29 Jun, 2025 - 12:00

Da dottore in Fisica a sacerdote: a Gualdo Tadino la prima messa di don Simone Moretti, ex professore universitario

Da dottore in Fisica a sacerdote: a Gualdo Tadino la prima messa di don Simone Moretti, ex professore universitario

Sarà una domenica speciale e carica di emozione quella del 29 giugno a Gualdo Tadino, quando alle ore 18, nella chiesa di Santa Maria Madre di Dio, don Simone Moretti celebrerà la sua prima messa solenne. Un evento atteso non solo dalla comunità parrocchiale, ma anche da parenti, amici e conoscenti, in particolare dalle comunità di Pieve di Compresseto e San Rocco, dove Simone è cresciuto insieme ai genitori Mauro e Loredana Farabi e al fratello Luca.

Ma ciò che rende questa celebrazione ancora più significativa è il percorso singolare e affascinante che ha portato il giovane sacerdote all’altare. Don Simone, infatti, è un ex professore di Fisica, con tanto di dottorato, che ha lasciato la carriera accademica per seguire una vocazione più profonda e radicale.

Un cammino fuori dagli schemi: dalla scienza alla fede

Nato 37 anni fa a Gualdo Tadino, Simone Moretti ha seguito una formazione scientifica di altissimo livello. Dopo il diploma all’Istituto “Casimiri” della sua città, si iscrive alla Facoltà di Fisica dell’Università di Perugia, dove si laurea con il massimo dei voti. Non pago del traguardo, prosegue gli studi con un dottorato di ricerca in Fisica, impegnandosi anche in attività di ricerca e insegnamento universitario.

“Sembrava una carriera già tracciata: insegnamento, pubblicazioni, ricerca, laboratorio”, raccontano oggi i colleghi e gli ex compagni di studio. Ma proprio mentre il suo cammino accademico prendeva forma, qualcosa di più profondo e inatteso si è fatto strada nel cuore di Simone.

La chiamata interiore: “Non potevo ignorare quella voce”

È durante gli ultimi anni del dottorato che Simone inizia a sentire una chiamata interiore irresistibile. Non una fuga dalla scienza, ma piuttosto un desiderio di totalità, di pienezza, di dono radicale di sé.

“La Fisica mi ha insegnato l’ordine e la bellezza dell’universo. Ma il mio cuore cercava Qualcuno, non solo qualcosa”, ha confidato don Simone in più occasioni. “Non si trattava di rinnegare ciò che avevo studiato, ma di portarlo a compimento in una dimensione più grande, quella della fede”.

L’ingresso nella Fraternità San Carlo Borromeo

A dare forma e struttura a questa chiamata è stato l’incontro con la Fraternità San Carlo Borromeo, fondata da monsignor Massimo Camisasca e inserita nel movimento di Comunione e Liberazione. Un’esperienza sacerdotale che unisce formazione teologica, vita comunitaria e missione, spesso in contesti internazionali.

Nella Fraternità ho trovato la concretezza e la compagnia necessarie per rispondere alla vocazione”, ha detto don Simone. Dopo gli anni di formazione, ha quindi intrapreso il cammino verso l’ordinazione.

L’ordinazione sacerdotale nella Basilica di San Paolo fuori le Mura

Il 21 giugno scorso, nella solenne cornice della Basilica papale di San Paolo fuori le Mura, a Roma, Simone Moretti è stato ordinato sacerdote. A imporgli le mani è stato il cardinale Baldassarre Reina, vicario del Papa per la diocesi di Roma.

Un momento carico di significato, celebrato alla presenza di figure importanti della Chiesa: monsignor Massimo Camisasca, fondatore della Fraternità; monsignor Giovanni Mosciatti, vescovo di Imola; e don Paolo Sottopietra, superiore generale della Fraternità San Carlo.

“L’ordinazione è stata un momento di grazia e consapevolezza. Non ero solo: ero sorretto dalla preghiera di tante persone e dall’abbraccio di una Chiesa viva”, ha detto don Simone con emozione.

Una celebrazione attesa con gioia a Gualdo Tadino

La prima messa solenne a Gualdo Tadino rappresenta il ritorno a casa. Un momento che intreccia il cammino personale di Simone con le radici della sua storia. È in queste terre che ha mosso i primi passi nella fede, che ha imparato a conoscere Dio e a riconoscerne la voce.

“È un dono grande per tutta la comunità”, affermano i parroci e i fedeli locali. “Abbiamo visto crescere Simone come ragazzo studioso e curioso, e ora lo vediamo come sacerdote. È una testimonianza luminosa per i nostri giovani”.

Fisica e fede: due vie non opposte ma complementari

Don Simone non rinnega il suo passato di scienziato. Anzi, lo considera una parte essenziale del suo cammino spirituale. La scienza gli ha insegnato a cercare, a porre domande, a non accontentarsi di risposte facili. La fede gli ha mostrato che la verità non è solo un’equazione, ma un volto da incontrare.

Non ha abbandonato la scienza, l’ha portata con sé, certo che la ragione che non esclude la fede, ma la spalanca. Il suo è un messaggio prezioso in un’epoca in cui scienza e religione vengono spesso contrapposte in modo sterile.

Il percorso di don Simone Moretti è una storia di vocazione, ma anche di libertà e autenticità. Una storia che parla non solo ai credenti, ma a chiunque stia cercando il proprio posto nel mondo.

La sua è stata una scelta radicale, nata da un’inquietudine comune. Tutti vogliamo amare e sentirci amati. Don Simone ha trovato questa risposta nel sacerdozio. Ognuno è chiamato a scoprire il modo in cui dare se stesso completamente.

Un sacerdote per il nostro tempo

Don Simone Moretti entra oggi nel ministero sacerdotale con un bagaglio culturale ricco, una mente scientifica e un cuore aperto al mistero. È il simbolo di una Chiesa che non ha paura della modernità, che dialoga con la scienza, che accompagna le domande profonde dell’uomo.

La sua prima messa a Gualdo Tadino sarà più di una celebrazione liturgica: sarà una festa della comunità, della fede e della vita. Un momento per ringraziare, riflettere e lasciarsi ispirare da un cammino che ha saputo unire ragione e spirito, intelligenza e cuore.

AUTORE
foto autore
Mario Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE