatto, infine, c'è anche un impegno più incisivo per quanto riguarda l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità favorendo l'applicazione della Legge Biagi. 

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Sara Costanzi
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