26 Oct, 2025 - 09:30

Costruire il futuro un passo alla volta: a Spoleto il protagonismo delle imprese femminili per la rinascita dell’Umbria

Costruire il futuro un passo alla volta: a Spoleto il protagonismo delle imprese femminili per la rinascita dell’Umbria

Costruire il futuro un passo alla volta. Non è solo un titolo evocativo, ma la sintesi di una visione concreta: quella di un’Umbria che scommette sull’energia, la competenza e la resilienza delle donne per accelerare lo sviluppo dei territori. A Palazzo Mauri di Spoleto, imprenditrici, istituzioni e rappresentanti del mondo economico si sono confrontati in un incontro promosso dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile (CIF) della Camera di Commercio dell’Umbria, nell’ambito del Progetto Fenice, per tracciare la rotta di una rinascita che parte dall’impresa e si misura con i bisogni delle aree ancora segnate dal terremoto del 2016.

Imprese femminili umbre: una risorsa strategica per la crescita e l’occupazione

A inaugurare i lavori è stato Federico Sisti, segretario generale della Camera di Commercio dell’Umbria, che ha presentato un’analisi puntuale del panorama produttivo regionale. “Le aziende guidate da donne in Umbria sono una risorsa”, ha sottolineato Sisti. “Abbiamo uno dei tassi di femminilizzazione più alti d’Italia: 22.371 imprese, pari al 24,8% del totale. Nelle aree del cratere la quota sale al 26,7%”.

Una forza diffusa, ma che deve affrontare sfide strutturali. “Le imprese femminili umbre sono mediamente più piccole, con costi del lavoro più bassi e una produttività per addetto più alta, segno di grande efficienza. Tuttavia investono meno in ricerca, formazione e digitalizzazione. È qui che dobbiamo intervenire”, ha aggiunto.

Per Sisti, il tema centrale è la crescita dimensionale. “Serve accompagnare queste realtà verso una maggiore capacità di investimento e innovazione. È la condizione per competere e per rendere stabile quella forza che oggi rappresentano per il tessuto economico e sociale della nostra regione”.

Il Progetto Fenice come modello di innovazione e rilancio territoriale

Durante l’evento, la Camera di Commercio dell’Umbria ha illustrato il ruolo del Progetto Fenice come strumento per promuovere formazione, networking e sostegno concreto all’imprenditoria femminile. “Il nostro compito è costruire ecosistemi che permettano alle imprese di crescere insieme, mettendo in rete competenze e opportunità”, ha spiegato Sisti.

Le slide presentate hanno messo in evidenza i settori a maggiore presenza femminile, come agricoltura, commercio e servizi alla persona, e le opportunità legate alla transizione digitale e alla sostenibilità ambientale. Fenice è stato descritto come un programma capace di unire rilancio economico e coesione territoriale, creando sinergie tra imprese, enti e comunità locali.

Nel suo intervento, Giovanni Angelini Paroli, assessore all’innovazione imprenditoriale del Comune di Spoleto, ha rimarcato l’importanza di un approccio condiviso alla ricostruzione: “Costruire il futuro un passo alla volta è essenziale. Viviamo in una terra segnata dal sisma e per questo è fondamentale affrontare le difficoltà con coraggio e lungimiranza. L’iniziativa della Camera di Commercio sostiene chi ogni giorno lavora per far ripartire le comunità”.

Anche Andrea Tattini, membro della Giunta camerale, ha sottolineato la visione strategica del progetto: “Fenice è la metafora della ripartenza. È il simbolo della capacità delle imprese umbre di innovare, creare valore e costruire una rete che unisce resilienza e sviluppo. Oggi più che mai, formazione e conoscenza sono gli strumenti per dare forza a questo processo”.

L’imprenditoria femminile umbra tra empowerment e rete

Nel corso dei lavori, Dalia Sciamannini, presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile, ha richiamato il valore della partecipazione e del confronto: “Le nostre iniziative sono sempre molto partecipate, segno di un bisogno reale di confronto, ascolto e condivisione. L’impresa femminile non è solo una componente dell’economia, ma una visione del lavoro e della comunità capace di generare cambiamento”.

Il momento centrale dell’incontro è stato il workshop esperienziale curato da Cristiana Genta, psicologa del lavoro, e Maria Di Paolo, analista delle organizzazioni, che ha trasformato l’evento in un laboratorio di idee e riflessioni collettive.

Dalle presentazioni è emerso con chiarezza come le imprese femminili umbre siano già un pilastro dell’economia regionale, ma abbiano bisogno di maggiore sostegno sul fronte del credito, della digitalizzazione e dei mercati esteri. La sfida è farle crescere, consolidando la rete e investendo in competenze.

A chiudere i lavori, ancora Sisti, con un messaggio che riassume il senso della giornata: “Ogni passo conta, ma conta ancora di più farlo insieme”.

Imprese femminili umbre protagoniste della rinascita regionale

La giornata di Spoleto ha confermato un fatto: il futuro economico dell’Umbria passa dal protagonismo delle donne. Le imprese femminili non rappresentano un segmento marginale, ma una leva strutturale per la crescita, la sostenibilità e la competitività dei territori.

Il Progetto Fenice si consolida così come una delle iniziative più rilevanti della Camera di Commercio dell’Umbria, capace di tradurre la parola resilienza in azione concreta. Un percorso fatto di formazione, relazioni e visione strategica, che unisce istituzioni e imprenditrici in un obiettivo comune: costruire, passo dopo passo, il futuro dell’Umbria.

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Federico Zacaglioni
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