Stefano Bandecchi accantona le polemiche, le contestazioni e le questioni politico-giudiziarie ternane e guarda avanti. Insieme ai suoi fedelissimi pensa in primis alla sua nuova creatura, il partito identitario Dimensione Bandecchi e manda un segnale deciso: Riccardo Corridore è, infatti, il primo segretario nazionale del partito fondato dall'imprenditore, sindaco di Terni, presidente della Provincia e anche segretario nazionale di Alternativa Popolare.
Decisioni unanimi e regole già operative, annunciate nell’assemblea nazionale del 27 settembre, lanciano la formazione libertarian e identitaria, fondata sul concetto di "italianità" tra i soggetti strutturati della politica italiana, in cerca di uno spazio autonomo in quell'area della "destra alternativa" a cui va stretto la collocazione moderata popolare e il conservatorismo tradizionale.
“Siamo nati per aggregare chi non si riconosce più nei modelli politici tradizionali. Il nostro obiettivo è costruire qualcosa di diverso, concreto, radicato nei territori”, afferma Corridore, sottolineando la novità e l’ambizione di una compagine che vuole essere casa per una comunità ampia e plurale.
L’assemblea nazionale, presieduta da Stefano Bandecchi, ha approvato senza dissensi tutti i vertici:
Le quote associative sono fissate a 10 euro (5 euro per gli under 26), mentre per la selezione dei ruoli nei territori viene adottato il criterio della rappresentanza istituzionale, con ogni nomina votata all’unanimità. Via alla campagna di tesseramento per il 2025, che verrà prolungato al 2026 dato che il partito parte ormai con due soli mesi davanti per chiudere l'anno.
“La trasparenza e la meritocrazia sono basi essenziali. Siamo qui per rappresentare un'Italia silenziosa, che non si rassegna alla subalternità in cui è stata relegata dalla vecchia politica”, ribadisce Corridore, mentre a Ianniello spetta la responsabilità di assicurare “massima trasparenza e rigore nella gestione finanziaria” del movimento.
La forma-partito che Dimensione Bandeccchi ha scelto di darsi è chiara: ogni nomina territoriale non sarà affidata al caso, ma risponderà a precise esigenze di rappresentanza istituzionale. Solo nei casi in cui vi siano proposte differenti rispetto a questa logica, la parola finale spetta al Presidente Bandeccchi. Un "sistema di garanzia" che mira a blindare la coerenza organizzativa e la trasparenza prassi amministrativa, ma anche ad aprire il partito all'ingresso di rappresentanti già presenti nelle varie sedi istituzionali italiane.
Una strategia che mira a bruciare i tempi per l'ingresso nelle assemblee territoriali e per dare vita a un nucleo di rappresentanti dal forte radicamento locale.
Il cuore del progetto, sancito dallo statuto e confermato dai documenti ufficiali, ruota attorno a valori come italianità, democrazia liberale, laicità e decisionismo. La leadership è fortemente centralizzata - come testimoniato dal ruolo di vertice di Bandecchi e dal nome stesso del partito - ma punta su partecipazione digitale, coinvolgimento attraverso circoli territoriali e investimenti sui giovani.
“Investire sulle nuove generazioni è una priorità. Vogliamo una presenza reale e attiva nella scuola, nell’ambiente e nel lavoro”, sottolinea Corridore.
Dimensione Bandecchi prevede anche un’attenzione particolare alle competenze: i ruoli affidati a figure che, anche per percorso professionale, sappiano garantire efficienza e legalità. “Saremo rigorosi sulla scelta delle persone”, promette Corridore, “ogni ruolo è una responsabilità”.
Dimensione Bandecchi trova subito terreno fertile in Campania, regione scelta come primo banco di prova di una politica che vuole spezzare gli schemi. La formazione coinvolge politici, influencer e cittadini delusi dalla vecchia politica, si distingue per presenza crescente sulle piattaforme digitali e non nasconde l’ambizione di radicamento rapido tra comuni e quartieri.
Il processo di adesione punta molto su giovani ed eletti locali, riproponendo la regola del doppio canale: le sezioni digitali e i circoli fisici sul territorio. “La sfida è unire esperienza amministrativa e ambizione nazionale, andando oltre gli stereotipi e dando voce a chi non si accontenta”, afferma Corridore.
Sono moltissimi i volti nuovi e gli attivisti provenienti da altre esperienze partitiche che stanno scegliendo di contribuire alla crescita del movimento, anche per la promessa di trasparenza, equilibrio di genere e attenzione ai temi della scuola e del lavoro.
Il partito sta rafforzando la sua identità comunicativa affidandosi anche al supporto di influencer politici e ad attività coordinate online, quasi a replicare - con regole tutte nuove - le strutture liquide dei principali movimenti civici nati nell’ultima decade, ma con radici salde nella rappresentanza personale e nel ruolo di Bandecchi.
La scelta di Corridore come segretario nazionale, quella di Mascia alla guida dei giovani e di Ianniello come tesoriere rappresentano il primo tassello di una squadra dirigente chiamata ad affrontare una stagione politica che si fonda su una scommessa legata al cambiamento degli umori e delle abitudini elettorali.
Stefano Bandeccchi, infatti, sta puntando forte sul proprio carisma personale e sulla propria testimonianza di leadership, ma anche su tematiche volte ad affermare con orgoglio una direzione alternativa, rispetto alla politica tradizionale e all'offerta dei partiti maggioritari. Dimensione Bandecchi si candida quindi come laboratorio politico nazionale, puntando su una squadra solida, su valori netti, sulla capacità di parlare sia ai cittadini delusi che agli amministratori in cerca di nuove soluzioni.