L'intervento è partito nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 18.30 quando sul versante umbro del Monte Cucco, nel Comune di Costacciaro (PG), è stato lanciato l'allarme. Un deltaplanista era rimasto incastrato su un albero, a circa 30 metri di altezza in una zona particolarmente impervia.
Complesse le operazioni di recupero, sia per la posizione sia per le condizioni di luce che stava via via scemando. Dopo oltre due ore e si sono concluse intorno alle 21 con esito positivo. L'uomo da quanto appreso sarebbe rimasto incastrato su un faggio secolare nella zona dell'area di decollo del Monte Cucco.

Sul posto è intervenuto il personale dei Vigili del fuoco del Distaccamento di Gubbio e del Comando di Perugia, con il supporto della squadra SAF (Speleo Alpino Fluviale) che in quel momento si trovava nel fabrianese per svolgere attività di addestramento. In rinforzo sono intervenute anche la squadra del Distaccamento di Fabriano (AN) e la squadra SAF del Comando dei Vigili del fuoco di Ancona. Hanno inoltre collaborato alle operazioni il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria (SASU) e i Carabinieri.

Le attività di salvataggio si sono svolte in collaborazione anche con il CAI Umbria con cui è stata predisposta un'articolata manovra di recupero che ha consentito di riportare a terra il pilota che è rimasto cosciente per tutto il tempo. Il deltaplanista, una volta raggiunto e messo in sicurezza, è stato recuperato e affidato alle cure del personale sanitario presente sul posto.
Il mese di ottobre, con il clima ancora mite che lo consente, è un ottimo periodo per svolgere attività all'aria aperta. In questo senso l'Umbria ha sicuramente molto da offrire e i boschi, che crescono anno dopo anno, sono sempre molto frequentati. Purtroppo però capita che si verifichino incidenti che sono impossibili da prevedere, anche per i più esperti.
Dall'inizio del mese gli interventi nei boschi dell'Umbria da parte di SASU, caschi rossi e sanitari, a volte anche con il supporto dell'elisoccorso, sono stati frequenti. Aa esempio, al principio di questa settimana, stavolta a Passignano sul Trasimeno, è stato recuperato un ciclista infortunato che era caduto in un'area difficile da raggiungere. Sul posto si sono portati i Vigili del Fuoco del distaccamento volontario di Castiglione del Lago e la Squadra di Soccorso Alpino e Speleologico Umbra (SASU) per le operazioni di ricerca ed estrazione del ferito ed è stato coinvolto anche l'elisoccorso Nibbio. Le condizioni della persona soccorsa, al momento del trasporto verso la struttura ospedaliera di riferimento, non sono fortunatamente apparse gravi.
Ancora un paio di domeniche fa Sasu e elisoccorso nel giro di poche ore hanno messo a segno cinque interventi, uno dietro all'altro. In due di questi, sono stati soccorsi altrettanti escusionisti nella zona di Piegaro (PG) che erano stati attaccati da uno sciame di calabroni.
All'interno di un'area boschiva, prima un ragazzo è stato colto da shock anafilattico a seguito delle punture e, qualche minuto dopo, ad appena 400 metri di distanza, anche un uomo è stato punto per poi scivolare in un dirupo. Chiaramente c'era un nido nei dintorni e i calabroni, anche se di solito non sono molto aggressivi, sentodosi minacciati, hanno attaccato. Le punture di questi insetti possono essere pericolose, sia nei soggetti allergici sia in chi non lo è se si viene punti ripetutamente.
In quest'ultimo periodo in varie parti d'Italia si sono verificati incidenti analoghi ed è bene che gli escursionisti sappiano che nel bosco possono fare anche incontri di questo tipo.