La forza di un territorio passa anche da ciò che accade fuori dalle corsie degli ospedali. Ed è proprio sul prato dello stadio comunale di San Sisto che la sanità umbra ha scelto di lanciare un messaggio netto: la violenza si combatte insieme, con la partecipazione, con l’esempio e - perché no - anche con un pallone che rotola. Lunedì sera, le squadre dei sanitari degli ospedali di Perugia e Terni si sono affrontate in un derby speciale, nato per sostenere il programma regionale “Umbria contro ogni genere di violenza” e capace di trasformare una partita amichevole in un evento sportivo dal forte valore sociale.
A sostenere l’organizzazione dell’iniziativa è stata l’ASD San Sisto, che ha messo a disposizione l’impianto per una serata in cui medici, infermieri e operatori sanitari hanno scelto di indossare la maglia da gioco per ribadire che lo sport può essere un linguaggio universale di rispetto e comunità. Una sfida dal tono agonistico ma senza rivalità, che ha unito due ospedali e due città nel segno della stessa missione: promuovere cultura del dialogo, cura reciproca e rifiuto di ogni forma di violenza.
In apertura, il campo ha accolto i direttori generali delle aziende ospedaliere di Perugia e Terni, Antonio D’Urso e Andrea Casciari, affiancati dal Magnifico Rettore dell’Università di Perugia Massimiliano Marianelli, dall’assessore allo Sport del Comune di Perugia Pierluigi Vossi e dall’assessore regionale Simona Meloni. La presenza delle istituzioni ha sottolineato l’importanza dell’appuntamento, confermando il ruolo attivo della Regione Umbria nel percorso di sensibilizzazione rivolto alla cittadinanza.
A dare il calcio d’inizio, due volti amatissimi dal tifo biancorosso: Walter Novellino e Riccardo Gaucci, presenti in rappresentanza del Perugia Calcio per ribadire come il calcio debba restare vicino ai valori fondanti dello sport, tra cui il rispetto e la non violenza.
Sul piano sportivo, il derby ha regalato anche gol e spettacolo. Ad avere la meglio sono stati i sanitari dell’ospedale di Perugia, che hanno superato i colleghi ternani con un convincente 4-2. Un risultato accolto con fair play da entrambi i team, consapevoli che la vittoria più importante della serata fosse un’altra: l’unione di un comparto sanitario che, fuori dalle gerarchie e dalle specializzazioni, ha scelto di stringersi intorno a un obiettivo condiviso.
La Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha premiato a fine gara le due squadre, sottolineando la riuscita dell’iniziativa e il valore di un evento capace di mettere insieme professionisti della salute e protagonisti del mondo sportivo in nome di una causa comune.
Tra le presenze più apprezzate anche l’associazione “Qua lo Zoccolo”, che ha portato sul campo i cani impegnati nella pet therapy in Oncoematologia pediatrica: un modo diverso, ma altrettanto potente, per ricordare l’importanza del rispetto e per dire no alla violenza, compresa quella sugli animali.
L’incontro di San Sisto non resterà un episodio isolato. Le due squadre hanno già annunciato che si ritroveranno in primavera a Terni per una nuova sfida, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente il messaggio di sensibilizzazione sul territorio regionale.
Questo appuntamento, fortemente partecipato e sentito dalla comunità, si aggiunge al percorso costruito dalla Regione Umbria e dalle aziende sanitarie per contrastare ogni forma di violenza – fisica, psicologica e verbale. Un percorso che punta a coinvolgere sempre di più cittadini, operatori e associazioni, valorizzando lo sport come strumento di coesione sociale, dialogo e responsabilità condivisa.
A San Sisto, per una sera, la partita è stata molto più di un semplice derby: è stata il riflesso di una comunità che sceglie di reagire insieme, trasformando un campo da calcio in un luogo di consapevolezza e di impegno civile.