Parte la collaborazione tra Polizia Postale e Regione Umbria per rafforzare la difesa contro i crimini informatici che minacciano anche la pubblica amministrazione.
È il primo passo concreto di una cooperazione istituzionale che punta a proteggere dati, infrastrutture e servizi essenziali, in un momento storico in cui la sicurezza digitale è diventata una delle principali priorità per le istituzioni e i cittadini.
Il vice questore aggiunto Francesco Verduci, dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica dell’Umbria (C.o.s.c), ha incontrato oggi a Perugia il vicepresidente della Regione Umbria Tommaso Bori presso la sede del CSIRT Umbria, la nuova struttura regionale dedicata alla gestione degli incidenti informatici e alla difesa cibernetica. L’incontro ha segnato l’avvio operativo della collaborazione tra Polizia Postale e Regione, che nei prossimi mesi si concretizzerà in un nuovo protocollo d’intesa.

Il confronto tra Regione e Polizia Postale ha messo al centro prevenzione, risposta rapida e coordinamento tecnico contro le minacce digitali. L’intesa prevede tre direttrici principali: il rinnovo della convenzione esistente, la definizione di un protocollo d’intesa specifico per la cybersecurity regionale e la diffusione della cultura digitale attraverso la rete dei DigiPASS.
“La cybersicurezza è oggi una priorità assoluta per garantire continuità ai servizi pubblici e fiducia nei confronti delle istituzioni”, ha dichiarato il vicepresidente Tommaso Bori, sottolineando che “l’Umbria sta costruendo un sistema di protezione avanzato, in linea con gli standard europei, fondato sulla collaborazione tra istituzioni e Forze dell’Ordine”.
Bori ha inoltre ricordato come la strategia regionale integri la difesa delle infrastrutture con la crescita della consapevolezza digitale: “La protezione dei sistemi e la consapevolezza degli utenti sono due facce della stessa medaglia”, ha affermato, rimarcando il legame tra sicurezza e inclusione digitale.
L’Umbria, infatti, continua a investire nella rete dei DigiPASS/Punti Digitale Facile, finanziata anche attraverso il PNRR (Misura #55), con l’obiettivo di rendere la pubblica amministrazione non solo più sicura, ma anche più accessibile e trasparente.
Il CSIRT Umbria - struttura che opera in sinergia con il Dipartimento per la trasformazione digitale e con gli standard dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale - è chiamato a coordinare le attività di monitoraggio, prevenzione e risposta agli incidenti informatici che coinvolgono enti pubblici e servizi critici.
Il vice questore aggiunto Francesco Verduci ha rimarcato come la nascita del CSIRT rappresenti “un salto di qualità perché consente di condividere in modo strutturato indicatori di compromissione, tecniche di attacco e procedure di risposta, coordinando interventi e allertamenti su servizi essenziali come sanità, reti infrastrutturali e sistemi della pubblica amministrazione”.
Il rinnovo della convenzione con la Regione e la creazione di un protocollo operativo dedicato alla cybersicurezza consentiranno, ha aggiunto Verduci, di “integrare le competenze della Polizia Postale con quelle del sistema pubblico regionale, a beneficio dell’intera collettività”.
Un aspetto centrale sarà la formazione del personale pubblico e dei cittadini, con il coinvolgimento dei DigiPASS e delle università. “La prevenzione passa anche dalla formazione e dall’educazione digitale”, ha concluso Verduci, “e in questo la rete dei DigiPASS potrà essere un alleato prezioso”.
Entro la fine dell’anno sarà definito il nuovo protocollo operativo tra Regione Umbria, Polizia Postale e gli enti del territorio, che amplierà la collaborazione ad Arpa Umbria, all’Università degli Studi di Perugia e alle aziende sanitarie locali.
L’obiettivo è costruire una rete di difesa cibernetica integrata, in grado di proteggere i sistemi informativi regionali e garantire la continuità dei servizi essenziali. Il CSIRT Umbria diventerà così il centro di riferimento per la sicurezza digitale nella regione, un punto di raccordo tra amministrazioni, ricerca e forze dell’ordine.
La sfida non è solo tecnologica, ma anche culturale: creare una cittadinanza digitale consapevole, in cui ogni utente pubblico o privato diventi parte attiva della sicurezza collettiva. Un modello che l’Umbria intende consolidare, rafforzando il legame tra innovazione, prevenzione e responsabilità istituzionale.