La Giunta Bandecchi non ci sta e alza la voce. In ballo c'è il nuovo ospedale di Terni, una struttura a lungo invocata e che ultimamente è tornata alla ribalta dello scontro politico tra amministrazione comunale e governo regionale. Il sindaco e presidente della Provincia, Stefano Bandecchi, ci ha sempre creduto anche perché sembrava ormai cosa fatta e alla Regione che sembra aver fatto dietrofront, non le ha certamente mandate a dire.
Il problema è che da Palazzo Donini appaiono decisamente più interessati al nuovo ospedale di Narni-Amelia (anche qui parliamo di una struttura che da almeno tre decenni viene tirata in ballo) mentre quello di Terni è stato messo in stand-by. Ad infiammare ulteriormente gli animi c'è stato il caso della Giunta regionale che la scorsa settimana, per la prima volta da sempre, si è fatta vedere al parco di Cardeto per un incontro con i cittadini, anche se senza invitare il sindaco. In quella sede, oltre alla bufera politica che ne è scaturita, la presidente Proietti ha detto chiaro e tondo che per il nuovo ospedale di Terni servono 400 milioni di euro e che, a quanto pare, al momento non ci sono.
Bandecchi è insorto e non retrocede di un millimetro: "prima l'ospedale di Terni e poi tutti gli altri" e nel frattempo, dal Consiglio provinciale ha bloccato la delibera alla variante per il nuovo ospedale di Narni-Amelia, chiedendo di aprire quanto prima un confronto con la Regione.
Anche il vicesindaco Riccardo Corridore, ha detto la sua, ricordando come dalla Giunta Tesei i soldi per il nuovo nosocomio ternano erano già stati stanziati. E ora, annuncia, la protesta si sposterà anche nelle piazze.
"L'anno scorso - esordisce Corridore in un video postato dal suo profilo social - insieme a Bandecchi ci recammo presso Donatella Tesei e ottenemmo 200 milioni di euro che noi riteniamo bastevoli per realizzare un nuovo ospedale a Terni. Per cui se questa Giunta di centrosinistra guidata da Stefania Proietti ritiene che siano insufficienti, li trasferisca al Comune di Terni".
"Il Comune di Terni - prosegue - realizzerà il nuovo ospedale per questa città mentre invece Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle hanno ripreso quell'azione di isolamento della città. I nostri rappresentanti in Regione provenienti dai territori ternani, sono inginocchiati davanti allo strapotere perugino. Noi non ci stiamo, Alternativa Popolare non ci sta. Vogliamo riportare Terni al centro dell'attenzione umbra perché non è possibile che si continuino a costruire ospedali solo in provincia di Perugia".
Insomma, assicura il vicesindaco, i soldi per l'ospedale ci sono e la Regione potrebbe affidarli al Comune di Terni lasciandogli anche l'onere di costuire l'opera. Ma c'è di più perché dal governo regionale hanno mezionato altri fondi, quelli provenienti dall'Inail, che di fatto metterebbero il Comune di Terni nella -scomoda- posizione di indebitarsi con l'Istituto stesso.
"Tra l'altro si parla adesso di fondi Inail che sono somme che costano un sacco di soldi di interessi, locano l'ospedale alla città di Terni che quindi pagherebbe un canone di locazione e mai diventa proprietario" sostiene Corridore.
A Terni scalpitano e le divergenze con il governo regionale sono sostanziali. Ma come si supera l'impasse? Corridore lancia un'idea facendo appello a tutta la cittadinanza e all'autentico orgoglio ternano.
"La soluzione - conclude e auspica - può essere soltanto una: una mobilitazione popolare, scendiamo in piazza, tutti insieme, dimostriamo la nostra ternanità. Chi vuole farlo mi può contattare personalmente. Io sono qua". Insomma chiunque abbia a cuore le sorti del nuovo ospedale ternano, è invitato a farsi avanti.