24 Oct, 2025 - 16:10

Dal Trasimeno una lezione per Orvieto: formazione green, ITS e mobilità scolastica come leva per sviluppo e lavoro qualificato nell’Orvietano

Dal Trasimeno una lezione per Orvieto: formazione green, ITS e mobilità scolastica come leva per sviluppo e lavoro qualificato nell’Orvietano

In un mercato del lavoro sempre più segnato dalla transizione ecologica e dall’innovazione tecnologica, l’offerta formativa locale si conferma una leva decisiva per lo sviluppo economico e sociale. Mentre i Comuni dell’Area interna del Trasimeno stanno attuando un piano coordinato per rafforzare l’istruzione tecnica e favorire la mobilità scolastica tra i diversi comprensori, a Orvieto persiste un significativo divario tra le straordinarie potenzialità del territorio e la capacità delle istituzioni locali di tradurle in politiche formative concrete e strutturate. Per Proposta Civica, l’istruzione rappresenta una leva strategica per la crescita dell’Orvietano, ma questa visione resta ancora ostacolata da una mancanza di iniziative tangibili e di una programmazione lungimirante.

Il modello del Trasimeno: integrazione formativa e sviluppo dei settori strategici

Nell’ultimo Consiglio Comunale è stata approvata all’unanimità una proposta dell’Area interna dei Comuni del Trasimeno, finalizzata a coordinare l’offerta formativa e a potenziare la mobilità scolastica tra i diversi comprensori. I comuni del lago hanno pianificato nuovi indirizzi nelle scuole superiori di Fabro, Città della Pieve, Castiglione del Lago e Magione, legati al progetto Wood4Green Umbria, che si concentra sulla gestione sostenibile delle foreste e sulla creazione di vere e proprie Green Community.

A queste iniziative si aggiunge un corso ITS Academy post-diploma a Tavernelle di Panicale, dedicato alla bioedilizia e alla qualità dell’abitare. Come evidenzia Proposta Civica, si tratta di “un’iniziativa concreta, utile e condivisibile, che risponde alle esigenze del mercato e amplia le opportunità per i giovani”. L’azione coordinata del Trasimeno mette in campo due elementi chiave: la capacità di individuare settori strategici - bioedilizia, gestione forestale, green economy - e la volontà di creare percorsi formativi che preparino profili tecnici immediatamente spendibili dalle imprese locali e regionali.

Opportunità e domanda di mercato

I numeri del mercato del lavoro confermano la rilevanza della formazione green. Nel 2024, in Italia, le imprese hanno previsto 4,5 milioni di assunzioni con competenze legate alla sostenibilità. In Umbria, un terzo delle ricerche di personale riguarda profili tecnici in bioedilizia, energie rinnovabili, agricoltura sostenibile e tutela ambientale. Solo nella nostra regione, nel 2024, sono state attivate 22.470 ricerche di lavoro in questi ambiti, ma oltre la metà dei posti è rimasta scoperta per mancanza di candidati qualificati.

I corsi ITS umbri hanno risultati eccellenti: il 92% degli studenti trova lavoro entro un anno dal diploma, in settori coerenti con la formazione ricevuta. Il monitoraggio nazionale 2025 colloca i percorsi umbri al primo posto in Italia. L’Umbria dispone di una ITS Academy a Perugia con più di dieci corsi attivi, erogati anche a Terni, Città di Castello, Foligno e Montefalco. “Perché non Orvieto?”, si chiedono i promotori dell’iniziativa.

Orvieto: formazione tradizionale e rischi di marginalità

Nonostante queste opportunità, Orvieto continua a proporre percorsi formativi legati a settori tradizionali del territorio - agricoltura, vino e turismo - già ampiamente presidiati e con margini di crescita limitati. I settori emergenti, invece, dove la domanda di competenze è in forte crescita, non sono ancora adeguatamente presidiati.

Come sottolineano gli esponenti di Proposta Civica, “è una sfida più complessa, certo, ma è anche quella che può generare nel tempo maggior valore, occupazione qualificata e stipendi più alti. Se vogliamo davvero costruire un futuro per i giovani dell’Orvietano, è su queste direttrici che dobbiamo investire”.

Il dibattito Consiglio Comunale: ITS Summer School e borse di studio non bastano per lo sviluppo dei giovani

Durante la seduta consiliare, la consigliera Roberta Palazzetti ha posto una domanda precisa: quali iniziative prevede Orvieto in materia di formazione nei settori green? La risposta ufficiale si è limitata a richiamare la ITS Summer School dello scorso luglio - un corso di tre giorni in smart farming con appena tredici iscritti - e a citare borse di studio legate agli investimenti dell’area interna. Misure che, tuttavia, rischiano di allontanare i giovani dal territorio senza creare un’offerta formativa strutturata e duratura.

Queste risposte sono state giudicate insoddisfacenti da Proposta Civica, secondo cui la formazione deve essere considerata una priorità strategica, supportata da investimenti stabili e da piani coordinati che coinvolgano scuole, imprese e amministrazioni locali. Solo così, sostengono, si può costruire un percorso formativo efficace, capace di rispondere alle esigenze del mercato e di trattenere i giovani nell’Orvietano.

Una lezione dal Trasimeno: la strada da seguire

L’esperienza dei Comuni del Trasimeno dimostra che esiste una via percorribile: coordinamento tra scuole e amministrazioni locali, investimenti mirati in ITS e corsi post-diploma, attenzione alle reali esigenze del mercato e creazione di percorsi professionalizzanti in settori strategici. Orvieto, al contrario, rischia di restare ferma, perdendo l’opportunità di costruire un ecosistema formativo coerente con le richieste dei settori emergenti. La sfida è chiara: attrarre, formare e trattenere giovani competenti, generando occupazione qualificata e promuovendo lo sviluppo economico del territorio.

Se l’obiettivo è garantire un futuro ai giovani dell’Orvietano, “è tempo che la politica locale traduca le buone intenzioni in programmi concreti”, come sottolinea Proposta Civica. L’esperienza del Trasimeno dimostra che, con visione e progettualità, è possibile costruire percorsi formativi realmente efficaci e allineati alle esigenze del mercato. Orvieto, oggi più che mai, non può permettersi di restare indietro.

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Francesco Mastrodicasa
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